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ci risiamo
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sarà l'ora, ma l'ho letto due volte e qualcosa non mi torna come filo logico
ci riprovo |
Aspes, abbi pazienza: aiutami meglio a capire.
Mi pare di capire sia un normale termico con compressore a ricarica che dovrebbe aiutare nello spunto. Se così fosse: quindi ? |
quindi l'articolo o e' scritto da un ignorante, oppure e' tendenzioso, e spiego perche' il commento 3 e' corretto.
FIno a oggi la situazione era la seguente (come possibilita' piu' o meno realizzate) opzione 1 veicolo totalmente indipendente: 1)se elettrico le batterie si caricano in box, e quando esaurite si ferma 2)se ad aria la bombola si riempie in box e quando e' "sgonfia" si ferma. opzione 2 veicolo parzialmente o totalmente autonomo (ibrido) 1) a bordo ho un motore termico che ricarica le batterie secondo qualche algoritmo 2)a bordo ho un motore termico che ricarica la bombola azionando un compressore secondo qualche algoritmo per l'elettrico si sono sviluppate molto sia la opzione 1 che la 2. Per l'aria compressa i famosi veicoli tipo eolo sono sempre stati sbeffeggiati perche' l'opzione 1 comporta fare serbatoi enormi a pressioni spaventose per avere una autonomia minima. Ora, questa novita' del gruppo PSA farebbe per il veicolo ad aria l'opzione 2, ovvero, consci del problema citato si limiteranno a fare un po' di kers ad aria compressa usando come propulsione principale quello a scoppio. Sicche' non si vede affatto la rivoluzione che viene paventata. Nella malafede quando dicono che ci sono quelli di ipse dixit o i complottisti, dimenticano che le leggi della fisica o della termodinamica non variano con le nostre opinioni. Sicche' per farla semplice, un veicolo per muoversi ha bisogno di energia da trasformare in potenza. QUesta la generi a bordo (veicolo tradizionale), oppure la generi a terra e la trasferisci in un serbatoio (di aria o di corrente). Oppure fai il sistema misto a bordo. Col sistema misto vedo nell'elettrico molte piu' potenzialita' di regolazione, anche se quello pneumatico e' piu' semplice. Col sistema di opzione 1 l'aria e' sempliemente tagliata fuori. Quindi il veicolo PSA andra' benissimo, ma non e' certo una cosa eclatante. Fa con l'aria quello che un ibrido fa con l'elettrico |
Bha...
A 19 anni avevo già la macchina ibrida. Era un 126 tipo 60/40. 60% delle volte a benzina, le restanti a spinta... |
Secondo me non è stato compreso il senso dell'articolo, che mi sembra non voglia schierarsi ne' dalla parte degli "ipse dixit" (riassumendo: quelli contro il progresso) ne' dalla parte dei complottisti (quelli che: il progresso non arriva perchè viene ostacolato per interessi vari e dai poteri forti). Vengono infatti bastonate entrambe le categorie.
Non mi sembra si voglia elogiare senza riserve la nuova proposta in oggetto, al contrario l'ultimo paragrafo sembra scritto da un rappresentante del primo gruppo dotato di molto sarcasmo. I "dettagli" citati nel commento 3, nell'articolo sono tra virgolette, secondo me proprio per sottolineare l'ironia (ovvero proprio dettagli non sono). |
Aspes, rimanendo daccordo con te sull'aria fritta dell'articolo e quindi dando ragione al commento 3, da quel che avevo capito, il problema del motore a espansione di aria compressa è legato alla laminazione dell'aria stessa che raffreddandosi, congela il vapore acqueo nell'atmosfera circostante e crea un bel blocco di ghiaccio sullo scarico, tappandolo.
...no?:confused: |
Se si eliminano le batterie è già anni luce avanti .
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il vero futuro è questo: http://www.si24.it/2014/08/22/hoverb...l-mondo/63067/ |
A me l'articolo è parso piuttosto ironico, tipo: "così son capace anch'io" (detto dal giornalista)
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Premesso che apprezzo qualunque tentativo di sganciarsi dal petrolio, i mezzi ad aria compressa non sono una novità.
