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Notizia...forse nuova? Vero?
Pare che la nuova GS che verrà presentata a Milano avrà anche la sospensioni attive..., come la nuova Multistrada...( sentito da un concessionario ), sarà vero?
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Semiattive su entrambe.
Non utilizziamo erroneamente i termini, sennò non abbiamo termini per definire quelle attive. |
Scusate, ma su Pianeta Bicilindrico di Giugno questa notizia era già certa!!!!! Qual'è lo scoop?
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Andrew1: Quote:
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hanno solo le regolazioni comandate elettricamente.....neanche lontanamente parenti delle sospensioni attive......
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QUI il dettaglio (ovviamente alla fine per riempire la bocca di cazzate hanno scritto "sospensioni elettroniche" mentre sono "elettriche"), e qui sotto le differenze:
Sospensioni semiattive: sono sospensioni che tramite un controllo computerizzato e gestito dal pilota regolano lo smorzamento della sospensione variando la resistenza dell'ammortizzatore e la loro rigidezza regolando il carico della sospensione; Sospensioni attive: a differenza delle semiattive queste sono completamente automatizzate e quindi non necessitano di essere regolate dall'esterno dal pilota. Io ringrazio di tutto cuore le case motociclistiche, che con queste soluzioni che rendono le moto usa e getta mi portano a zero le scimmie per una eventuale moto nuova. |
allora sulla multi nuova adottano sospenzioni attive.....
copio e incollo dal sito ducati: Le versioni 'S' della Multistrada 1200 sono equipaggiate con forcella anteriore da 48 mm e monoammortizzatore posteriore Sachs, entrambi dotati di tecnologia Ducati Skyhook Suspension (DSS) caratterizzata dal controllo attivo delle sospensioni che regola in maniera continua ed in automatica il freno idraulico per mantenere un assetto costante indipendentemente dal fondo stradale minimizzando le oscillazioni trasmesse a pilota e passeggero aumentando in maniera significativa comfort e stabilità di marcia. Il nome Skyhook deriva proprio dalla sensazione che si avverte durante la guida, come se la moto fosse idealmente appesa al cielo attraverso un gancio, insensibile alle asperità stradali. La tecnologia DSS riceve i dati forniti da numerosi sensori (accelerometri verticali), posti sulle masse sospese e non sospese, e li elabora istantaneamente adeguando il freno idraulico in comprensione ed estensione, coerentemente al Riding Mode selezionato, in modo tale da ridurre i movimenti verticali generati dal fondo stradale massimizziando il comfort di guida e la stabilità di marcia. Il DSS non interviene solo per controllare i movimenti verticali su fondi sconnessi; sfruttando i segnali inviati dal Ride by Wire e dai rilevatori di pressione dell'impianto ABS, agisce sul freno idraulico in maniera continua ed intelligente anche per minimizzare i trasferimenti di carico prodotti dall'alternarsi di frenata, accelerazione e decelerazione a tutto vantaggio delle performance dinamiche. La regolazione del precarico molla al posteriore è integrato nei Riding Mode; oltre alla selezione dei differenti Riding Mode (Sport, Touring, Urban ed Enduro), il sistema consente di variare in maniera pratica e veloce l’assetto delle sospensioni in funzione delle varie configurazioni di guida: pilota singolo, pilota con valigie, pilota con passeggero e pilota con passeggero e valigie. Il DSS riconosce le impostazioni personalizzate, riconfigurandosi di conseguenza per poi iniziare ad interagire |
Possono scrivere quello che vogliono, infatti con questa frase si smentiscono da soli:
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PS: sospensioni con la "esse" non con la "zeta". |
Estrapolando dal sito Ducati
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... ok... al di la dei sofismi altrimenti noti che se__e mentali, cambia poco.
Con questa tecnologia quella che c'era prima non conta piu'. Cio' che c'era come al solito è totalmente superato da cio' che ci sarà. Allora io penso... ieri sono andato in giro sottto l'acqua con un gruppo di nuovi amici tra i quali spiccavano persone con moto (quasi tutte bmw) degli anni 90 e addirittura un sidecar anni 70... MA SARANNO FORSE LORO CHE HANNO CAPITO TUTTO e "noi" che non abbiamo capito niente? Noi che con le nostre scelte continuiamo ad alimentare un mercato che accorcia la vita ed il valore dei nostri stessi beni... Credo che le cose cambieranno, e presto, perchè non so se tutto questo sia davvero progresso. |
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**p |
Mary, ma hai letto o no il link che ho postato?
