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Quesito per Aspes...
http://i.imgur.com/tlQsSQP.png
Il quesito è un po' fuori posto perché riguarda i bicilindrici paralleli, ma facciamo finta che sia per la cultura generale... Premetto anche che, se chi fa motori da 100 anni adotta una certa soluzione, ci sarà una ragione... :) Veniamo al quesito (corredato da orribilissimo disegnino che contiene un errore: nella parte inferiore le manovelle sono a 180° gradi e non a 0°), il copia-incolla mi ha fregato... I bicilindrici paralleli hanno (generalmente e per quello che ne so) le manovelle a 360°. Questo causa una alternarsi di una fase utile ogni giro a scapito dell'equilibrio meccanico, che viene compensato con contrappesi a mannaia sull'albero, controalberi rotanti, ecc. In parole povere resa termica valida, ma complicazione meccanica. Se le manovelle fossero a 180° si avrebbe un buon equilibrio meccanico, con l'alternarsi dei pistoni su-giù a scapito del rendimento termico che sarebbe simile ai bicilindrici a V di 90°, ovvero una fase utile ogni 90°-270°. Visto che la resa zoppicante dei v90 è universalmente accettata ed anche apprezzata, come mai nei bicilindrici paralleli non è stata utilizzata e si è preferito complicare la meccanica (non sempre efficacemente)? Augh... :) |
E chi ha detto che non e' mai stata utilizzata?
Non mi ricordo la marca, ma sono sicuro che ci sono bicilindrici paralleli con manovelle a 180°. Ad esempio, il Kawa della ER-6 dovrebbe avere le manovelle a 180°. |
Non dico che non sia mai stata utilizzata questa soluzione, ma che io non ne sono a conoscenza.
Inoltre, altra dimenticanza, il quesito riguarda unicamente i motori a 4 tempi. Fare un 2 tempi con manovelle a 180° è troppo facile... :) |
in realta' ne abbiamo parlato tantissime volte. E i bicilindrici paralleli si son fatti in entrambi i modi, appunto se si voleva privilegiare l'equilibratura delle masse o la sequenza degli scoppi. Da quando sono diventati di uso comune i contralberi di equilibratura si e' andati quasi solo in una direzione. Laverda a suo tempo fece diversi esperimenti , anche sul 3 cilindri, fasato a modi strani.
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..che si smontava..se non ricordo male per le vibrazioni..:eek:
..pero' almeno qualcosa di differente..:lol: :lol: |
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infatti, il rendimento termico (o per meglio dire termodinamico) e' un'altra cosa e dipende da tante cose tra cui NON c'e' la successione degli scoppi ne' l'equilibratura.
COme abbiamo detto anche qui tante volte, se prendi due termiche identiche e fai un bicilindrico boxer, uno a v, uno parallelo, mettili un po' come ti pare, la sensazione acustica e vibrosa sono molto diverse,ma le curve di erogazione sono identiche. |
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Tra l'altro fa quasi sorridere che le moto piu' prestigiose di alcuni decenni di storia del motociclismo avessero tutte una architettura oggi cosi' disprezzata (secondo me a torto). |
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IL V90° potrebbe girare + alto del parallelo 180°, che a sua volta potrebbe girare + alto del boxer, che a sua volta potrebbe girare + alto del parallelo a 360° |
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Tale schema è frequente nei motori giapponesi, vedi per esempio tutte le Kawasaki bicilindriche (ER-5, ER-6, Ninja 250 e 300) e le Honda CBF 500. |
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a parte una supposta predisposizione a girare piu' o meno alto, se non modifichi la parte termica piu' alto non ci gira . Cioe' la birra non si fa con i manovellismi. Questi servono solo a portarla in giro.
Poi se mi dici che il layout generale del motore impedisce a un boxer di avere i condotti di aspirazione verticali ti do' ragione, a meno di farlo come i ferrari di formula 1 dei tempi di lauda...con un motore largo come un TIR |
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per cui se è teoricamente vero, come dice aspes, che a totale parità di termica e riempimento la disposizione dei cilindri diventa ininfluente, è pure vero che la tenuta in fuori giri non è uguale per tutti. Fattore questo non secondario per la destinazione d'uso di un motore. Inoltre il vibrare non è mai gratis, assorbe sempre dell'energia. |
La tenuta in fuori giri è critica per la distribuzione più che per il manovellismo, qualsiasi esso sia.
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Non mi hai convinto.
Hai enunciato, ora spiega il perché e il percome. |
no guarda che alle valvole di come son messi i cilindri non gliene può fregar di meno, sempre avanti e indietro la metà delle volte del pistone vanno.
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Mi riferivo ai fuori giri, relativamente al fatto che tu ha scritto che l'uno o l'altro schema regge meglio.
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La nuova Africa Twin è fasata a 270° come mi pare la Yamaha TDM...
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nel caso lo si risolve velocemente. |
Grazie a tutti per gli illuminanti pareri.
Ad ogni modo, forse ho complicato troppo la domanda e rifaccio da capo... Parlando sempre di bicilindrici a 4 tempi, l'adottare le manovelle a 360° (con complicazione meccanica per l'equilibratura) piuttosto che a 180° (con resa zoppicante) è una scelta dettata principalmente da quale ragione ? :confused: |
per la ragione appunto di avere gli scoppi equamente distanziati; è l'erogazione + regolare e lineare che si può avere con un bicilindrico. Ma non vuol dire che sia la migliore.
La diversa sequenza con cui si susseguono i picchi di coppia fanno il carattere del motore. Un colpo ogni giro non è come 2 colpi in meno di un giro + pausa lunga. |
oltretutto la seconda modalità costringe ad un volano più pesante, che influisce molto sul carattere del motore. Un volano più pesante fa impiegare più tempo a salire e scendere di giri per la sua inerzia, non è una sensazione astratta di "gusto".
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Sono d'accordo con te, Nicola, ma mi chiedo:
è solo la regolarità di erogazione che fa propendere per un bicilindrico parallelo con manovelle a 360° ? Specie in campo motociclistico, l'erogazione regolare viene spesso messa in secondo piano (vedasi quanti bicilindrici con le più diverse architetture esistono). In molti casi è proprio la particolarità di un motore scorbutico che lo fa apprezzare (HD tanto per dirne una...). |
infatti il motore del tdm lo "azzopparono" volutamente a 270° nel periodo in cui il pompone ducati era di moda (honda e suzuki fecero il loro pompone v90°, yamaha riciclò il bicilindrico in linea del supertenerè con i 270° e lo mise sul trx).
attualmente il 360°, visti i progressi nel campo dell'equilibratura, è la soluzione più ottimizzata. da lì si può scientemente modificare per perseguire determinate caratteristiche. |
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