![]() |
Contatore marcia inserita
Ho il contatore di marcia della guzzi v7iii che funziona in modo "caratteristico", o almeno in modo diverso da tutte le moto che ho avuto.
Per segnalare la marcia inserita misura la velocità di rotazione del motore e della ruota posteriore calcolandone il rapporto. Ovviamente funziona, ma presenta l'inconveniente di spegnersi a frizione tirata. In prarica, quando ci si ferma, tipo al semaforo, non si sa quale sia la marcia inserita. Niente di male alla fine. La domanda che faccio a chi ne sa più di me è se sia un caso più unico che raro o se sta diventando uno standard. Non riesco inoltre a capire quale sia il motivo di tale scelta, forse perché è facilmente adattabile a qualsiasi cambio anche se sprovvisto di sensori di marcia? |
Non è affatto unico.
È il classico contamarce posticcio da mettere su moto nn predisposte. Anche la kawasaki versis 1000 che provai lo aveva. Ovvamente non funziona se la frizione è tirata. |
Anche il Supertenerè...1200 ZE a frizione tirata non si vede la marcia inserita.:mad:
Non lamentarti altrimenti qualcuno ti dirà che non serve...e se serve non sei capace, almeno a me hanno detto cosi.:( Ciao |
Ho notato anche io questa strana funzione nella prova della moto avuta...
Alla fine ci si abitua, ma non mi è piaciuto |
non e´un sensore.
e una semplice calcolo che la centralina fa e sputa fuori un numero. si usa per risparmiare appunto sul sensore vero e proprio dentro il cambio che ha gli switch per ogni marcia. L, unico sensore che ha il tuo cambio e´quello della folle |
ah parte che non serve :lol:
ma che io ricordi, a parte stoppies d'emergenza, si arriva ad arrestarsi al semaforo con una marcia che difficilmente non è la seconda o la prima (se il cambio lo permette) :lol: |
Quote:
Ora sulla V7 probabilmente mi aspetterei la mancanza di tutto l'ambaradan per segnare le marce, anche se tecnicamente è forse la soluzione più semplice e lineare quella del potenziometro calettato sul tamburo... ma su moto come la Versys 1000 nuovo modello... è veramente uno scandalo vedere la presenza di quell'accrocchio. |
Perché ti fai problemi?
Una volta capita la logica funziona benissimo |
Dal momento che oggi, per via dell'ABS, i giri/ruota sono costantemente conosciuti, e il regime motore altrettanto, avendo a disposizione centraline che possono calcolare qualsiasi cosa, è più economico usare quel sistema
Altrimenti occorrerebbe una discreta circuiteria, con 6 o 7 contatti (uno per marcia + N), che può sempre dare grane di contatto Certo, il sistema totalmente elettronico funziona finché c'è un accoppiamento rigido fra motore e trasmissione: a frizione staccata non saprebbe più che fare |
alla fine e' anche piu' affidabile visto che non richiede sensori dedicati.
|
È affidabile finché non si vanno a modificare i rapporti finali.
Quello sulla mia a display,funziona così . |
A me non da alcun fastidio e non mi crea problemi. E' solo diverso dal mio "solito" e volevo sapere se è abbastanza comune su altre moto.
Su una guzzi con cardano la vedo dura modificare i rapporti finali. E' ovvio comunque che avevano già tutto a bordo senza costi aggiuntivi: - la ruota fonica e relativo sensore sulla ruota posteriore (già presente per abs e controllo trazione) - il sensore del numero di giri del motore - il sensore sulla leva della frizione - i valori dei rapporti di trasmissione. Dici alla centralina di fare 2 calcoli e hai finito. E comunque visto che dall'altra parte si lamentano che la ninetta non ha contagiri e contatore di marcia, almeno su questa c'è una spia programmabile di cambio marcia e il contatore "postumo". ;) |
Meglio questo che ninetta...ops, maledetto correttore
Meglio questo che niente |
Quote:
Dalla centralina escono fuori i valori di velocità e giri e poi è l'accrocchio che fa il calcolo. Relativamente al discorso sensore cambio, esso è sufficientemente affidabile poiché non sono contatti in serie ma è una resistenza variabile. Un potenziometro. La centralina misura il valore della resistenza ad un dato momento ed è programmata per far corrispondere tale numero di marcia a tale valore. Il problema è che è un sistema che devi prevedere fin da subito facendo in modo che il tamburo esca fuori dal carter per innestarsi col potenziometro. Fatto una volta il disegno, i costi del sistema sono assorbibili. La vera utilità dei sistemi posticci e che essi sono adattabili a qualsiasi moto in grado di avere una centralina con cui interfacciarsi per pescare i valori di velocità e giri motore. Il pregio della soluzione standard a sensore è tendenzialmente la precisione e la totale integrazione con il display nativamente presente sulla moto. |
lui dice sulla sua e sul supertenerone che sono gia´installati in serie
|
Si sono installati in serie, ma se il sistema è posticcio, dubito sia stato realizzato da Yamaha.
Proprio per questo il sistema lo si costruisce generico ed è lui che fa il calcolo della marcia inserita dai due soli valori universalmente riconosciuti che sono velocità e giri. La proporzione con cui eseguire il calcolo lo renderei parametrizzabile direttamente sull'accrocchio. In questo modo, io produttore terzo, ne costruisco uno solo che è sicuramente compatibile con tutte le moto. |
Ma quale "accrocchio"?
|
no
non mi sono spiegato se e´una funzionalita´di serie all´interno della ECU viene fatto il calcolo del rapporto di trasmissione e viene inviato il numerello direttamente al cruscotto. altra opzione sempre su moto di serie il cruscotto ha gia´ in se i dati di rpm e vel veicolo e si tira fuori il numerello da solo senza ` accrocchi` altro discorso e´ invece il sistema after market che puo ´ funzionare prelevando l´impulso candela e derivando il segnale vellocita´ veicolo |
Ah ok.
Nel caso di Guzzi sono convinto che dipenda dalla centralina, perché leggendone i valori con lo smartphone fa vedere anche la marcia inserita. |
Quote:
Io mi riferivo a quello che vidi montato sulla Versys... che era proprio un accrocchio appiccicato di fianco al quadro con un led ad 8 segmenti. Accessorio originale Kawasaki, ma sicuramente prodotto da terze parti. |
Ritornando in ufficio ho fatto una prova per puro divertimento.
Sono partito in prima e scendendo su una lunga discesa di qualche centinaio di metri ho cominciato a tirare la frizione lentamente. Ho trovato un punto in cui la frizione inizia a staccare ma il sensore sulla leva non lo rileva. La moto con la prima inserita e senza accelerare, mano a mano che prendeva velocità in discesa, iniziava a segnare marce sempre più alte. Alla fine della discesa il display segnava la 4° inserita :) |
Bè come ti sembra questo sistema alla luce della prova che hai fatto?
:lol: |
Sono comunque situazioni rare, se non le si va a cercare, no?
|
Si... ma resta l'idea di un sistema adattato per approssimare una informazione che invece dovrebbe essere sicura e categorica come la marcia innestata in un dato momento.
Siamo a livello di fisime di ognuno di noi, lungi da me considerare vitale una cosa simile. Un accrocchio appunto... :lol: |
Resto dell'idea che, disponendo già dei dati iniziali, gli costi meno far comparire il numero della marcia sul display, calcolato via software e praticamente a costo zero
Ma io utente voglio un sistema che non abbia alcun dubbio e/o non possa essere ingannato in alcun modo |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 16:50. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©