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Articolo splendido: ovvero Pellizzon una vita da tester
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Già che siamo in tema… che opinione hai dei giornalisti che provano le moto?
«Mi hanno sempre lasciato perplesso le prove, specie comparative, fatte in mezza giornata. Per quanto riguarda i giornalisti, ci sono quelli coscienziosi, che provano con metodo e hanno consapevolezza anche dei propri limiti. Ce ne sono invece parecchi che hanno perso il senso della realtà e si credono dei fenomeni; facevano un giro e mi chiedevano di modificare il set up della moto radicalmente. Io facevo finta di accontentarli, svitavo, riavvitavo ed alla fine lasciavo tutto com’era. “Ehi, adesso si che la moto va bene!” mi dicevano. Il ruolo dei giornalisti tester è molto importante nei confronti del lettore, andrebbero selezionate persone qualificate e utilizzato il tempo che ci vuole, ma non sempre purtroppo è così! Tra l’altro, ho sempre fatto fatica a rapportarmi con chi girava 15 secondi più lento di me e veniva a dirmi che secondo lui la moto era nervosa...» Numero 1 |
Questa sopra è una vera perla :)
Luca |
Infatti....anche a me ha colpito molto questa frase. Ancora di più se penso ai tanti (anche qui su Qde che sugli altri forum) che sboronano: "Ah io l'ho guidata: è cosi, cosi e così"
:lol: |
Io mi soffermerei su questo :«Temo di si, specie perché la velocità di reazione di queste moto è ormai superiore alle capacità di gran parte dei motociclisti. Onestamente l’ 80% dei proprietari di supersportive che incontro in giro nei week end non sono all’altezza del loro mezzo. Vedo un sacco di persone che per cercare di andare forte superano la mezzeria, a volte anche in curve cieche, e questo è indice o di scarsa intelligenza o di scarso controllo della moto, o, peggio, di entrambe le cose. Personalmente sarei favorevole ad una patente speciale, magari con alcuni giorni di guida su pista propedeutici, per girare su strada con certe potenze --- Pelizzon
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Bisognerebbe anche ricordare però che il 99.9% delle moto verranno guidate da gente che gira 20" più lenti di tutti loro.
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Mitico !:!:
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Caio...grande persona....non uno finto!
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Collaudatore con i controcazzi...
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ultima gente con ancora le mani sporche di grasso...
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lo riconobbi anni fa in una officina dove stavo facendo un tagliando.
ne conservo il ricordo di una persona semplice , preparatissima e simpatica. ovviamente non sto nemmeno a sindacare sulle capacità di guida... |
Io invece mi ricordo il suo nome negli anni 80 nei risultati delle gare di sport production che leggevo su motosprint. Tra i primi c'era sempre Pellizzon! Non so però se fosse lui o il figlio...
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a me me pias
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Tra i momenti piu' belle delle gare di quegli anni, oltre alle vittorie a Valencia e a Misano, ricordo le due o tre serate trascorse io e Caio sotto la tenda -officina (eravamo sempre impegnatissimi a preparare le moto durante il w-end di gara), al tramonto, le moto 'pronte' per la gara dell'indomani, con i fogli delle qualifiche in mano, a parlare di moto, di Tecnica, di gare e di Sport, le nostre grandissime Passioni. Caio era davvero 'spigoloso' a volte (avete presente il sergente Gunny Highway -Clint Eastwood? Uguale...), ma e' una Persona che vale a pena di incontrare e conoscere, non ce ne sono molte in giro come lui... se poi avete il piacere di vederlo guidare in pista, beh, e' uno dei pochi piloti che 'scrivono' per terra, quando guidano... |
x blacktwin...
bellissima testimonianza...:D |
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non so nemmeno quanti significati potrebbe avere e quale nel dettaglio era il significato scelto da te Black.... ma è bellissima :!::D e credo che Pellizzon avesse alcuni colleghi/avversari di pari levatura |
Dario, dov'è possibile incontrarlo così per scambiarci due chiacchiere?