Lo riassumo: le sospensioni attive sono costituite da un attuatore ("motore") comandato da un computer che regola l'assetto, quelle semi-attive sono quelle tradizionali con la differenza che la valvola di compressione e/o estensione è controllata da un computer. Non centra nulla il fatto che siano controllate da un computer, ma la differenza è sostanziale e costruttiva. Quindi la MTS ed il GS avendo ammortizzatori tradizionali ma controllati da un computer, sono semi-attive. Punto. Per Cobra: non sono seghe mentali, si chiama tecnologia, ed è forse ora di finirla di mettere in bocca parolone non vere. Per il resto concordo con te, questa non è innovazione, sono robe inutili che rendono le moto usa e getta. |
Cobra 65:
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Una volta ci si scambiavano le notizie inviando segnali di fumo o un piccione viaggiatore, poi si è inventata " la posta ", poi il telefono..., ora ci sono i cellulari e, in ogni momento, puoi comunicare con l'Australia... Interrompere l'evoluzione è impossibile e neanche auspicabile, certamente la corsa che si è innescata oggi ( nel caso specifico su moto e motori in genere ) è frenetica e perversa ma sta a ciascuno di noi darsi una " regolata ". Altra cosa è la passione per " moto d'epoca " o giù di lì.;) In ultima analisi, dato che la moto è un oggetto fortemente emozionale, non fa male chi ne cambia una l'anno ( avendone la possibilità! ) e compera ciò che di più moderno offre il mercato. L'ultuma Multistrada è un gran bel prodotto, per il resto...ogniuno faccia come crede.;):D |
Andrew1:
Capito...! Quote:
Sono per l'evoluzione. Altra cosa è tenere unea bella moto " vecchia " per ricordo..., ma poi si va quasi sempre con la nuova. |
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vedremo questo benedetto gs che cosa tirerà fuori oramai il 2 ottobre è vicino
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mah............
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tento di andare in aiuto ad andrew per spiegare un po' questi concetti.
SI tratta essenzialmente di rapporti causa /effetto. La sospensione tradizionale reagisce alla buca o alla perturbazione di assetto (esempio frenata o accelerazione) in maniera conforme alla sua molla e idraulica. Ovviamente ha una taratura di compromesso che va bene per tutto e va bene per niente. La sospensione come l'attuale multistrada o bmw e' esattamente la stessa cosa con la differenza che la regolazione si fa con un pulsantino invece che girando pomelli. Entriamo nel mondo del semiattivo o dell'attivo. Il concetto sarebbe una sospensione che reagisce in maniera "dedicata" alla situazione. Una cosa "intelligente". E vediamo allora i livelli di intelligenza. E' tutta una questione di VELOCITA' DI REAZIONE". Questi concetti son simili all'ABS o al TCS e vado a spiegare il perche'. Noi abbiamo una situazione in evoluzione rapidissima (frenata, molleggio etc.) che possiamo monitorare tramite sensori vari . Poi lo scopo sarebbe di attuare una reazione il piu' tempestiva possibile. Se riusciamo a reagire in tempo reale siamo alla soluzione "intelligente o autoadattiva", chiamatela come volete. Ora vado allo spiegone. Perche' le gomme hanno dentro l'aria? perche' le microasperita' sono talmente rapide che nessuna sospensione potrebbe andargli dietro, se voi aveste la sospensione migliore del mondo con una ruota di ferro spaccate tutto in pochi chilometri. Quindi l'aria consente al pneumatico di deformarsi con rapidita' assoluta, rispetto a quella possibile della sospensione, perche' la sospensione ha tutta una serie di inerzie che l'aria non ha. Allora andiamo avanti con l'immaginazione. Se io riesco a fare una sospensione che reagisca il piu' rapidamente possibile mi avvicino all'ideale, in teoria a quel punto potrei avere aderenza persino con una gomma piena, in cui la parte gommosa servirebbe solo a garantire aderenza e non smorzamento. PEr fare cio' bisogna che la regolazione sia talmente veloce da andar dietro ai sensori, e l'unico modo serio che si sta studiando sono fluidi magnetici che opportunamente magnetizzati varino la loro densita', cosa che puo' avvenire in millisecondi, cio' che nessun motorino che regola passaggi olio potra' mai fare. Ma bisognerebbe anche regolare la parte elastica in millisecondi e nessuno puo' farlo con una molla e nemmeno con l'aria. QUindi la sospensione perfettamente regolabile in tempo reale e' impossibile e lo sara' sempre. SI puo' avvicinarsi per la parte smorzamento e non per la parte elastica. I nuovi sistemi riusciranno ad andare dietro a situazioni LENTE come la frenata o l'accelerazione , in