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Motori Triumph in Moto2 dal 2019
Oggi mi e' arrivata la newsletter di Triumph che annuncia l'accordo con Dorna per la fornitura del tre cilindri da 765 cc come motore unico a partire dal 2019 ...amo questo frazionamento (sia da guidare che cone sound) e sono contento di questa scelta !
Complimenti a Hinckey ;) |
Insomma non sono bastati gli anni col monomotore Honda CBR a far capire che la formula è una cazzata immane...
In un panorama agonistico con delle Superbike che ormai da vent'anni non somigliano nemmeno alle moto di serie che scimmiottano, è sconcertante continuare a vedere un mondiale prototipi con l'imposizione di un motore uguale per tutti... |
... mah... strano che una casa che non ha una super sportiva possa fornire un motore super sportivo...
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beh,
come rilancio sul campo sportivo non è un'idea malvagia nonostante i precedenti sforzi Triumph non ha mai sfondato in questo settore e farlo col suo marchio di fabbrica (3 cil.) potrebbe avere un ritorno ad oggi le Triumph più vendute sono le Tiger800 e le Bonneville nelle varie salse, riprovarci col sportivo potrebbe avere un senso preventivare una nuova sportiva 750cc 3cil. "direttamente dal motomondiale" potrebbe essere un'appetitosa alternativa ai soliti 4 in linea Jap e bicil. Ducati |
Straquoto Sartandrea.
Lo scopo, tutt'altro che sbagliato, di avere un motore unico per tutti era quello di contenere i costi della Moto2. Che ci siano riusciti o no, credo sia ancora da stabilire... |
Motori Triumph in Moto2 dal 2019
Direi oltretutto due cose ...Triumph e' un brand glorioso che con lo spirito race c'entra eccome ...di base sarebbe il motore della nuova Street che chiunque l'ha provata ne dice meraviglie !
Ho piacere per gli Inglesi in quanto apprezzo i loro prodotti ...mi avrebbe fatto più piacere (da Italiano) se si fosse proposta MV con stessi cc e frazionamento ma stando ai conti economici e' pura utopia anche solo a pensarlo :( |
Anche io ritengo che il motore unico nel motomondiale sia una ca@@ata pazzesca...però sono felice per Triumph e per tutta l'utenza sportiva del marchio, che a questo punto spera in una imminente nuova Daytona ;)
http://www.triumphmotorcycles.it/moto2-engine http://i64.tinypic.com/24vtwjq.jpg |
Sarnno contenti i telaisti, almeno possono ricominciare a sbizzarrirsi per trovare nuove soluzioni
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Secondo me comunque per una casa il fatto di fornire motori di serie per una categoria del mondiale dove vengono spremuti alla spasimo può essere un' arma a doppio taglio: pensate se si dovessero rompere a catena che razza di sputtanata sarebbe!
Ovviamente mi auguro che vada tutto per il meglio! |
Mah? Ho sempre pensato che le cilindrate opportune per le classi minori fossero: 500 cc per la moto 2 e 250 per la moto 3 (a quattro tempi, ovvio).
Passi per il monomotore(ma anche no) ma cilindrate che si avvicinano sempre di piu' a quelle delle classi superiori mi sembra che appiattiscano le differenze tra le varie classi; ricordo che c' erano abissi a separare le 125 dalle 250 e le 250 dalle 500, a tutto vantaggio dello spettacolo, della ricerca motoristica e della crescita graduale dei piloti. |
Utilizzare dei motori di serie nelle due classi "minori" e con l' elettronica ridotta al minimo serve ad abbattere (relativamente) i costi, poi c' è la storia del 2 tempi che ormai è bandito dalla federazione causa inquinamento e scarso vantaggio tecnico per la produzione di serie.
Se si vuole dare un minimo di prestazioni alle moto delle categorie inferiori, l' aumento delle cilindrate è d' obbligo Secondo me come sono strutturate le classi oggi non è male e comunque il salto di prestazioni c' è |
Triumph manda la lettera adesso ? L'accordo con Dorna risale a più di un anno fa, quando Hnda ha annunciato che non avrebbe rinnovayo l'impegno alla scadenza del contratto.
https://www.youtube.com/watch?v=bDT8y0WEfxo |
Penso che si siano inventati un innalzamento della cilindrata per vedere se riescono ad alzare le prestazioni della categoria …perché lo spauracchio dell’organizzatore dei GP è il circus Superbike , che peraltro “gestisce” in contemporanea e tiene chiaramente a ristabilire in questo caso la distanza tra una Moto2 (con la moto “secca” che costa circa 200K€ più il resto) e la categoria SS (dove la moto costa circa 50-60K€) visto che ora in alcuni circuiti di riferimento c’è solo +/- 1 secondo di differenza/ giro.
