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OT: il bene che non fa notizia
<<Funerali
Notizia del 9 agosto 2005, riportata da pochi giornali e in un trafiletto: «Pagano funerale all’autista che ha travolto i loro figli». In fondo, è una non-notizia, perché, si sa, il bene non fa notizia. Però allarga il cuore. Riassunto: l’auto di due diciannovenni e un ventenne aostani si era scontrata otto giorni addietro con un Tir fuori controllo che l’aveva spinta in una profonda scarpata; tutti morti, anche l’autista del Tir. Il quale era un senegalese. Nella camera mortuaria di Genova il dolore dei familiari era riuscito a commuoversi anche per quel povero disgraziato che a piangerlo non aveva nessuno. Hanno fatto colletta: quasi cinquemila euro alla vedova e ai sei figli in Senegal. Strana bestia, il dolore: può trasformarsi in odio ma anche nel suo contrario. Quando ti muore un figlio, poi, dicono che sia la cosa peggiore del mondo. Potevano inveire contro l’immigrazione, che sembra aver creato più problemi di quanti ne abbia risolti, e sarebbe stato umanamente comprensibile. Invece, no: ha prevalso il pensiero di quei sette sventurati, laggiù in Africa, rimasti senza sostegno. Ha prevalso la compassione. Dal latino cum e patio: soffrire insieme. Un buon esempio, finalmente. Cristiano. Che Dio li benedica>>. r. cammilleri http://www.rinocammilleri.it/beyonde...ntend/exec.php |
Quote:
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Ne avevamo parlato in cantina: gesto encomiabile. :!:
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il diavolo è nei dettagli
concordo che sia stato un bel gesto.... ma qualche dettaglio non è che mi sia piaciuto troppo, pur con tutto il rispetto della tragicità dell'evento.
"Non abbiamo mai pensato che fosse stata colpa sua". ha spiegato Roberto Miozzi, il padre di Luca. "Era un povero extracomunitario che lavorava come gli altri, anzi forse di più degli altri, e in 22 anni non aveva mai avuto incidenti. Purtroppo era alla guida di un tir vecchio, supercarico e malandato". In effetti sembra che a causare l'incidente sia stato il cattivo funzionamento "dei freni del camion. per quel che ne so chi guida un qualunque mezzo, per le leggi italiane, è responsabile del suo stato di funzionamento e della regolarità del mezzo. un guasto imprevedibile può verificarsi, ma se il tir era dimostrabilmente supercarico e malandato aveva tutto il diritto di rifiutarsi di condurlo, dopo 22 anni di lavoro inoltre era senz'altro in grado di giudicare da sè. in caso contrario significa che in italia c'è qualcuno con la licenza di uccidere. "L' idea di raccogliere fondi per aiutare la famiglia del camionista che aveva moglie e sei figli in Senegal è nata alla camera mortuaria di Genova. "Ero con mio cognato - ha proseguito Miozzi - e abbiamo incontrato il fratello dell'autista del tir e l'imam della loro comunità. Loro cercavano di assolvere il fratello, ma noi lo avevamo già fatto". l'imam della comunità assolve, condanna, decide..... evidentemente dalla moschea hanno visto perfettamente la dinamica dell'incidente, la magistratura non serve a niente, cosa la manteniamo a fare? scusate, ma oggi ho il dente avvelenato...... |
secondo me non avrebbero dovuto, da nessuna delle due parti, incolpare o discolpare nessuno. in un momento così tragico il meglio è restare insieme e sospendere il giudizio, non c'era nessun bisogno che l'imam prendesse le difese del camionista e che i parenti dei ragazzi dessero la colpa al tir malandato..... questa fretta di "spostare" le responsabilità non mi è piaciuto e l'ho scritto qui.
ma quale coro contro l'assassino, per favore, evitiamo la solita demagogia ed ognuno si prenda le sue responsabilità. |
il problema è che non so inserire le faccine nei post!
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