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La North West 200
“Those who risk nothing do nothing, became nothing, achieve nothing”. (Chi non rischia nulla non fa nulla, non diventa nessuno e non ottiene niente). David Jefferies, pilota inglese morto all'Isola di Man http://www.moto.it/sport/road-race-s...immortali.html |
a me queste gare affascinano e non poco
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Vero, e aggiungo che:
"il successo più grande sta nella parte di rischio più grande". |
Bel video, splendido servizio e personaggi affascinanti.
RIP Mark, cavaliere moderno. |
"...mi piace essere in pericolo, ed è per questo che lo faccio..."
R.I.P. Ciao Mark.... |
Grandi personaggi con parecchio fegato!!
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Quote:
http://hellforleathermagazine.com/wp...uy-599x406.jpg |
Solo PAZZI malati di PROTAGONISMO .... L'ho gia' detto più volte che queste gare sarebbero da abolire ...
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protagonismo?
non è che girano per strada e la gente gli chiede l'autografo... |
Storia vecchia, c'è sempre qualcuno disposto a giocarsi fino alla morte per una cosa da poco, difficile comprenderlo, ma è così da sempre per cui dev'essere parte dell'animo umano.
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visto il risultato, il motto ha ampi argini di miglioramento....
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i moralismi da tastiera.... lasciano il tempo che trovano ;)
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sono irlandesi...............diversi.......se li conosci ti affascinano...............altro non so ............
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Bravo codulo.Te le dita giusta
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sì, però se rischi oltre il limite muori e non ottieni nulla lo stesso.
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Quoto Abii
era da un po' che non ti leggevo |
In tutti gli altri casi quando muori cosa ottieni? Una vita morigerata senza nulla da raccontare? Stando attenti a quando fa freddo di mettere il maglioncino? Con il giubbottino di mezza stagione?
Acqua naturale non fredda? |
E' legittimo dire che non li si capisce, come qualcuno non capisce gli alpinisti che mettono in gioco la vita sulle montagne (non nelle palestre attrezzate di spit), ma cosa vi da il diritto di giudicare quello che non capite?
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Allora mi spiegate cosa serve in tutti questi anni aumentare la sicurezza nei circuiti , quando poi permettono gare del genere ?
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I circuiti sono come le palestre (oltre a tante altre cose) e chi ci corre è giusto che sia il più tutelato possibile. Qui sono in gioco altri valori che noi facciamo sempre più fatica a capire.
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Quote:
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Beh che queste corse non facciano l'unanimità mi sembra scontato. Di fatto chi ci corre sa benissimo i rischi a cui va incontro e li accetta. Secondo me non sono malati di protagonismo, visto che la maggior parte di loro non sono conosciuti in Europa e a casa loro non li vedi in giro stile "motogp". Sono anglosassoni e vedono tante cose della vita da punti di vista differenti. Ovviamente si può non essere d'accordo ma é così e secondo me é giusto così!
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Bisogna rispettare il pensiero di tutti. Questi mettono a repentaglio la loro vita!! Sono consapevoli come lo sono chi pratica sport estremo!! L'importante è che le loro performance vengano effettuate sui circuiti prediposti senza essere ripetute nelle normali strade in modo da non mettere a repentaglio l'altrui incolumità!!
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Sai machi é tutto relativo, se restiamo alla northwest o al TT vedi persone, famiglie, sedute ai bordi del prato o in piedi sui marciapiedi con questi bolidi che gli sfrecciano a pochi centimetri dalla faccia. E sono li tranquilli.... loro sono così... altre teste, altre mentalità. La sicurezza per piloti e spettatori non c'é e non é nemmeno importante.
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varrebbe anche per rally ed enduro il discorso allora?
e ciclismo solo su pista? |
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