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Quando l'autunno trattiene il fiato
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C’è un momento in cui l’autunno trattiene il fiato prima di tuffarsi nell’inverno. Il momento dipende dall’andamento della stagione e quest’anno l’estate non voleva finire mai e anche l’autunno tergiversa. Da qualche giorno tuttavia l’aria strina il viso e la mattina la campagna è bianca di brina. Quando esco di casa il sole è già alto, ma il termometro segna due gradi. Ad Umberto hanno riconsegnato la moto che era in officina da un mese ed oggi lo accompagno a provarla. Scendiamo in Val d’Adige da Rivoli Veronese e percorriamo la SP11 “Destra Adige” fino a Mori. Nei tratti in ombra il freddo insiste, ma dove il sole ha guadagnato terreno, l’aria è più tiepida e profuma di terra smossa. A Mori svoltiamo verso Riva del Garda e a Loppio ci inerpichiamo su per la Val di Gresta. Mano a mano che la strada sale, l’aria si fa più limpida, cristallina, e i colori si risvegliano. Verso Bordala il bosco si incendia del rosso e del giallo dei larici e dei faggi. Valicato il modesto Passo Bordala, si procede verso nord e nei tratti in ombra la strada brilla di lampi sinistri per cui è prudente procedere con molta cautela. Al lago di Cei sostiamo qualche minuto a riempirci gli occhi di luce e di ombra mentre nel canneto si rincorre lo starnazzare delle anatre. Avanti ancora fino a Villa Lagarina e di nuovo giù in Val d’Adige a Trento per prendere la SP85 del Monte Bondone. I suoi numerosi e strettissimi tornanti ci portano rapidamente in quota e ad ovest compare e scompare la catena delle Dolomiti di Brenta, agghindata dalla prima neve nuova. Dopo Vason la strada scende verso le Viotte e poi lungamente in Val Cavedine. Poco prima di Lasino incrociamo sulla destra l’imponente mole di Castel Madruzzo, potente famiglia che ha fatto il bello e il cattivo tempo da queste parti. Ancora qualche chilometro e siamo a Dro, nella valle del Sarca. Non è ancora ora di tornare e deviamo a nord sulla Gardesana Occidentale verso Castel Toblino, luogo particolarmente suggestivo in ogni stagione. Sarebbe bello passeggiare sul lungolago e guardare i cormorani tuffarsi nelle acque intorno al castello, ma la giornata è corta e abbiamo ancora una meta: Margone. Il paese è posto su di un ampio terrazzo prativo a picco su Castel Toblino a 950 metri di altezza. Margone da tempo immemore è luogo di pascolo, come è testimoniato dalla richiesta al Vescovo di Trento nel 1787 di tenere “il solito numero di cento capre”: “Il nostro povero paese è su la cima di una montagna e non si trova alberi frutiferi di niuna sorte, che immaginare si può, né viti e morari di niuna sorte, carestiosissimi di acue che ale volte ci conviene andare per acua per il proprio necessario vitto due o tre ore di sentiero pericolosissimo et anco non si ritrova; altra sorte di bestiame non si può introdure per la scarseza dele acue e pascoli pericolosisimi e la più parte sono giarosi … insoma altro non sono se non che pascoli da capre”. Il nome stesso deriva dalla sua funzione: un tempo “malgon”, grande malga ed ora Margone. Umberto conosce il paese e la strada per arrivarci perché ci andava a far volare gli alianti. Prima del 1949, Margone era collegato con il fondovalle da un’ardita mulattiera, mentre ora una strada stretta sale ripida tagliando la parete grigia della montagna fino ai grandi prati che circondano l’abitato. Essi si estendono fino all’orlo della rupe che precipita sul lago e sul castello. Il sole è basso sull’orizzonte e il castello di Arco si perde nella foschia, ma ad est la vista spazia oltre la Valle dei Laghi, il Bondone e il massiccio del Baldo. Resta il tempo per una carezza agli asini che si avvicinano curiosi e risaliamo in sella. Adesso è proprio il momento di tornare. Raggiungiamo Torbole che è già l’imbrunire e percorriamo la Gardesana orientale che annotta mentre l’umidità della sera spinge in basso il fumo di legna che esce dai camini e ricorda che l’inverno sta arrivando. http://giulio1954.files.wordpress.co...11/mg_3890.jpg http://giulio1954.files.wordpress.co...11/mg_3896.jpg http://giulio1954.files.wordpress.co...11/mg_3910.jpg http://giulio1954.files.wordpress.co...11/mg_3923.jpg Altre foto QUI. |
Complimenti x il giro...
I posti sono molto suggestivi !! |
Poesia nel forum, sia nelle foto che nel commento: me lo sono gustato e vi invidio.
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che due palle!.............................no...cioè...vol evo dire...che bel racconto!......................................... ..............:laughing:
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Complimenti per come hai descritto l'autunno dalle tue parti. 6 quasi un poeta. Sembrava di essere seduto in sella con te. Bel giro, bravi!!!
:):D:D |
Il giro sarà stato sicuramente bello io apprezzo molto le foto che hai fatto complimenti!
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:lol: |
il problema dell'autunno capace di regalarci i colori più belli e caldi dell'anno è di rubarci il tempo per vivere queste giornate Racconto come al solito bello e perfettamente calzante ai luoghi a me noti ciao Giulio un saluto anche al kermit vicentino
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àrdali là i due vecchiacci sul palchetto!
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Il titolo mi ha colpito: ho riconosciuto subito la mano.
Bel racconto, belle foto, belle sensazioni: si legge, piano piano ci si perde, si viaggia con la fantasia ed è un gran bel viaggiare. Complimenti. |
Complimenti x il racconto e per le fotografie..... mi hai fatto venire voglia di un bel giretto da quelle parti
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venghino siori venghino ma copritevi bene che la pacchia pare finita.. e dico brrrr
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bellissimo....:!:
ma usi una reflex ? ps. ho preso appunti...castel toblino, devo passarci |
…mmmooolto bello questo report lacustre/pastoral/bucolico, complimenti doverosi!!! :D :D :D
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dimostra che lo scrittore è un “poeta intero”. Grande Giulio :!: |
Bellissimo giro e belle foto, una sola cosa, a mio avviso stona.....il topo case grigio sulla RT blu......è un pugno in un occhio!!!!
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[QUOTE=positivo;6269210
dimostra che lo scrittore è un “poeta intero”. [/QUOTE] considerata la stazza anche un poeta e mezzo. |
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non ho mai sopportato quell'odioso melenso insulso sfaccendato gigante....sempre lì a non farsi i cazzi propri.
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povero gigante sempre da solo senza nessuno a tenergli compagnia poi è arrivato Ron che gli procurato un'infante e subito hanno emanato le leggi sulla pedofilia e si è ritirato a vita privata Sei fortunato se ci fosse ancora lui saresti ad illuminare il paese felice
ciao briccone |
Claudio è... il grinch: blatera, blatera, ma in fondo ha un cuore buono. :lol:
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azz deve cambiare il cappello e scriverci Jo Grinch
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quello lo metto solo la domenica.
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uazzzzzzz............
..........bravo bellissime foto.....magari uno di qs giorni vado al ricetto di candelo e ne scatto pure io.............ti ricordi alla tappa del giro d^italia???...ciao;)
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