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Casco in fibra VS policarbonato
Io da sempre ho avuto SOLO ed esclusivamente caschi in fibra, dal 1988 quando acquistai come primo casco serio un Bieffe KeyBi8 (l'Arai costava troppo ma fu mio papà a suggerirmi quel casco al posto del Nava 8 in policarbonato).
Da allora solo caschi in fibra con preferenza per Arai o Shoei (+ qualche altra marca ma sempre con calotta di questo materiale). Personalmente per il casco preferisco spendere un po' di più, mediamente 400-500 euro, ma considerando che lo uso per 4-5 stagioni, alla fine ci spendo 100 euro a stagione. E pensando che all'interno c'è la mia testa e che lo indosso anche per 12 ore filate (8-20) anche il confort deve essere soddisfacente. Fatta questa premessa, oggi al telefono discuto con un amico sul mio nuovo acquisto dopo aver deciso di ritornare al modulare: Shoei Multitec. Appurato che avevo deciso di riprendere un modulare dopo tantissimi anni che avevo dichiarato "mai più modulari" buttando nel cesso il mio system 3 nel 1996, gli ho illustrato i motivi che mi hanno spinto all'acquito: - marchio: ok, non vuol dire nulla, ma io prediligo Arai o Shoei - chiusura a doppio anello (l'unica che ritengo veramente sicura e comoda) - calotta in fibra e NON in policarbonato Il vero motivo di discussione è stato l'ultimo punto, in quanto lui affermava che: - essendo il polistirolo e non l'imbottitura ad assorbire l'urto, la calotta è ininfluente e quindi tutti i caschi sarebbero uguali come protezione (o perlomento, la differenza non è attribuibile allo strato esterno) - essendo i due caschi omologati, tutti e due offrirebbero la medesima protezione. Sarebbe pertanto inutile a suo dire pagare di più un casco in fibra. Io invece preferisco spendere 150 euro in più (rispetto a quanto ha speso lui) per avere un casco in fibra per la maggior rigidità e protezione delle strato esterno, anche se a suo dire non servirebbe a nulla. La fibra inoltre non si deteriora nel tempo, a differenza del policarbonato che dopo x anni perde le sue caratteristiche di resistenza. Questo senza considerare il confort e l'areazione che questo Shoei (o gli altri caschi "top di gamma") offre in quanto anche il suo avrebbe le medesime caratteristiche. Il punto di discussione è se la fibra è equivalente come protezione al policarbonato. Voi cosa ne pensate? |
Io credo che hai fatto bene ! Nel casco non ci metti la spesa , oltre alla resistenza . ( di cui non ti si dire ) , nel casco ci devi stare comodo , piu' e' aerato meglio e' ; meno pesa e meglio e' per collo e cervicale in generale ! Ora, che shoei sia top di gamma non credo sia in discussione ma... Per per curiosità , visto che ci sto pensando ... Del nuovo shubert cosa n'e pensi ? C'e l'ha un mio amico e mi e' sembrato eccezionalmente rifinito , leggero , e lui stesso mi ha garantirò che in confronto il precedente , modulare più venduto in Italia e primo che lancio' la moda , aveva le prese d'aria finte !!!
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Credo che in realtà finchè il policarbonato mantiene la sua elasticità, possa essere anche piu' sicuro della fibra...il problema è che con la luce il policarbonato perde alcune delle sue proprietà originali e tra queste anche l'elasticità.
In realtà sembra che l'interno si deteriori ben piu' rapidamente dell'esterno, e che quindi la presunta eternità dei caschi in fibra sia di fatto inficiata dal decadimento dell'interno... Questo per dire cosa ... che tutto ha un termine... e che un N62 in policarbonato ha superato i piu' severi test su ogni mercato... ed è in policarbonato... Ormai tutti i caschi di un certo livello sono eccellenti, l'importante è che una volta allacciato il cinturino, ci si assicuri anche di aver acceso quello che il casco dovrebbe protegggere... Saludos |
dai test vari che si leggono in giro, tipo quelli di sharp o quelli che faceva motociclismo quando ancora non era diventata un depliant bmw, sembrerebbe che la capacità protettiva non sia direttamente correlata al materiale della calotta.....anch'io ho sempre avuto caschi in fibra, poi un giorno entrai con la testa dentro un camion (si spiegano tante cose :lol:) e la calotta nel punto dell'impatto si sgretolò tornando sfibrata e smagliata. Non so come avrebbe reagito un casco in policarbonato, se si sarebbe aperto in due o se la calotta avrebbe flesso in virtù di una maggiore elasticità, chi può dirlo, però da allora non faccio più così caso nella scelta al materiale esterno tant'è che non potendo scegliendo arai perchè non ha modulari, avendo scartato shoei per la calzata troppo stretta, non m'e' rimasto che un altro nolan in plastica.
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Sia fibra che policarbonato se cadi dopo 80-90 kmh nel 90% dei casi non la racconti!!!
se ti va male anche 60kmh |
durata nel tempo.