Alla fine del 1800-primi del 1900 già erano state realizzate locomotive da manovra ad aria compressa. Il fatto che, a parte me, probabilmente nessuno degli amici di QdE ne abbia mai sentito parlare, la dice lunga sul successo di tali mezzi, nonostante fossero impiegati in zone di limitata estensione e con possibilità di ricarica agevole. I motivi dello scarso seguito di questi veicoli, che vengono riproposti periodicamente, sono sempre gli stessi: scarsa potenza, scarsa autonomia, dipendenza da altri impianti per il rifornimento (che può essere anche lungo e/o macchinoso). I veicoli ibridi sono un lodevole passaggio intermedio in attesa di qualcosa di più efficace (e lode sia fatta a loro), ma non hanno ancora risolto il problema, nonostante alcuni innegabili pregi. In parole povere, o si trova una fonte di alimentazione efficace, a basso costo, che consenta un' autonomia accettabile fornendo una potenza realmente utilizzabile, o si rimarrà nel campo di esercizi/esperimenti fini a loro stessi. P.S. ...sono un retrogrado o un profeta ? Mah... |
osti, ragionamenti da ingenieri.
poi, quando sarà tutto stracollaudato vedremo cosa acquistare. |
con il petrolio finirà anche l'era degli spostamenti autonomi a basso costo per tutti. come canta la pausini, a te alternativa (per adesso) non c'è.....
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Dipende sempre da cosa verrà fuori dalle ricerche tecnologiche.
L'interesse per il mercato dell'auto (o quello che sarà) spingerà sempre la ricerca e liberarsi dalla dipendenza dai paesi produttori (che spesso non sono il fiore della democrazia) spingerà ancora di più. Per il momento, cerchiamo un'alternativa alla Pausini... |
...ora che ci penso, non ho mai visto foto dall'alto della bandiera e dei resti del modulo lunare, ahh già io sono un complottista!
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Se avessero finto una missione sulla luna, figurati cosa ci sarebbe voluto per mettere in giro delle foto tarocche...
Con tutte le antenne dei russi e dei cinesi che hanno seguito la missione, se ci fosse stata la minima possibilità di sputtanare gli americani, non se la sarebbero lasciata sfuggire di certo. |
Mi sembra che il marketing tenda a contrabbandare le "auto ecologiche" come mezzi per risparmiare petrolio e conservare l'ambiente, mentre sono solo mezzi per andare in centro nei giorni proibiti. Che ricarichi le batterie o riempia la bombola dell'aria, che ricarichi con il motore dell'auto o dalla presa di corrente in casa, sempre petrolio devi bruciare, e non durerà per molto. Si risparmierebbe di più costruendo automobili più piccole e leggere (ma non per questo meno sicure) e non quegli enormi Suv senza i quali - dice sempre il marketing - non sei nessuno.
Nel frattempo si inventerà qualcos'altro (mi attizza l'idrogeno...) ma costerà - almeno all'inizio - un occhio. Così si ritornerà come settant'anni fa, quando l'automobile ce l'avevano il medico condotto, il farmacista, il padrone della ferriera e la contessina. Purtroppo, temo, non sarà un mio problema. |
non credo cambierà nulla
era del petrolio in mano ai petrolieri quando sarà elettrica, sarà in mano a chi riesce a creare energia e distribuire (e sono sempre quelli di prima) quando sarà idrogeno, sarà in mano a chi saprà crearlo e distribuirlo (cioè sempre i colossi di sopra..) in pratica, nel futuro, per quanto green e avveniristico, non cambieranno nè i cùlI nè i c@zzi.... ahahahah |
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Certamente guadagnerà chi avrà investito nella ricerca e nell'imprenditoria.
Se questo avrà dei risvolti positivi sulla qualità dell'ambiente (e di conseguenza sulla qualità della vita della gente), ben venga. Sul fatto che sarà una tecnologia poco accessibile, ho dei dubbi: chi produce, lo fa per vendere e deve offrire un prodotto accessibile alla massa. Non paga molto realizzare un prodotto solo per una ristrettissima cerchia di persone, meglio produrre qualcosa accessibile a tutti. |
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Quotissssssssssimo Tag.
Per il resto ... serve energia ... non scoreggine, mi meraviglio di queste case automobilistiche che perdono tempo per tirare fuori pochi W. Mah. (in effetti sono studi che paghiamo noi comprando le loro auto). |
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