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Rapporto tra la regolazione del precarico e del freno in estensione ammortizzatori
Ho letto un po' di roba anche qua sul forum riguardo alla regolazione delle sospensioni.
La mia moto ha gli ammo originali e ha 80.000 km, non sono proprio messi benissimo ma almeno rispondono abbastanza bene alle regolazioni. Io peso circa 90 kg e ho praticamente sempre o il bauletto givi o le valigie laterali. Vorrei capire in che modo vi comportate nella regolazione del freno in estensione dopo aver aumentato il precarico della molla per sollevare la moto (perchè è carica o perchè si vuole il culo della moto più alto per avere un ingresso migliore in curva). Per intuizione, per evitare che la moto saltelli sulle asperità e per evitare una eccessiva diminuzione di comfort aumenterei il feno in estensione per evitare che la molla irrigidita con l'aumento del precarico (so che irrigidita non è la parola giusta ma passatemelo) faccia tornar su la moto troppo velocemente dopo una compressione. Con l'esperienza mi sono reso che non c'è un rapporto così consequenziale tra le due regolazioni. Voi come fate? Come si dovrebbe fare di norma? In base a quali parametri, invece, regolate il freno in estensione dell'ammortizzatore anteriore? |
Io tengo la moto tutta rigida sia di precarico sia di freno, anche quando vado da solo, mi piace la velocità di risposta che si ottiene.
Però seguo con interesse, credo che prossimamente proverò ad allentare un po' il freno, fermo restando il precarico max. Poi il contrario. Che effetti si ottengono secondo voi? |
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Probabilmente intende la velocità con cui un minimo sussulto gli provochi il distacco delle vertebre tra l'una e l'altra.....;-)
Raga...ma se chiudete tutto il freno,non permettete alla sospensione di ritornare nella sua posizione ottimale e quindi essere pronta per la prox asperità da digerire....rischiate di andare a "pacco" Diciamo che le regolazioni si "sentono" anche in base alla propria sensibilità-esperienza-preferenze di guida. |
se aumenti il precarico devi anche aumentare il freno idraulico; Ohlins da questa indicazione di massima: 2 click ogni giro intero di precarico
Occhio alle moto troppo rigide. la cosa migliore da fare è sempre il Sag per adattare la moto al proprio peso e quindi regolare di conseguenza idraulica, che deve cmq lavorare. |
Quoto Paolo...... il SAG (statico e dinamico) è la prima cosa da fare
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Prova a dare un'occhiata a [Link non più valido]. Magari non risolve tutti i dubbi, ma aiuta sicuramente a capire meglio la situazione. ;)
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cos'è il SAG?
BOBO, il "non ritorno" si ha quando lasci morbida la molla e troppo frenata l'estensione. A maggior carico della molla corrisponde maggior risposta della stessa, che deve ovviamente essere maggiormente frenata. Cosa intendi per andare a pacco, a parte frequentare trans? |
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qui trovi, ma ci sono moltissimi contributi in giro ;) |
saverio ha ragione bobo per quando il freno del ritorno: se hai la sospensione troppo frenata, quando incontri una asperità la sospensione si comprime, e se il ritorno è lento xchè hai frenato troppo il ritorno se incontri un'altra asperità, la sospensione che non è tornata alla sua completa estesione va a pacco
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Scolta Umberto....
Mi spieghi che min@@a hai scritto.... |
io credo non ci sia una relazione così immediata tra le due regolazioni, ovvero non è detto che si modifica il precarico sia necessario modificare il freno in ritorno
in particolare se il precarico è aumentato perchè si viaggi in due e con valigie, il peso di tutto è già di per sè fisicamente un freno al ritorno e non c'è bisogno di aggiungerne altro meccanicamente se è stato aumentato per alzare dietro e rendere più svelta la ciclistica, sono dell'idea di base che, se un precarico è così tanto aumentato da rendere la moto così tanto troppo secca, allora il problema iniziale andava risolto diversamente (maggiorando l'interasse, con una molla differente, o abbassando davanti invece che alzando dietro); poi chiaro si fa con quello che si ha, e alla fine si cerca di sopperire... ma temo che un precarico all'osso unito ad alto freno in estensione sia equivalente ad una moto che va bene solo su asfalti fatti con la livella.... davanti poi non riuscirei a sopportarlo |
vabbè, o mi dite cosa intendete per andare a pacco oppure tanto vale che iniziate a scrivere in aramaico antico.