La calotta sarà anche eterna ma le imbottiture interne dopo qualche anno si deteriorano tanto da costringere a buttare l'oggetto. Quindi è un problema relativo. resistenza. a parità di omologazione sono equivalenti. peso. le fibre sono più leggere del policarbonato. Questo per me è l'aspetto vincente. prezzo. la fibra è più costosa oggetto di culto la fibra è fibra... |
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Il vantaggio principale della fibra rispetto al policarbonato e' il peso.. |
Unico dubbio su tutti i modulari (tranne Nolan è l'omologazione solo come integrali e non come jet). In pratica se ti beccano in moto a girare con il casco aperto ti inculano...:confused:
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quoto enzofi, stessa sicurezza, cambia il peso
pochi ricordano il casco Arai in fibra che fu bocciato alle prove, in USA |
Personalmente, inorridisco a veder girare un sacco di gente con il modulare aperto!!!.....a mio avviso in questo modo dà meno protezione di un jet con, in più, la pericolosità che in caso di caduta deriva dal braccio di leva che la mentoniera può causare sulle vertebre cervicali.
.....che sia per questa ragione che non viene omologato??.....volete aria in più!?!?!?....il mercato mette a disposizione caschi belli aerati come Tour X ecc.e molto leggeri come l'Uvex Carbon! |
Non è sempre detto che i caschi in materiale composito (fibra) siano migliori di quelli in materiale termoplastico (ABS o policarbonato). E' vero invece che i due materiali hanno una diversa resistenza agli agenti esterni. Con un uso costante, un caso in policarbonato consigliano di cambiarlo dopo circa tre anni; uno in fibra arriva arriva anche a cinque - dieci anni (sempre che gli interni reggano). Idem per la resistenza a solventi o colle. Se non ricordo male, non è possibile attaccare adesivi o usare pennarelli sui caschi in policarbonato, a meno che non siano specifici per l'uso su quel materiale.
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il jet, il modulare é stato inventato per la praticità di poter fare determinate cose senza togliersi il casco ogni volta, guarda caso é la tipologia preferita delle forze di polizia di mezzo mondo |
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a mio parere una caratteristica fondamentale nella scelta del casco e' la leggerezza. Infatti il prossimo casco estivo sara' un casco airoh in fibra e mai piu un modulare troppo pesanti! |
che poi, parlando di caschi modulari in fibra, la calotta e' in fibra mentre la mentoniera e' quasi sempre in policarbonato..
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Anche il tizio che scrive a nome di Nolan ha confermato che l'unica differenza è che la calotta in fibra pesa meno. Le altre caratteristiche (durata inclusa) sono uguali
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Qui sul forum ci sono quelli della Nolan... perché non chiedere un parere a loro?
In fondo producono caschi di entrambi i tipi, quindi dovrebbero essere imaprziali. ;) |
Azz, fregato. :lol:
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:lol: :lol: :lol: :lol:
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La fibra composita non solo è un materiale più leggero del policarbonato ma ha un punto di rottura diverso. In tal senso la fibra è più delicata, ma questo è un pregio: la rottura programmata del guscio smorza enormemente l'urto rispetto al più duro policarbonato che invece rimane intatto e trasferisce tutto al polistirolo.
La storia del polistirolo che assorbe l'urto è vera in parte e il ragionamento del venditore è imho del tutto improponibile: il polistirolo per quanto morbido, se schiacciato raggiunge un punto in cui diventa incomprimibile quindi è duro. Per cui nella caduta preferisco far smorzare gran parte della botta alla calotta esterna che rompendosi scarica gran parte dell'energia cinetica dell'urto per poi far attutire la rimanente dal polistirolo... P.S.: da qui l'assoluta necessità di cambiare il casco dopo ogni caduta. |
questa è una osservazione utile
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"fibra composita" e' una dicitura troppo generica, ci sono materiali con caratteristiche diverse e ci sono caschi composti da un multistrato a sua volta composto da strati di fibre diverse, quindi non penso ci sia una regola generale..
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In realtà, perchè l'imbottitura in polistirolo lavori al meglio, la calotta non si dovrebbe deformare affatto (figuriamoci rompersi). Il perchè è semplice. Se la calotta si deforma, l'imbottitura si schiaccia da due lati invece che da uno (perchè da un lato viene schiacciata dall'oggetto contro cui sei andato a sbattere, e dall'altro dalla testa, che, per inerzia, continua la sua corsa), e quindi smette di funzionare prima. DogW |
Io ho due caschi in fibra della Shoei ma non mi farei grossi problemi a comprarne uno in policarbonato......due i fattori importanti per me: il peso (ultimamente soffro di cervicale) e la rumorosità (fattore importantissimo).
Del materiale, della marca ecc.ecc. non mi importa nulla....io seguo le prove effettuate dai vari enti e mi fido di quelle. 1100 Gs for ever |
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