Michael Dunlop a segno....
 

.........sua la North West 200.
http://i61.tinypic.com/vf811l.jpg
Il 25enne pilota britannico vince due gare con la sua BMW S100RR ed è premiato come Man of the Meeting dell'edizione 2014 della famosa manifestazione con gare su strada.
Purtroppo é deceduto il 29enne pilota inglese Simon Andrews :http://video.corriere.it/motociclism...4-619ff8c67c6b
Highlist race; http://www.northwest200.org/

r.i.p.:(:(:(

Mi è preso un brivido vedere quel video. R.I.P.

Io mi chiedo come fanno ancora a tenere in vita una manifestazione di questa. Amo le moto, amo andare forte quando possibile, amo vedere le gare e girare in pista. Ma questa è una carneficina, un macello, una "tradizione" nata quando le moto andavano a 130 max, ma come è possibile pensare di andare a manetta con missili sotto il culo, in strade urbane? Per me è solo e semplicemente Bussines, creato per fare soldi, sulle spalle di piloti che vogliono farsi un nome, in cerca di gloria.

sono scelte, null altro che scelte
che fai ogni giorno prima di metterti il casco e probabilmente prima di ogni curvone che vuoi prendere " pieno"
nessuno ti ordina di farlo, questo e' vero, ma per alcuni, finche' campano, e' una scelta di vita, con annessi e connessi

scelte che fai perche' vuoi essere migliore degli altri,mettendo in gioco tutto quello che hai

io non ho mai corso con le 2 ruote perche' non sono buono , perche' ho avuto il minimo barlume per non farlo, perche' ho fatto altro, non sempre "convenzionale" nel concetto delle corse

ma con le 4 ruote di "birocci" ne ho distrutti ; mi e' rimasto un bancaletto di gloria , una gamba zoppa e qualche altro acciacco fisico che mi portero' appresso fin quando campo, come ricordo dei bei tempi passati
ma rifarei tutto, forse anche di piu' ,se ne avessi la possibilita'

ragione questa, per la quale, non mi sento di tacciare come assurde queste corse,sono condizioni nelle quali rischi di piu' e sei conscio di farlo
quindi, onore a chi ha vinto e a chi ha lottato mettendo in gioco tutto

Non cominciamo con i discorsi 'non concepisco' 'vanno abolite' e via di seguito.

Libero arbitrio, io ho visto interviste a questi piloti che dicono di amare proprio il brivido che queste corse danno loro, e che correre in un circuito non gli darebbe mai. E li comprendo, ho solo tanta ammirazione e tanta stima. Lo stesso Michael Dunlop anni fa vinse una gara al TT il giorno dopo che suo padre, Robert, aveva perso la vita in un'altra.
Disse che era il modo migliore per onorarlo. Quindi non giudichiamo, non parliamo di cose che non capiamo. Chi giudica sotto sotto sa di non avere lo stesso fuoco dentro, e, per quanto assurdo possa sembrare, lo stesso amore per la vita. Si, la vita, vivere e non 'sopravvivere'.
basta con questa voglia di voler tutelare tutto e tutti, di voler vivere sotto una campana di vetro. Abbiamo tutti perso degli amici in moto, tutti ci dicono che ce l'andiamo a cercare... e ci dà fastidio sentircelo dire, giusto? bene, non diventiamo squallidi ed ipocriti allo stesso modo.

Grandi piloti, gente col cuore in mano che corre per passione, non certo per i guadagni.

Respect.

Il business c'entra poco. Nulla direi.

I guadagni di chi corre su strada, sono infinitamente inferiori a chi pilota in pista. Sempre che esista ( e non esiste ) una correlazione tra i rischi che si corrono, ed i guadagni percepiti.

Alcuni piloti amano le corse tanto da mettere a repentaglio la loro vita.

Per chi come il sottoscritto non è credente , si tratta di una scelta legittima. La vita appartiene ad ognuno di noi. Nella misura in cui non si pone a repentaglio l'esistenza di altri, il libero arbitrio va rispettato.

Sono adulti, consapevoli, e rischiano in prima persona.

Rispetto le loro scelte.

Non piango la loro morte, anche se ogni vita persa mi rattrista.

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maccheccasso vi lamentate allora dei guard rail sulle strade o delle pericolose buche.....tanto fa parte del rischio di andare in moto...:rolleyes:

mi pare un paragone che non regge.

Appunto!

Chi gestisce la cosa pubblica ha il dovere di mettere le strade in sicurezza per gli utenti.

Diverso il caso di chi scientemente partecipa a corse su strada.

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