cui i sensori diranno che stai frenando o accelerando e la sospensione dietro o davanti avranno a disposizione tempi lunghi per reagire (almeno mezzo secondo o anche di piu'). QUesto e' quanto. L?ideale della reazione in millisecondi e' ancora fantascienza. PErche' ho fatto il paragone con abs e tcs ? perche' e' esattamente uguale. I sistemi son diventati buoni quando la loro rapidita' di azione rispetto all'evento scatenante e' diventata superiore alla capacita' di un uomo. Un uomo reagisce in analogico, con azione continua modulando la frenata o l'accelerata. Il sistema abs o tcs agisce in digitale, dando tutto o niente in alternativa fittissima. NEl passato non era abbastanza fittissima, quando i sistemi meccanici son riusciti ad andare dietro l'elettronica, che era gia' infinitamente piu' veloce dell'uomo, ecco gli abs e i tcs con azione on/off digitale cosi' veloce che ci sembra continua e superiore alla rapidita' analogica dell'azione di un uomo. Per gli elettrici si chiama banda passante, ovvero la capacita' di un sistema di reagire alla rapidita' di un evento. TUtti i sistemi hanno una banda passante, e un esempio e' la sospensione. La buchetta microscopica causa deformazione del pneumatico che riesce a "vederla" ovvero e' nelle sua banda passante. La sospensione invece non riesce nemmeno a reazgire che la buchetta e' gia' passata. Era troppo veloce per la sua banda passante. CHiaro ceh se vuoi un sistema ultra veloce devi concepirlo con una meccanica/idraulica veloce il piu' possibile per star dietro a una elettornica che di per se e' gia' centinaia di volte piu' veloce. Spero di essere stato chiaro. |
Sarà, ma posso capire tutta questa tecnologia su una HP4 o su una Panigale, moto nate x la ricerca del limite e della massima prestazione in pista, ma direi che per l'uso quotidiano e turistico x il quale sono nate il GS e la Multistrada sono più che sufficenti quelle che gia montano, e non credo che siano necessarie neanche x la sparata con gli amici...
Sono solo specchietti x le allodole x avere qualcosa di più della concorrenza e x farci credere chissà cosa. Sia ben inteso, non sono un detrattore dell'elettronica e delle innovazioni sulle moto, ma mi sembra che si stia esagerando e si stia solo riempiendo le moto di ulteriori complicanze. |
prima di affermare ciò le voglio provare su strada!
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Che si possa farne a meno in entrambi i casi e' ovvio, come se ne e' fatto a meno fino ad ora. |
aspes:
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Correggimi se mi sbaglio? Complimenti per la ottima spiegazione, di facile comprensione, che hai fatto sopra. |
le sospensioni piu' sofisticate moderne hanno la regolazione separata per compressione e estensione alle alte e basse velocita'.
Ovviamente non si tratta di alte e basse velocita' della moto, ma della escursione della sospensione. Un accucciamento di frenata e' "basse velocita'", una reazione a una buca e' "alta velocita'". gia' questo fa capire che le esigenze sono molto diverse. SI potra' andar dietro abbastanza bene alle "basse velocita'", molto piu' difficile alle "alte velocita'". Tra parentesi, se guardiamo alla storia, il tentativo eterno e' svincolare la sospensione dalla frenata o accelerazione (fenomeni comunque di "bassa velocita' " di escursione). I tentativi bimota e elf di sospensione con forcellone davanti facevano cosi', e il telelever pure. E i vari antidive anche ! fare il forcellone imperniato in un certo modo,e farlo lungo, e fare il pignone coassiale, e mille altre cose....sempre lo stesso scopo, far si che la sospensione possa copiare la sconnessione ma restare quasi indifferente alla accelerazione o decelerazione. QUesto sara' un altro modo ancora di fare cio'. Piu' flessibile naturalmente. Fammi fare il filosofo: qualunque cosa nella tecnica ha dei limiti per cui si ricorre a un compromesso.PEr superare il compromesso si introduce una complicazione che concede un grado di liberta', insomma rende variabile una grandezza che era fissa. Esempio: un motore ha solo tiro in basso o in alto. soluzione: fasatura variabile per avere il compromesso, ma introducendo una complicazione esempio: un trapano elettrico gira a velocita' fissa soluzione: metto un variatore elettronico per variare la velocita'. tutta la tecnologia e' fatta cosi', si aggiungono gradi di liberta' per flessibilizzare i sistemi accettando di complicarli. |
Grande aspes e' sempre bello e interessante leggerti.
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....non sono riuscito a trovare PB in edicola... |
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