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Museo della Guerra Tabor (SLO)
http://img703.imageshack.us/img703/6288/lokev6.jpg
Siamo sul carso triestino appena oltre il confine italiano esattamente a Lokev (una volta chiamato Corniale) un tipico paese carsico a 3 Km da Lipizza (Lipica in sloveno) e a 5 da Sesana (in sloveno Sežana) o Basovizza . A Lokev si trova un'antica torre difensiva creata dalla Serenissima nel 1485 per difesa del territorio dalle invasioni turche. Oggi l'antica torre perfettamente conservata ospita il Museo della Guerra Tabor (Latitudine 45°39'40.50"N-Longitudine 13°55'41.19"E). E' un pò superficiale chiamarlo museo, perchè si tratta in verità di un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso la ricostruzione minuziosa di ambientazioni durante la prima e seconda guerra mondiale con una tale abbondanza di elementi perfettamente conservati e ancora efficenti da rendere questo museo unico al mondo. http://img7.imageshack.us/img7/8649/lokev.jpg http://img38.imageshack.us/img38/5030/lokev2.jpg Ed effettivamente questa collezione privata è finita nel libro dei Guinness World Records. Srečko Rože collezionista di cimeli di guerra nonchè uno dei massimi esperti di reperti militari oggi disponibile sulla piazza può vantare una collezione di oltre 290.000 reperti che coprono uno spazio temporale ampio. Dall'epoca romana a quella turca, dal periodo Austro-Ungarico a quello napoleonico, poi la prima e la seconda guerra mondiale e si arriva fino alla caduta della Yugoslavia. Ovviamente sui tre piani del museo si può ammirare solo una piccola parte di questo enorme patrimonio della nostra storia. Ma quello che attrae maggiormente il visitatore non è tanto l'argomento trattato dove il binnomio guerra-morte la fa da padrone quanto piuttosto lo stato eccellente di conservazione di qualsiasi oggetto esposto. Oggetti di qualsiasi tipo che vanno dalle divise complete per ogni gruppo di appartenenza tra i quali citiamo l'Afrika Korps, le SS, divise russe, americane comprese quelle usate nello sbarco in Normandia, cetniche, ustascia e non ultime le italiane e quelle partigiane, decorazioni di tutti i tipi, oggetti di uso personale come piatti, stoviglie piuttosto che attrezzi da lavoro e fucine da campo. Tra le divise sicuramente non può lasciare indifferenti quella originale del barone Svetozar Boroevic feldmaresciallo dell'esercito austroungarico e comandante in capo del fronte dell'Isonzo dal 1915 al 1918. Per la sua tenacia e coraggio con cui, sprezzante del pericolo, condusse le 12 battaglie dell'Isonzo contro il Regio Esercito Italiano fu sopranominato "Leone dell'Isonzo". http://img717.imageshack.us/img717/2761/lokev4.jpg Tra le migliaia di armi esposte di tutti i tipi e periodi non ci sono solo pistole o mitragliatrici ma anche mortai, mine anti-uomo, bombe a grappolo e persino mine per affondare navi e fa bella mostra di se anche un razzo katiusha usato dai sovietici nella campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale. Va detto che il museo ospita parecchi oggetti unici al mondo che qui sono visibili come ad esempio una maschera anti gas per neonati, usata durante i bombardamenti o un compressore per l'aria da campo del 1907 ancora operativo. Ci sono anche prototipi di armi, pezzi veramente unici che sembrano appena usciti dalla fabbrica. Fa impressione un fucile del periodo balilla. Apparentemente sembra un giocattolo ma in realtà è una reale arma da fuoco con gittata utile di tiro di circa 100 metri. Veniva consegnato in mano a bambini di 7 anni per prendere manualità con le armi da sparo prima di passare alle armi vere e proprie. Il museo vanta riconoscimenti ufficiali da parte di molte forze armate tra le quali è giusto ricordare la NATO. Parte di questa collezione viene utilizzata per mostre temetiche in giro per i più prestigiosi musei della guerra del mondo. In pratica è un museo assolutamente da vedere anche per chi non neccessariamente è un appassionato di armi ma semplicemente vuole