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mariantonio 31-01-2014 13:02

Siamo veramente messi male!
 
Riporto per intero l'editoriale di motociclismo, visto che non è lungo, di disarmante attualità e io non trovo parole per commentarlo!

Capitani coraggiosi in fuga
di Massimo Bacchetti

Un avvicendamento nella leadership delle quote di mercato. Honda (23,4%) ha superato Piaggio (15,3%) per veicoli venduti nel 2013. Lo stesso era capitato due anni fa. Mentre si ufficializzava questo sorpasso la più vecchia concessionaria al mondo, esclusivista Moto Guzzi per Macerata, ha ricevuto come regalo di Natale, dagli uomini di Roberto Colaninno, la rescissione del mandato quasi centenario. Come è possibile che Honda con un solo marchio abbia superato Piaggio? I brand Piaggio, Vespa, Moto Guzzi, Aprilia, Gilera e Derbi, ancor oggi sono fortissimi e la clientela è “radicata” e riconosciuta nel mondo. Sappiamo che i mercati si perdono: per la qualità, perché i clienti vengono trattati male, o addirittura non vengono nemmeno… trattati. E allora quali altre cause hanno influito su questo clamoroso risultato? Per noi si tratta di mancanza di nuove proposte, scelte di fornitori e gestione dei mercati.

Quindi? Quanto sopra detto riteniamo sia conseguente alla latitanza di Roberto Colaninno dalla guida della Piaggio, tutto proteso a occuparsi di Alitalia dove sta difendendosi per i mancati risultati (… e fra poco dovrà difendersi anche dagli azionisti Piaggio). Come possiamo dirlo? Oltre alla sempre minore attenzione che viene data al prodotto, un fatto che ci ha lasciati completamente basiti è il caso di Primo Moretti di Macerata, una concessionaria “Ufficiale Moto Guzzi” (da 90 anni). Con una fredda raccomandata il Gruppo Piaggio ha revocato il novantennale mandato.
Un’azienda che rinuncia a una “bandiera” la dice lunga su chi ha preso quella decisione. E pensare che Moretti nel 2013 ha incrementato le vendite. Ci vorranno decenni per recuperare l’immagine negativa della campagna stampa che si è scatenata nelle Marche contro la Piaggio.
E non è la prima volta che in Piaggio vengono presi dalla “stupidera”. Ricordo che nel 1986 il marchio Vespa era stato tolto dal mercato e sostituito con il nome “COSA”. Il gruppo dirigente pagò. Piaggio di più, perché permise ad Aprilia di entrare nel settore degli scooter.
Per guidare un esercito è essenziale la credibilità. Con la leadership Piaggio ha perso anche l’essere il naturale riferimento del nostro mercato. E questo ci fa correre il rischio di non essere più considerati come una volta, insieme alla Moda, il fiore all’occhiello del made in Italy con decine di migliaia di lavoratori e con miliardi di euro di prodotti esportati.

Auspichiamo che il nuovo leader Honda, che ha una forte radicazione ad Atessa (in Abruzzo, dove produce quasi tutti i modelli venduti in Italia ed esportati in Europa) pur essendo un’industria giapponese, voglia assumersi la leadership del comparto moto e lo trascini verso un nuovo Rinascimento industriale, non fosse altro perché in questo caso sarebbe sempre il leader a goderne i massimi vantaggi. Un nuovo interventismo e dinamismo negli uffici adatti potrebbe ricreare una voglia di moto cui i visitatori del Salone di Milano e quello recentissimo di Verona hanno dimostrato non voler rinunciare.
A Honda l’onere e l’onore di traghettare il nostro settore a una più facile e sicura mobilità che non riguarderebbe solo l’Italia ma tutta la nuova Europa dove la mancata sicurezza dei giovani costa in termini sociali centinaia di miliardi di euro.

