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amarcord: procedura vecchi mono
noto che si rievocano vecchi miti. ma sarei curioso di sapere se qualcuno si ricorda la procedura esatta per fare partire i grossi mono(quelli col solo kick starter per capirci...)tipo XT, XR 600 ecc.
molti le ricomprano ma non sanno farle partire...eh, eh, eh! ...e poi: anche trucchetto per evitare il bastardissimo "contro"... |
rimane nel cuore di chi ha goduto di questi mezzi....:);)
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Il "contro" era caratteristico della Honda, spesso ti lanciava proprio in alto, l'XT lo fa mooolto raramente.
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l'homo sapiens è bizzarro. siamo passati dai mono 600/650 da accendere a pedivella ai 50ini che hanno soltanto l'avviamento elettrico.
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Conoscevo solo la procedura per Yamaha e non me la ricordo neanche tanto bene.
Si muoveva la leva fino a quando diventava leggera, poi la si riportava all'inizio e si dava una pedata con forza. Vietatissimo toccare l'acceleratore. C'erano dei click click molto particolari che davano le misure giuste. Lavoravo d'estate nell'officina di un concessionario Yamaha e spesso mettevo in moto quelle di clienti che non erano capaci. Da quello che mi ricordo era una procedura molto coreografica ma semplice, più difficile era la procedura per avviare i 2T da Cross specie se ingolfati. Coi Maico era pure pericolosa per tibia e perone. Non la riporto perchè col senno di poi, la ritengo completamente campata in aria, anche se ha sempre funzionato. |
Giusto Roberbero!
Ne ho appena accennato nel thread dove si parla di essi...e dove hanno messo un link ad un asta di una Honda XL identica a quella che ho avuto! Bisognava scendere con la pedivella in modo dolce sino ad udire un click che segnalava l'inserimento del decompressione automatico. A quel punto si rilasciava sino al punto d'arresto e poi una pedalata neanche troppo violenta, decisa sino in fondo, rigorosamente senza toccare il gas, e il mono come per incanto iniziava a battere! Se si usava la forza facendo la gara a chi calciava più forte, si rischiava di prendere una "scalciata" da lasciarci la caviglia!! |
Infatti, mi hai fatto ricordare che il segreto era la pedata.
Forte, decisa, costante, ma non esagerata. |
no. no. no...finora nessuno ha descritto il giusto RITO...
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mi pare ci fosse da pedalare piano a vuoto poi sentito un filo di resistenza ,era quello il momento della pedalata..
credo..Ricordo bene invece la settimana di stampella quando volli provare l avvio del mio klr 600 (già con avviamento elettrico): un rinculo della malora ,il piede era appoggiato male e trac una storta bestiale! ora mi son fatto una xl lm , ha l alza valvole ,vorrei provare l avvio a pedale ma ho una fifa tremenda, in piu' due ernie al disco e tono muscolare a pu@@@ne... meglio evitare. fiulet |
bisognava saper trovare esattamente "de supirior dedpoint"
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Spingere leggermente sulla pedivella sino a trovare il punto morto superiore, lo si avverte in quanto la pedivella non va più giù. poi una scalciata decisa e lunga.
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Per il mio Ducati Scrambler 450 (il cielo l'abbia in gloria):
- con la pedivella si porta il pistone in compressione - con l'alzavalvole si toglie la compressione e si fa superare al pistone il PMS - una pedalata energica - il motore compie 2 giri e, se non parte alla prima pedalata, parte alla seconda Ci vuole più a dirlo che a farlo e non ho MAI preso un contraccolpo. Chi non ha l'alzavalvole può fare in due modi: 1) fà il macho e supera il PMS di forza (una volta un mio amico, che aveva il 450 desmo senza alzavalvola, per fare il figo davanti alla fidanzata e con la moto che non ne voleva sapere, a momenti si fa venire un infarto) 2) con la pedivella premuta, si tiene il pistone in compressione fino a quando la compressione cala un po' (questione di qualche secondo), poi giù una bella pedalata |
E i dr 600/650 che se non indovinavi al primo colpo s'ingolfava?