detto questo un po' di chiarezza: TAG, prendiamo un veicolo solo con le molle, senza ammortizzatori. Ti sarà facile immaginare che ad ogni avvallamento il veicolo inizierà a rimbalzare, ed è altrettanto intuitivo che maggiore è la massa del veicolo, maggiore sarà la risonanza. Ecco perchè esistono gli ammortizzatori: per ammortizzare (....ma va?) l'effetto risonanza. Se l'effetto degli ammo è troppo poco, la moto sballonzola e dondola. Se è troppo, è come non avere le molle. Ecco perchè ha ragione paolo, il freno è strettamente commisurato con i pesi in ballo ma soprattutto con il carico della molla. Riguardo le mie vertebre tranquillizzatevi, la mia moto assorbe benissimo e va da dio. PIuttosto è all'anteriore che, avendo regolato il precarico al terzo gradino, sento un po' troppo le buche. |
Andreani, du cui ho seguito il corso dice questo:
- Il precarico non ha nessuna incidenza sul comfort della sospensione; serve solo ed esclusivamente a riportare dritta la moto in modo da non variare le sue quote ciclistiche a seconda del peso che ci metti sopra. - Il freno in estensione tende a lasciarlo molto libero (ovviamente non tutto aperto) e dice che più lo si lascia libero, più aumenta il comfort. Ora devo andare, ciaoooo |
la racconto un po' come la so, non sono un tecnico e non ho studiato
il precarico non è il carico caratteristico della molla, e non è il peso in ballo (aumentando il precarico il peso sulla moto rimane uguale) non cambia la massa del veicolo e non cambia i pesi in gioco, non è che aumentando il precarico aumentano le ampiezze dei movimenti dovuti ad una perturbazione anzi le ampiezza delle oscillazioni cambiano ma, poichè aumentando il precarico si riduce la componente "negativa" o meglio si riduce la capacità di massima estensione dell'ammortizzatore, si riducono ed essendo più breve la fase di estensione (sia in termini di millimetri che in termini di frazioni di secondo), appare più secca la risposta (è per esempio come raggiungere un fondo corsa superiore di colpo) da quì la tentazione di frenare questa fase... |
TAG quello era solo un esempio.
Te la racconto anch'io come la so, poi mi fermo perchè la mia competenza tecnica finisce qua (anzi siamo già oltre:lol:) Quote:
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L'estensione della sospensione non dipende dal caricamento della molla. Quote:
E ritorno quindi a dar ragione a paolo chiaraluna: vanno variati proporzionalmente. E come già detto, qui mi fermo. |
..Paoletto provo a dire la mia e provo a rispondere ai tuoi quesiti sempre secondo la mia modesta esperienza...