Abbiamo inoltre saputo della fuga di industrie straniere dal nostro Paese, come Yamaha che si è ridimensionata in Italia mentre storici imprenditori come Dainese, che ha venduto la sua azienda (lasciando a se stesso, a quanto pare, il 30% delle azioni), e che dopo aver già da anni trasferito la produzione in Africa e Asia, quasi certamente trasferirà l’headquarter in Europa; come Alpinestars che con la testa è negli USA; come Sito oggi in Polonia. E potrei continuare…
Ma perché, gli industriali fuggono? Perché all’estero li trattano meglio e con rispetto. Non come dei ladri. E a chi si può ricondurre questa spinta fuori Italia? Chi ha memoria ricorderà i comunicati stampa (ad uso soprattutto sindacale) degli ultimi anni di Piaggio: gli utili dell’azienda venivano sempre e solo da India, Cina e Vietnam. Nei conti basta evidenziare le voci che interessano per facilitare la lettura dei dati in una certa direzione. Colaninno sembra proprio deciso a non combattere più in Italia smobilitando Pontedera, Noale, Scorzè e Mandello del Lario. Tutto questo finché qualcuno non lo inviterà a leggere con attenzione gli editoriali e gli stimoli che arrivano da Motociclismo che già oggi vede fughe da quei Paesi di imprenditori pentiti, e ricordandogli che senza i prodotti inventati, costruiti, testati e venduti proprio in Italia non potrebbe mai esistere una Piaggio in India, Cina e Vietnam, stabilimenti che servono solo per conquistare quei mercati. Come i giapponesi ad Atessa. Honda docet.:mad:

Smart 31-01-2014 13:05

come dargli torto? e vedrai l'esempio fiat cosa provocherà nel prossimo futuro.....

Murdoch 31-01-2014 13:05

Non c'e' speranza in Italia, troppo stato troppe tasse troppa burocrazia.
KAPUT
tranne qualche fortunato....
Fiat?! Vedrete all'opera i migliori professionisti per non pagare a questo stato ciò che i piccoli imprenditori sono obbligati a versare.

gs1964 31-01-2014 19:50

Confermo problema gestione pubblica.Sono per lavoro spesso, ancheora, in Svizzera.quella centrale.A sentire il salario dei tecnici che lavorano con me mi brillano gli oc hi.Qui i dipendenti li pagano moltissimo ma le aziende producono utile, e non solo .quelle extra tecnologiche, tutte.Come fanno? Dov è la differenza? Pero i loro politici non li hanno eletti gli italiani......forse questo è quello che meritiamo?

KGTforever 31-01-2014 21:16

Fare impresa in Italia devi tener conto che il Socio maggioritario di quote della tua azienda è lo Stato per un buon 60%....e che è pure inadempiente...incompetente...lento...ed estremamente instabile.

El Casciavid 31-01-2014 22:18

Concordo pienamente, lo Stato è anche il socio di maggioranza del nostro stipendio con ben più del 50%….

apocalypse 31-01-2014 22:20

KGTforever,sai quanti imprenditori stranieri intenzionati ad investire qui stai salvando con questo tuo post?

Boxer Born 31-01-2014 22:48

Ti sbagli apocalypse,
all'estero hanno l'immagine esatta di cosa è oggi l'italia, non quella edulcorata dei nostri tiggì e tanto meno dei segnali di timida ripresa sbandierati ogni 10 giorni dai nostri Fantozziani pollitici con tutto il rispetto per (lui si) onorevole Fracchia.
Se ne guardano bene di investire in questo paese che ancora si crede una potenza ma in realtà veniamo derisi e sbeffeggiati anche fuori dai confini europei.

apocalypse 31-01-2014 23:07

Era ironico mi sembra ovvio,il mio intervento...

KGTforever 31-01-2014 23:25

Il mio era un post di rabbia....perché potremmo davvero tornare in vetta alle classifiche dei paesi più industrializzati e prosperi...ora siamo al 42mo posto...

Lo dico con rabbia perché le continue delocalizzazioni industriali sopratutto di aziende Venete le vivo in prima persona...Slovenia..Croazia..Austria...e la Bulgaria oggi probabilmente la più gettonata per i mercati export con l'Asia...

Il mio auspicio?....Troika subito...e reset della spesa pubblica oggi per il carrozzone spendiamo 850 miliardi di Euro...contro i 600 della Germania...giusto per farne un paragone.

Boxer Born 31-01-2014 23:37

Si, certo apocalypse,
il mio era solo un rigurgito; tu mi hai dato il via. ;)

KGT, se cominciamo a parlare di cifre ci verrà il sangue amaro...
E che non si dica che gli Italiani non hanno voglia di lavorare; qua c'è gente che per vivere fa venti mestieri al giorno! :mad:
Ma l'avete vista quella faccia da vampiro? "Guadagna" in un anno quello che la maggior parte della gente non riuscirebbe in tutta la vita. Sono schifato.

papipapi 01-02-2014 00:41

Quote:

Originariamente inviata da Smart (Messaggio 7866679)
come dargli torto? e vedrai l'esempio fiat cosa provocherà nel prossimo futuro.....