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Io lo portavo da Reberbero che me l'accendeva
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Io non l'ho mai accesa, ho tenuto la Ténéré 600 sei mesi in garage senza mai usarla e poi l'ho venduta.....
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Quote:
Un giorno a Moint Saint Michel vidi una bella francesina che non riusciva ad avviarla. Mi avvicinai con fare da macho e glie l'avviai al primo colpo. Lei disse Merci e se ne andò sgasando. Forse era meglio se glie la ingolfavo.:mad: |
Con tutti i grossi mono 4T due cose fondamentali 1) capire quando il pistone è al punto morto superiore e 2) indossare sempre gli stivali, per non correre rischi.
A motore freddo, aria tutta aperta, chiusa a motore caldo. Se si ingolfa, e capita spesso, chiudere il rubinetto benza, contatto spento, due pedalate a fondo con il gas tutto aperto, poi riprovare. Ricordo ancora le sudate con la XL500 Honda quando si spegneva al semaforo. Con la KLR600, che ho ancora oggi, tutto molto più facile |
ho male ad un piede da luglio!!!!
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Quote:
lo zen dei riti di accensione. Quando ci prendevi la mano partiva (quasi) sempre al primo colpo. Il massimo era eseguire correttamente tutta la procedura in mulattiera, in salita, con il fango. Era un attimo passare dallo Zen alla blasfemia più sfrenata |
Ho avuto due TT600,
la procedura esatta era, nessuna procedura, bastava mandare giu con decisione e costanza senza cercare punti morti o quant'altro, gas assolutamente chiuso, cercare il punto morto e poi provare equivaleva a avere il contraccolpo, questo in condizioni normali, a moto ingolfata invece gas spalancato e giu decisi, più decisi della procedura standard perchè tendeva a rifiutare il calcio. Trucco per l'avviamento in discesa, marcia dentro e col piede spostare leggermente la pedivella in modo da far intervenire il decompressore, mollare la frizione tenendo la pedivella spostata. Avviata così anche con la prima dentro su sabbia. Mi è capitato di usare l'XT500 (quello col serbatoio cromato) e l'avviamento era completamente un altro film, li c'era la ricerca del punto morto, ricordo una finestrella con una spia, però non l'ho usata abbastanza da ricordare la procedura così bene da poterla raccontare a altri. |
Sull'XT 600 l'alzavalvola automatico era aperto di default e si chiudeva dopo circa due cm di corsa della pedivella, per cui per avviarla occorreva dare un calcione secco al volo, senza prima appoggiare il piede, a gas rigorosamente chiuso.
Il pirla che me l'aveva veduta invece mi aveva detto che prima bisognava spingere finché la pedivella diventava dura e poi scalciare: non partiva MAI, dava delle controstoccate che dopo una settimana avevo la pianta del piede blu e dopo due settimane si ruppe il millerighe della leva. |
No Claudio, non era aperto di default, una camma agisce sul cavetto dell'alzavalvola appena sposti la leva e apre l'alzavalvola, infatti se si rompeva il cavetto (mi è successo) metterla in moto era veramente un'impresa.
tant'è che la procedura per l'avviamento a spinta richiede il leggero spostamento della leva per far intervenire l'alzavalvola. Vero è che il movimento doveva essere unico senza spostamenti preliminari |
Quote:
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Ogni moto ha dei segreti che prima o poi i proprietari scoprono e che magari sono ignorati da chi le moto le ha progettate.
Mi ricordo l'Honda NS125 degli anni 80 dove bastava premere sul leveraggio della valvola di scarico per sgolfarla. |
Giustissimo Mauro, e ovviamente DEVE essere così, avevo semplificato eccessivamente.
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