ripercorrere idealmente la nostra storia moderna per capire meglio quello che i testi scolastici a malapena accennano. Una doverosa citazione va fatta al proprietario Srečko Rože, non solo passione ma una enciclopedia vivente che lascia a bocca aperta chi lo ascolta per tanta precisione e quantità di informazioni che è capace di proporre nelle sue visite guidate, invevitabile e trovo comprensibile il brillare orgoglioso dei suoi occhi mentre descrive i singoli pezzi della collezione d'armi privata più grande al mondo. http://img40.imageshack.us/img40/3579/lokev5.jpg Mi è piaciuta una frase di Srečko che voglio citare: “ Non è l'arma che è pericolosa ma la mano dell'uomo che la impugna”. Bradipo ita Museo Militare "TABOR" Lokev Proprietario: Srečko Rože 6219 Lokev Tel: 05 7670107, 7670581 Mobile: 041 516 586 Sabato, Domenica dalle 10.00 fino alle 12.00 Per visite fuori orario si prega di telefonare per un appuntamento. |
molto interessante, da annotare. sembra dalle foto che abbiano molti cimeli e poco spazio a disposizione peccato perchè da l'idea dell'esposizione del mercato. tuttavia per fortuna che esistono questi posti ricordo di aver visto anni fa un museo della guerra a gorizia se non ricordo male nel castello (ho qlc dubbio)
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Ogni cm quadrato dei tre piani della torre e' sfruttato al meglio per contenere
piu' oggetti possibile. Pensa che il museo ha piu' di 5000 divise a catalogo. Non esiste museo oggi in Europa che in questa tematica possa offrire di piu'. Ma la vera differenza tra questo museo e qualsiasi altro e' che tutto quello che si vede dal AK47 alla lampadina da campo e' perfettamente conservato e operativo. In museo Tabor collabora attivamente con quello di Rovereto, l'unico oggi in Italia degno di nota, gli altri purtroppo come quello di Reddipuglia o versano in abbandono o quello che hanno non e' completo o originale. Vi assicuro che merita prendere la moto e fare un viaggio per venire fino a qui. Credo che dopo il museo della tecnica di Monaco, questo e' il piu' bello e completo che ho visto fino ad ora, poi il proprietario e' a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda con una precisione senza pari. Il triste di queste immense collezioni private e' che generalmente sono create da persone facoltose che spendono la loro vita alla ricerca di pezzi rari da possedere e quando generalmente poi muoiono tutto svanisce e purtroppo sparisce nell'oblio del tempo come e' accaduto a Trieste per la collezione militare di Henriquez. Henriquez aveva speso una fortuna per comprare cannoni, sommergibili e carriarmati, morto lui in pochi anni e' sparito per sempre tutto. Per questo dico che merita vedere questo museo perche' quello che vediamo qui e' la nostra storia recente, quella che sui libri di storia ancora non si scrive, per far spazio ai romani e agli egizi di 4000 anni fa. |
Dalle foto si intuisce che è ben tenuto. Ovvio che il contesto è del tutto particolare e suggestivo ma oggi l'esposizione museale è diventata quasi una scienza. Infatti i grandi musei d'arte espongono le opere significative mentre il resto riposa nei depositi. Mi pare di capire che il rischio sia che l'occhio si perda in questo grande contenitore. Ecco forse il fatto che il proprietario possa accompagnarti e spiegarti è fondamentale per la visita. Approposito l'omino parla italianskj
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Si parla italiano e inglese.
Sempre suo in una caserma a Pivka a pochi chilometri dal museo Tabor in direzione Postumia c'e' il Parco della Storia Militare in collaborazione con il governo sloveno. link: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...2EC5Uw&cad=rja Una nutrita serie di carri armati e cannoni fa bella mostra insieme ad altri reperti e materiale audio/video. |
Molto interessante. A pensare che l'anno scorso sono passato da lipica a visitare le scuderie. Me lo sono perso....cazz !
Complimenti |
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