mi pareva un bel pensiero sul viaggiare
 

E volevo condividere...

C'è un momento bellissimo, quando avvisti da lontano la meta del tuo vagabondare: ciò che hai vissuto nella tua immaginazione improvvisamente diventa parte della tua realtà. Non importa quanti metri, quanti fiumi o quante strade polverose ci siano fra te e quel luogo: ora è tuo per sempre. (F. Stark)

Scritto che buttai giù al ritorno dal mio ultimo lungo viaggio.

... questo viaggio è stata un'avventura pazzesca e mi tornano in mente i sorrisi, le strette di mano e gli abbracci con sconosciuti che sono entrati per qualche istante nella mia vita e che difficilmente riuscirò a dimenticare, polvere e sudore, l'odore di spezie e quello dell'immondizia, i colori e la bellezza struggente dei tramonti, le miriadi di bambini vocianti e i pescatori in Senegal con le loro barche colorate, le sfumature di colore delle dune e della terra, la sofferenza e la povertà estrema che comunque non riesce a togliere il sorriso e la speranza delle persone, i momenti di stanchezza e di tensione ma,
questa è l'Africa.
Se si riesce ad accettarla, se si cerca di superare le enormi, in qualche caso incolmabili differenze che ci separano, questa terra ti entra nell'anima invitandoti a scoprire ancor più in profondità il suo modo di essere e in breve ti accorgi che lasciandoti andare abbandoni le paure e la diffidenza; così tutto diventa facile, piacevole...
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Mi piacciono questi versi di Antonio Machado, tanto da usarli come firma.
La strada come metafora della vita - e viceversa.