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TT 2017...e problemi di gomme ;-)
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Oggi in autobahn a 230 avevo il culo così stretto che no spillo non entrava. Questi vanno a 300 dove io andavo a 90/100 e già era un miracolo.
Hanno tanto di quel pelo da farne una coperta. Li lovvo tutti 😍 |
TT , muori o vivi davvero ................
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Non so se siano +pazzi o +manici ...
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Avevo letto TT pensavo fossimo già in fase di organizzazione del Tortellini.
:rolleyes::rolleyes::rolleyes: |
Di sicuro io non ho le palle per fare una cosa simile, Sembrerebbe una droga più che una passione.
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L'importante è non chiudere il gas (sembra facile...). Loro non lo fanno di sicuro :!:
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Stupendo.
Il background delle road races è quello che fa diversi tutti i piloti inglesi. |
le road races sono fantastiche. l'essenza!!!!
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Poi però vedi un "manichino" volare giù da una scarpata come al 3:17 e ti viene il vomito e non capisci il senso di guardare certe cose.
Che loro lo facciano ok, che si debba andare a vedere una gara sapendo che matematicamente qualcuno muore non lo capisco. |
Matteo, avevo una foto del TT (che non so mettere sennò l'avrei fatto) dove la didascalia è (liberamente tradotto) "perchè il golf è da fighette".
Si spera se ne facciano male il meno possibile, ma in quelle condizioni fa parte del gioco...e dell' (indubbio) spettacolo |
Sono giudizi da divano. Nessuno va lì per vedere chi muore fidati, io ci sono andato due volte e lo spirito è tutt'altro. Si vive tutto con conapevolezzw e rispetto, amche l'irreparabile. E' una lezione anche in questo senso.
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E' uno spettacolo, ma e' anche "assurdo" ...
Ogni anno ci sono dei morti ... Un po' come andare al colosseo per vedere i gladiatori contro le bestie feroci ... Chiamarlo "sport" non e' propriamente corretto; Marquez oggi non vincerebbe questa corsa ... |
Marquez, come gli altri del GP, nemmeno la corre infatti...
Tieni però presente che c'è (io ad esempio) chi ammira più i corridori di road races che quelli di moto gp (che da tempo non seguo nemmeno più) |
Dire che fa parte del gioco e' riduttivo
Anche i gladiatori giocavano, è la stessa cosa più o meno |
Non so se siano più matti quelli che accettano di correre su un circuito del genere (bello e mortale) o quelli che si mettono a scattare foto all'esterno delle curve... :rolleyes:
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Anche andare su strada ,su moto da 150 200 cv,è assurdo,inutile,pericoloso.Ogni anno ci sono dei morti.Sarebbe da vietare.E forum inutili tipo questo chiuderlo.Giusto?Xchi ha scritto che non si puo definire sport.E una specialita.Come il motocross,la pista,ecc,ecc.Ma certo,i moralisti nostrani sono sempre pronti a voler far vietare ccio che a loro non interessa,o non sono in grado di fare.L importante e non toccarli quello che li interessa a loro.Che senso ha scalare le montagne?Che senso ha sciare?Che senso ha cercare di chiudere le gomme,ingarellarsi su strada con moto da 150 hp?Xero ci piace,quindi si puo fare.
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La storia del Colosseo è veramente una boiata copiata dagli editoriali a sensazione dei quotidiani stupidi. .Chi scrive così, per certo non ci è mai stato, e parla a vanvera senza sapere. Dimostrando poco rispetto per questi che sono campioni sempre e comunque, anche se arrivano ultimi.
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E che, soprattutto, a differenza dei gladiatori non sono costretti a fare ciò che fanno...
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Ivano 😀
Lasciamo perdere. Piuttosto tutto bene? 3 foto? |
Quest'ultima stagione segnò particolarmente il pilota bergamasco per la morte dell'amico Gilberto Parlotti, durante il Tourist Trophy. Al termine della gara, pur essendo quello il suo circuito preferito, nel quale aveva già trionfato 10 volte, Agostini si fece portavoce del malumore che serpeggiava tra i colleghi, rilasciando pesanti dichiarazioni circa le responsabilità della federazione sportiva nell'utilizzare un tracciato tanto pericoloso e affermando che si sarebbe astenuto dal partecipare alle edizioni successive. Le reazioni della FIM, delle case motociclistiche e della stampa sportiva, che vedevano minacciata la gara più seguita e con elevati interessi pubblicitari, non si fecero attendere e furono durissime. Agostini, pur pungolato dalla stampa, non entrò nella furiosa polemica seguita alle sue dichiarazioni e questo comportamento venne interpretato come segno di ripensamento, ma così non fu: egli tenne fede alla parola data e non si presentò più al Gran Premio dell'Isola di Man, anche nelle stagioni in cui tale gara avrebbe potuto essere determinante per la classifica del campionato mondiale. Incoraggiati al suo esempio, anno dopo anno, anche altri piloti seguirono la decisione di Ago, progressivamente impoverendo la griglia di partenza, fino a che il Tourist Trophy venne cancellato dal calendario del motomondiale, nel 1977.
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Padronissimo Agostini di non andarci, anche perchè sapeva che non avrebbe più vinto. Halwood, che è senza dubbio il più grande di tutti i tempi e pure di Agostini, invece ci tornò, dopo la carriea in F1, e vinxe scrivendo una delle pagine più memorabili della storia del motociclismo. E ribadendo, ammeso ce ne fosse bisogno, chi sia stato il più forte.
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Opinioni diverse. :)
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Per carità, certo. ma tanto per dire che non si può paragonare il modo di pensare dei piloti nostrani cn quello dei piloti inglesi, che sono nati con la storia e la leggenda delle gare su strada e forse anche per questo hanno palle ben diverse.
Banalizzando, , anche ell'usare la moto, noi e loro siamo agli antipodi. La passione che ho visto lì, dal pilota all'ultimo degli spettatori, qui è morta da un pezzo, purtroppo. |
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