EnricoSL900 |
05-10-2011 00:01 |
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Originariamente inviata da fastfreddy
(Messaggio 6143446)
mi piacerebbe sapere da un ducatista come te cosa ne pensi della Ducati moderna e anche di quella meno recente ..............odio il rumore di ferraglia della distribuzione desmodromica e mi piace assai la Street 848 ...la 1198 pure, ma è una di quelle moto che non ho più il coraggio di provare
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Con le Ducati ho imparato ad andare in moto dopo il 125. Per quindici anni una Ducati è stata la mia moto: poi sono diventate due e alla fine l'unica rimasta è quella dei miei sogni di diciottenne. Per andare in giro avevo bisogno di qualcosa che non avesse problemi un giorno sì e l'altro anche e la mia ultima Ducati, una Multi 1000, non rispondeva a questa mia aspettativa. Per la mia personale esperienza i problemi sono iniziati quando le Ducati in qualche modo hanno perso la loro fama di moto fragili e inaffidabili. Da quel momento è come se in azienda si siano messi il cuore in pace, e tuttora per quel che sento in giro la situazione non è migliore di quella che c'è in BMW.
Ho comprato una BMW perché mi piaceva il modo strano in cui era costruita; perché mi piaceva che fosse così lunga ma inaspettatamente maneggevole, perché mi piaceva la sospensione anteriore. Mi sono sempre piaciute moto particolari, e le Ducati di una volta lo erano: dure come panche, scorbutiche, magari anche difficili... ma se imparavi a dar loro del tu... era amore indissolubile. Oggi una 1198 cosa ha di diverso da una moto della concorrenza, se si esclude quel meraviglioso motore? Ti rispondo io: niente. La potresti confondere con una qualsiasi altra moto, per quanto è banale e piaciona nella sua linea. Quell'opera d'arte che sarebbe il forcellone monobraccio è una storpiatura tecnica priva di qualsiasi senso, ma ne hanno inspiegabilmente fatto un vanto e un punto fermo della costruzione delle loro moto. Una volta le Ducati nascevano per funzionare: su una vecchia F1 non c'è una sola vite che non sia pensata per essere la migliore soluzione funzionale in relazione al lavoro che deve svolgere. Questa era la filosofia Ducati, e oggi non ne trovo quasi più traccia.
Desmosedici esclusa (una delle moto più belle di tutti i tempi), l'ultima Ducati di serie che io riesco a considerare una VERA Ducati è stata la 999. Forcellone bibraccio, costruzione razionale, posizione di guida fatta per guidare e non per sentirsi piloti senza esserlo: una moto veramente ben fatta, ma dopo di lei il niente. Il trionfo del marketing: minchiate elettroniche a secchiate e sostanza prossima a zero. Modelli pensati seguendo il mercato, mentre una volta Ducati il mercato lo guidava. Oltre a un design che per non sbagliare come successe con la 999 cade in dei deja-vu veramente penosi. Ma se ci pensiamo bene Terblanche ci aveva visto lungo: vedendole una accanto all'altra chi direbbe che una 999 è più vecchia di una 1098? :-o
Ah... la ferraglia che senti non credo sia la distribuzione. Immagino tu ti riferisca al rumore della frizione a secco, che è stata una raffinatezza tecnica persa per strada negli ultimi anni. E pensare che esiste un kit realizzato da un olandese amico di un mio amico belga, con il quale il problema usura è eliminato alla radice. Il mio amico sulla sua ST4S ha fatto 100000 chilometri senza toccarla, e non fa nemmeno quel rumore che a qualcuno come te non piace. Ma evidentemente fare una frizione in umido era più facile, chi lo sa; della finezza tecnica chissenefrega...
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