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dischi freno perimetrali
Una moto dotata di questi freni l'ho provata(ghezzi &brian).
Allora non mi sembro male la soluzione,si frenava bene senza avvertire problemi,specialmente se in piega. Come mai questa soluzione non ha fatto numeri? Di serie mi pare solo una Buell,nelle gare manco a parlarne,mai visti. Solo questione di costi industriali,oppure c'e`anche qualche difetto piu`grave? In strada l'unica controindicazione che mi viene e che si sporcano maggiormente,gravando sulla durata ed efficenza pastiglie,altro non mi viene. Si scaldano poco essendo grandi? |
Secondo me è un problema di peso, a parità di spessore e di materiali dischi più grandi significano pesi maggiori. E masse non sospese maggiori significano minor maneggevolezza. Probabilmente senza miglioramenti in frenata.
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ne monti 1 invece di due..................esteticamente li trovo belli
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Ho googolato un po': si parla anche di problemi di smaltimento di calore e di notevole effetto giroscopico. Insomma, probabilmente, oltre all'impatto estetico, di positivo non c'è molto....
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mah...............
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Forse c'è anche un problema di velocità perimetrale troppo elevata del disco.
Le pastiglie dei freni potrebbero non gradire uno sfregamento a velocità notevolmente superiori a quelle di un disco classico. |
Le soluzioni carboceramiche (dischi/pastiglie) invece sono fatte apposta per le alte temperature.
Immagino quindi che sia anche un problema di costi: farle bene in serie costerebbe troppo e andrebbe ad incidere notevolmente sul prezzo totale. |
essendo alla terza Buell devo dire che l'efetto giroscopico e le masse sospsese sono ridotte rispetto ai dischi tradizionali, il diametro non è poi così mostruoso se, ad esempio si prendono in considerazione i dischi da 330. Tutto questo a patto di montare un solo disco però. Per quanto mi riguarda, nelle staccate più assassine, percepisco uno "svergolamento" della forcella e la moto tira un poco di lato. La frenata poi è inferiore come potenza alla classica coppia di 320/330. Credo che gli svantaggi superino i vantaggi, esiste infatti un kit di conversione al bidisco per Buell........però il mio braking a margherita è bellissimo...:lol:
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Avevo letto che , sostanzialmente e' un problema di pesi sulle masse non sospese , di costi per fare il cerchio adatto e di calore verso il cerchio e la gomma . Il calore comporta problemi di dilatazione del cerchio e di pressione del pneu
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della dilatazione del cerchio non so dirti niente, ma la pressione gomma è ok......
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I problemi di trasferimento di calore e conseguente rischio di dilatazione del cerchio si rischiano solo al raggiungimento di temperature molto elevate. Infatti non è un problema che si rileva nell'uso stradale ma nelle prove effettuate per un eventuale uso agonistico. Problema che si è aggiunto aglii altri e che ha fatto si che nelle competizioni il sistema perimetrale non è mai stato adottato.
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Simone...io quando provai la moto.....giurerei che cosi frenato con uno normale,in curva non ci sarei mai entrato.
Come sempre le variabili eran tante. Quella moto montava il barra 60 come gomma. Nel 99 l'effetto autoraddrizzante delle gomme in frenata era ancora un problema(ora praticamente sparito o quasi). |
quoto Simonetof, e ribadisco il concetto.........il disco perimetrale ha il suo perchè solo se montato singolarmente
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esatto Zangi è proprio così, meno effetto giroscopico, entri pinzato e non ti accorgi di niente
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solo svantaggi in più senza alcun beneficio
http://www.motorsports-network.com/buell/brake12.jpg disco molto + esposto agli urti pinza fissata con uno sbalzo esagerato. |
il disco non è esposto agli urti, rientra nel profilo del cerchio, lo sbalzo della pinza non crea problemi, gli svantaggi son altri.....
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uno sbalzo della pinza così da sempre problemi di torsione.
quanto al disco se prende una botta il cerchio vicino ad un punto dove è fissato automaticamente perde la complanarità Il disco perimetrale della Buell fu solo un espediente estetico. Tanto per farlo diverso dagli altri. |
sisisisi hai ragione
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@Zangi: Claudio ci credo, ma probabilmente era anche il fatto che sapevi di provare un oggetto particolare. E poi le Ghezzi ciclisticamente parlando erano vere moto da corsa. Nei primi anni novanta, quando davo una mano a mio fratello che faceva il Campionato Italiano SP, si correva anche la classe BOT e parteciapava un prototipo Ghezzi, che ancora non produceva ne' i kit ne' tantomeno le moto complete. Era un vero gioiello e la sera nel paddock, specialmente a Varano de' Melegari, la sua tenda era meta di pellegrinaggio!
@Nicola: sono d'accordissimo con te, oggi però montando pinze con attacco radiale il problema del fissaggio potrebbe essere superato. Ma non ci sono vantaggi, quindi è inutile anche solo provarci. Il discorso urti probabilmente è secondario |
....anche per me, estetica a parte, non ci sono vantaggi a montare il disco perimetrale....
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Quote:
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sisisisi nicola66 ha ragione
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aggiungiamo poi che le buell son veramente dei ravatti che solo un americano poteva concepire.
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sisisisi hai ragione
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non m'interessa aver ragione, tanto la buell ha chiuso e ce la siamo tolta dalle scatole.
quelli che le usano son 4 gatti per fortuna, per cui possiamo archiviare quello che è stato un errore. |
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