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Goethe, Johann Wolfgang - "Viaggio in Italia"
Complice il coronavirus ho finito questo libro che avevo iniziato da qualche tempo.
È una lettura che andrebbe affrontata in giovane età. Ai tempi universitari non ne ho mai avuto l'occasione e ho deciso di recuperare ora. Opera straordinaria, a tratti un po' faticosa (i carteggi del Moritz mi sono rimasti indigesti). Serve una buona edizione corredata da molte note e commenti. Merita davvero lo sforzo. Dall'et in Arcadia ego iniziale fino alla citazione dei Tristia di Ovidio in chiusura ogni parola, ogni immagine, è una pennellata in un capolavoro. Incredibile la preparazione multidisciplinare di Goethe. Poeta, scrittore, sceneggiatore, esperto di arti figurative, architettura, musica, geologia, scienze naturali. |
Per curiosità ho voluto un po' approfondire lo sturm und drang con altre due opere di Goethe, il Werther e le affinità elettive.
Alcuni passaggi notevolissimi ma nel complesso non mi hanno impressionato. Da un certo punto di vista mi hanno persino lasciato delle perplessità. Per chi ama i grandi classici francesi e russi restano inarrivabili. |
Beh
Le affinità elettive sono un gran bel libro Molto contribuisce la traduzione |
Alcuni espedienti narrativi li ho trovati forzati, al limite del fuori luogo. Probabilmente il testo sconta l'inclinazione dell'autore per le sceneggiature teatrali.
Anche la costruzione dei rapporti tra i vari personaggi mostra a tratti mancanze di coerenza. Opere coeve e dello stesso "genere" dei francesi, Flaubert e Stendhal su tutti, hanno nettamente un altro passo. Lo stesso dicasi per i russi. |
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