dunque...parliamo dell'estensione...serve quasi esclusivamente a rallentare e/o fermare l'oscillazione della molla.....e questo è il principio base....poi come interagire con il precarico della molla?...allora se tu aumenti il precarico per avere il "culo" della moto + alto e per avere un ingresso curva + svelto...e ripeto svelto..(non migliore)...perchè ingresso svelto non vuol dire percorrenza migliore...ma questo lo approfondiamo n'altra volta..se aumenti precarico senza aumentare peso (passeggero bagagli ecc.)..non serve aumentare l'estensione (ammesso che sia ben regolata)....il picco di oscillazione molla rimane invariato...se invece aumenti il carico statico (pass.valigie ecc.) l'estensione in questo caso và + frenata perchè il picco di oscillazione molla è molto più ampio...ma non sempre è necessario farlo...di solito gli ammortizzatori sono studiati x avere un range di utilizzo abbastanza ampio....comunque..per farla semplice..se la moto carica o scarica che sia dopo aver preso un asperità tipo dosso buca o avvallamento ..."dondola" ...và aumentato il freno idraulico estensione fino a quando il dondolio non si ferma....e basterebbe fermarsi qui...se invece aumenti ancora... l'oscillazione o dondolio è comunque fermo..ma la sospensione comincia ad irrigidirsi e a mano a mano che aumenti.. il confort cala..la moto non copia più..fino all'estremo di guidare un asse da stiro che và a fondo corsa ad ogni buca.. alla domanda: Voi come fate?.....io di solito x regolare le sospensioni..comincio con liberare "aprire" tutte le idrauliche...poi regolo i precarichi delle molle x avere i Sag giusti o comunque le altezze o dicansi galleggiamenti che preferisco..fatto questo passo sulle regolazioni dell'estensione....ed infine sulle regolazioni delle compressioni..nel caso ci siano...naturalmente questo a grandi linee vale anche x la sospensione anteriore...ci vuole solo un pò + di sensibilità.. ....sempre secondo me e senza nulla toglire alle risposte precedenti...Ciao..Sauro..:lol: |
@ sauro.susp
Hemm...per caso passi dalle mie parti? Avrei un paio di ammo da farti vedere...:lol:::lol:lol: |
Per andare a pacco,intendo tamponare a fine corsa.
Immagina una situazione in cui vi siano asperità ad intervalli regolari,lanprina la digerisce,ma essendo troppo frenato in rilascio non ritorna diciamo per Como dita a quota "zero",quindi prendi la seconda con meno escursione disponibile,e così via fino a non avere più escursione disponibile e quindi sei sul tampone Ovviamente sono situazioni limite,ma possono capitare |
riquoto bobo
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@ zangi: devo farti uno di quei disegni che ami tanto? ;-) |
È qui la festa?
SAG statico, eventualmente anche dinamico. Solo dopo di questo si provano i freni idraulici. Una volta settati i freni, si interviene aumentando il precarico quando si carica bagaglio o passeggero e piccolissimi interventi sull'idraulica. Ma la configurazione di base, il SAG, è fondamentale. |
80000 km e circa 10 anni di vita quasi certamente significa idraulica=zero.personalmente ho capito come risponde un'ammo solo dopo che ho messo gli ohlins...al posto tuo,almeno,farei revisionare.
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Ok, mi piace. Lo faccio appena ho un attimo di tempo. Riassumo per punti quello che farò. Mi date eventuali correzioni?
1.scarico sia il precarico che il freno. 2.prendo i riferimenti con moto sul cavalletto. 3.prendo le misure con moto giu' dal cavalletto 4.opero sul precarico finchè non ottengo una differenza di 10-14 mm tra le misure 2. e 3. (ed avrei ottenuto il giusto SAG statico) 5. salgo sulla moto e misuro di quanto scende con me sopra 6.opero di nuovo sul precarico fino ad ottenere una differenza di 25-30mm dal SAG statico (o dal riferimento sul cavalletto??? le due guide sopra postate in questo dicono due cose diverse 7.solo a questo punto metto le mani sul freno in estensione: provando la moto su strada, stringendolo fino ad eliminare gli ondeggiamenti. That's right? |
1 - il prearico non lo scaricare,
lascialo come è ora e parti da li; devi invece scaricare l'idraulica, quella si, sia compressione che estensione o ritorno. Dagli anche un paio di "pompate" che non guasta, una volta scaricata tutta. 6 - sag dinamico: riferimento sulla moto. i due sag, sia statico che dinamico a questo punto danno, in teoria, il sag complessivo adatto al tuo peso, partendo da quello corretto della sola moto. L'idraulica poi ti servirà per cucirti la moto addosso a seconda dello stile di guida, tipo di viaggio, strada da percorrere. Volendo ci si può giocare parecchio ed è pure divertente Ed è più facile a farsi che a dirsi :) (ps. la mia fonte sono i corsi di guida in pista con Runxfun) |
Azz,o capit nient.
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