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Per Tag ;)
'Scrivere per terra' oggi ha un significato completamente diverso da anni fa: con le moto odierne, governate dall'elettronica, ci riesce anche un guidatore della domenica in pista con la sua S 1000 RR. Ma in questo caso non e' il pilota che 'scrive per terra' (la famosa 'virgola nera'), bensi il traction control... e le gomme di oggi. Ma Caio 'scriveva per terra' gia' 10 anni fa, con la RSV, e la sua mano destra sul gas, e il piede destro sul freno posteriore (perche' Caio scriveva anche in ingresso, ma senza 'intraversare' la moto: la sua guida e' di una purezza di Stile e Compostezza da rimanere imbambolati a guardarlo, e andava forte, ma forte davvero...), 'giocando' con la sua sensibilita' sul filo della lama del 'microscivolamento', che appunto lascia il segno per terra... Ma oltre a questo, per me 'scrivere per terra' ha un significato piu' alto, e molto particolare (e che ho visto fare a pochissimi piloti, guardati a bordo pista in vent'anni di frequentazioni delle piste, non dagli spalti, ma dal muretto): ti metti accovacciato sul prato (se sei lontano dalla pista, nella 'zona del pubblico', armati di un tele, e puntalo sul cordolo in uscita di curva) e 'traguarda' un punto fisso in una qualsiasi uscita di curva: chi 'scrive per terra', lo vedrai passare ad ogni giro sullo stesso identico punto, non un 'cinque centimetri piu' largo, o cinque centimetri piu' stretto' (e nota che ho parlato di centimetri, non decimetri o mezzo metro...) Ecco, Caio in pista guidava cosi', anche quando cercava (e otteneva) la Pole. E lo faceva con gomme con cui noi oggi nemmeno avremmo il coraggio di andare al bar, e con le sospensioni e i telai dell'epoca... La grandezza di Caio e' stata anche quella di 'massacrare' le pelotas a progettisti e tecnici (lui che manco sapeva mandare una e-mail, parlava solo, e tutti zitti a prendere appunti) per dare alle 'sue' ciclistiche quella precisione assoluta di guida che lui aveva nel suo dna. E chi ha avuto la fortuna di guidare una Rs 125 ai tempi della Sp, o le maxi Aprilia sviluppate e 'deliberate' da lui (RSV, Tuono e Caponord) sa cosa intendo, se sa guidare. Sono una spanna sopra a qualsiasi altra moto, attuali comprese. (E aggiungo: chi non ha mai guidato una di queste 3 'figlie di Caio' - con gomme e sospensioni in ordine - non sa cosa si e' perso, come piacere di guida, ed efficacia assoluta) Per Supermukkard Ora Caio e' in pensione, ma in sella ci va sempre... se trovi in giro uno alto e smilzo, in sella a qualsiasi moto, anche 'catrame', che in due curve non lo vedi piu', quando tu hai la lingua di fuori, e ti senti pure in giornata, in sella alla tua 'sputafuoco', quello e' lui. Non ti racconto cosa ho visto fare a Caio, perche' non mi crederesti. Io ogni tanto lo vedo quando capita da noi in Ditta, ma se segui le attivita' del Mc Pompone (e le loro 'serate', o uscite), mi sa che hai modo di incontrarlo... |
le maxi Aprilia sviluppate e 'deliberate' da lui (RSV, Tuono e Caponord) sa cosa intendo, se sa guidare. Sono una spanna sopra a qualsiasi altra moto, attuali comprese.
Se ripenso a quante ne ho lette qui sulla disfida GS - Caponord ...:lol: Non ti racconto cosa ho visto fare a Caio, perche' non mi crederesti. Racconta Black. Sarebbe un vero piacere leggerti. Per quel che mi riguarda credo fermamente credo ;) |
Io ho due sue "figlie" in box...:cool:
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bella storia
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Con quelle moto,pure pacifico riusciva a restare in strada:lol::lol::lol:
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