Fecero lo stesso discorso qualche anno fa tra MotoGP e SBK (anzi appena Dorna comprò i diritti di quest’ultima cannibalizzandola in quanto temibile rivale come audience e interesse) verificando che in Quatar (penso ma non sono sicuro) c’era poco più di un secondo/giro tra le GP e le allora derivate (si fa per dire) di serie …poca distanza in termini di prestazioni ma differenza abissale di costi = 1 Mio€/anno per ogni singola Honda GP in leasing vs. 180K€ per l’acquisto di una Ducati SBK ufficiale) …aumentarono i cc nelle GP e “castrarono” la evoluzione delle SBK appunto per ristabilire le distanze. |
vado a memoria :confused:
Briatore ai suoi tempi: ... la differenza fra F1 e F3000 e di circa 6 sec. , avete idea di quanto costano quei 6 sec. in meno? ...... se uno ci pensa da spettatore si chiede il perché di simili spese che tanto alla fine lo spettacolo è praticamente uguale..... |
A parole le spese alte non le vuole nessuno, pero' se si abbassassero i costi le grandi case potrebbero vedersi battute dai piccoli costruttori ...
E gli amministratori delegati odiano questo tipo di sorprese ... loro ragionano in termini di ragionevoli certezze: Spendo X ma vinco ed ho il relativo ritorno del mio investimento ... Se invece spendo solo X/10 ma poi magari mi batte la Paton ... meglio lasciar perdere ... Il top di questo modo di fare lo si e' raggiunto in F1 dove oltre ai costi esorbitanti si e' anche introdotto un regolamento tecnico talmente vincolante da impedire che lo squattrinato genio di turno possa battere i capitali dei top team, facendogli fare una figura di palta ... |
Il prossimo anno esordisce in Moto2 la Paton, acquistata di recente da SC Project. Consiglio ad ogni appassionato di farsi un giro per due chiacchiere da Roberto Pattoni, per vedere cosa è la passione vera degli artigiani italiani. A lui fa solo piacere :)
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In SBK o SS o Superstock il gentleman rider ancora ce la fa (dev'essere danaroso ma ancora ce la fa) in MotoGP e relative classi minori non c'è speranza ! Così come quoto la PATON che ricordo sin dagli anni '70 ! Ora però dico la mia. Rimpiango i tempi di quando le moto erano, in una determinata classe, con cilindrate differenti a seconda del frazionamento. Nel caso della Moto2, vedrei volentieri 600cc 4cil., 699cc 3cil., 750cc 2cil. lasciando poi libera l'iniziativa e la fantasia di voler fare una "K69" da Moto2 o una rivisitazione della Ducati 748 o anche una MVAgusta 699... Imporre un motore di un unico fabbricante è un abominio, la negazione della competizione. Persino la F1 degli anni '60-'70, ove imperavano i motori Ford Cosworth, vedevano comunque correre le Ferrari V12 e le Ligier-Matra V12 ! |
Sacrosanto Blade. Speriamo solo che almeno le moto2 continuino a chiamarsi col nome proprio di un fabbricante o di un "artigiano" e non come in formula1 col nome di un energy-drink in inglese o italiano. Già il confondere le idee con denominazioni moto2, moto3, mx1 o e1 secondo me ha disorientato un pubblico meno qualificato. Bei tempi quando la classe la indicava la cilindrata. Forse sono un pò obso io? Comunque benvenuto 3l inglese.
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Abbiamo espresso più o meno lo stesso concetto e ne sono felice di non essere il solo.
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Personalmente vedrei bene una classe del mondiale con moto unica (telaio, motore, sospensioni, e gomme) ma in moto 3 e non in moto 2: tutto uguale con solo setting possibile di sospensioni e rapporti; insomma una categoria propedeutica per selezionare piloti da mandare avanti nelle altre due classi superiori
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Di propedeutico ormai non esiste nulla, a livello mondiale. Arrivano ragazzini sempre più giovani e sempre più pompati da famiglie, manager, squadre... e mi domando a cosa serva.
Introdurre un limite massimo di età per la 125, oggi Moto3, ha ucciso gli specialisti delle piccole cilindrate e in seconda battuta le piccole cilindrate stesse. Io mi ricordo che venticinque anni fa la 125 e la 250 avevano un risalto mediatico e agonistico quasi pari alla 500, e oggi esiste solo la MotoGP. Io personalmente non so nemmeno chi ci corra, in Moto3, mentre da ragazzino mi svegliavo alle quattro e mezza di mattina per vedere la 125 in diretta dal Giappone. Sarò invecchiato io, ma bisogna pure ammettere che veder correre Capirossi, Gianola, Noboru Ueda e compagnia bella (per non andare più indietro...) era altra roba che guardare trenta ragazzini che alla loro età dovrebbero correre in minimoto... |
mFermare i costi è impossibile, bisognerebbe rivedere tutto il motorsport dalle fondamenta. Un camponato italiano di minimoto, per gareggiare a buon livello, costa qualche decina di migliaia di euro. parlamo di bambini di 6/7 anni...
Sento amici con figli che corrono nel kart, di cui onestamente so poco, e sono rimasto allucinato dai costi. Dai set di gomme alla manutenzoen motori che è frequentissima alle trasferte alle iscrizioni. Questi bambini sono quasi dei professionisti e si atteggiano come tali, il figlio di un amico era ospite ad una trasmission e di karting su Sportitalia, a sentirlo parlare e commentare la sua gara pareva un pilota di F1. A 12/13 anni stanno davanti alle telecamere senza nessuna emozione, con fare da veterani consumati. . Tutto poi cresce al salire del livello delle competizioni, , e pretendere che le massime categorie possano 'costare poco' è pura utopia. |
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Due modi diversi di dire la stessa triste cosa... :(
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