Al 100% ed adesso ci si è messa pure la Tarsu, che mazzata :mad::mad: :toothy2:

Paolo Grandi 01-02-2014 11:06

Quote:

Originariamente inviata da Boxer Born (Messaggio 7867626)
...E che non si dica che gli Italiani non hanno voglia di lavorare; qua c'è gente che per vivere fa venti mestieri al giorno! :mad:
...

Purtroppo (e mi riallaccio ai vari Colaninno) siamo anche il paese dove una persona può ricoprire contemporaneamente 20 incarichi. 20 cariche importanti.

Come può un manager far bene il proprio lavoro se di lavori ne deve fare 20?
Lavori di responsabilità, mica pippe, che influenzano la vita di centinaia di persone...Basta un coglione nel posto giusto per fare danni enormi...

La nostra crisi industriale è anche una crisi di managerialità. Non è solo colpa di uno Stato latitante :(

maiacasa 01-02-2014 11:45

italia di m.....

Teo Gs 01-02-2014 12:14

....#13
.....#14

Quoto entrambi.....:(!!!!!

Roberbero 01-02-2014 12:19

Rivoglio Beggio.

Beggio che era un ottimo industriale, appassionato di moto che quando si è messo a fare finanza ha fatto solo casini.
Colaninno, un finanziere che l'industria è meglio la lasci stare.

Scambiatevi di posto per favore.

utente cancellato_ 01-02-2014 12:34

Quote:

Non c'e' speranza in Italia, troppo stato, troppe tasse, troppa burocrazia.
la palude ... chi si muove si inguaia ... io per aver messo il fotovoltaico ho DOVUTO tribolare e pagare per 2 anni : - (
Così non si va avanti.
D'ora in poi starò FERMO, immobile.
Peccato che digeriamo sempre tutto ... ma vedi Ucraina ...
**p

Boxer Born 02-02-2014 21:36

A proposito di Ucraina.
Parlando con un indigeno, questo mi ha confidato che non è assolutamente vero (come vorrebbe farci credere la nostra "informazione") che stanno facendo tutto quel can-can per entrare in europa; i più se ne guardano bene e solo i disperati credono che questo possa migliorare la loro condizione.
Stanno solo tentando di liberarsi da una politica molto simile alla nostra. Parole sue.

KGTforever 03-02-2014 00:08

Con la propaganda mediatica c'è chi per anni ha messo in ginocchio e fatto tremare il mondo intero....

Allacciandomi al discorso Ucraina.

La corruzione in Ucraina è inferiore alla nostra...e la legge funziona...la nostra situazione oggi è socialmente più complessa è che a differenza degli ucraini noi siamo un popolo senza amore per la propria Patria....se non quando gioca ai mondiali di calcio...

freedreamer11 03-02-2014 10:32

L'Italia va male anche perché è sempre colpa degli altri... ma chi li ha messi i politici dove sono che poi sceglievano i manager? Chi spesso ha con felicità pagato in nero? Chi, se è amico dell'amico, salta la fila? Noi! Noi italiani... Fanno titoloni quando uno restituisce una busta con dentro molti soldi e passa in secondo piano uno che evade per milioni di €, questo la dice lunga su di noi. Sarebbe ora che aprissimo tutti gli occhi, tutti ci assumessimo le nostre colpe e voltassimo decisi pagina ma, quello che temo, è che molti hanno ancora da guadagnare in un sistema così lacunoso come il nostro e che questi hanno molto denaro e molto potere. Un industriale non è filantropo (i tempi di Olivetti sono lontani anni luce) ma uno che guarda il soldi prima che i diritti. Il sistema Italia è andato bene finchè bastava allungare una mazzetta, punto.

L'Emarginato 03-02-2014 10:34

Io ho sentito che il peggio è alle spalle!
Siamo tutti a posto, perchè dite il contrario?

Aggiungo che mi hanno detto anche di fare il mio mestiere, che loro stanno lavorando per noi!!!

Boxer Born 03-02-2014 10:38

Rispetto all'ultima frase, direi che sia il contrario:
NOI stiamo lavorando per loro. :lol: :lol: :lol:
(quelli che ancora un lavoro ce l'hanno; ma non dura molto)


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