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Moto e pensieri negativi
Non so se sia il posto giusto per questa mia riflessione e se non lo e' chiedo ai Mod. Di spostarla nella sezione giusta .
Visto che mi sto trovando ad attraversare un periodo della vita che definirei abbastanza complesso , riflettevo sul fatto che la guida in moto dovrebbe richiedere piena lucidità e concentrazione in quanto trattasi di un mezzo potenzialmente pericoloso . Credo che se si guida pensando ai propri problemi , si possa costituire un pericolo per se e per gli altri e quindi ho deciso che molto probabilmente a Settembre appenderò il casco al chiodo . Non so se definitivamente oppure per un periodo più o meno lungo . Sta di fatto che non essendo sereno sento appunto di essere potenzialmente pericoloso alla guida . A voi e' mai capitato ? A cosa pensate mentre guidate ? Riuscite ad estraniarvi da tutti i problemi che avete ? |
Sono esattamente nelle tue condizioni.
Ho messo anche in vendita la mot..cioè il mio cancello. |
di solito, quando il mondo mi gira nel verso sbagliato, andando in moto riesco a non pensare al movimento rotatorio......
E' una valvola di sfogo |
Anche per me era così ma ora la valvola non riesce piu' a sfogare ...
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la mia l'ho venduta un mese fa, più che altro perché le condizioni in cui mi trovo (una situazione bellissima e una orrenda contemporaneamente) non mi danno il tempo e il modo di godermela
sono d'accordo con te che la guida della moto richieda concentrazione e lucidità, ma penso siano le stesse che servono anche in macchina. La moto, in +, secondo me, ha quel risvolto di godimento, di spensieratezza e divertimento che se non sei a posto con te stesso difficilmente riesci a raggiungere |
anche per me è una valvola di sfogo...
ma se ritieni che sia pericoloso x' aspettare settembre? appendilo subito! magari sei solo un po' confuso... io in passato ho fatto l'errore di venderla ma alla fine l'ho ricomprata! non voglio darti altri pensieri ma pensaci!!! |
Penso dipenda dallo"spessore"dei problemi.
Fino a un certo punto la moto funziona come valvola di sfogo,oltre non c'è moto che tenga,anzi è un problema in più. |
Io credo che noi tutti, chi più chi meno, siamo oppressi dai nostri problemi.
Proprio l'andare in moto, cosa che richiede sempre la massima concentrazione, ci obbliga a staccare la spina e a dare un po di ossigeno allo spirito. Leggo con tristezza di chi non riesce più a farlo e penso al giorno in cui anch'io dovrò appendere il casco al chiodo. Ho quasi 56 anni, e il fisico inizia a dare i primi segni di cedimento, ma faccio finta di non sentirne il peso, salgo in moto, stacco la spina e penso solo alla strada e a ciò che la circonda. Ragazzi non vi lasciate schiacciare dal peso della vita. Reagite fino a quando la vostra condizione fisica ve lo consente e concedetevi di fare ciò che vi piace fare. Non è un lusso ma una necessità. |
Ovviamente ci sono problemi e problemi. nel corso della mia vita motociclistica ho appeso al chiodo il casco per un anno per miei motivi di salute e mai per l'oppressione di pensieri Tuttavia se questi ti impediscono di trovare quel senso di bellezza che la moto ti da forse è il caso di sospendere un attimo Credo, però, che smettere di guidare o meglio scendere dalla moto non sia il modo di eliminare quel senso di negatività che ti opprime. Forse dovresti trovare un momento nella giornata per scaricarti per sentito dire e per esperienze fatte da altre persone un pò di attività fisica farebbe bene
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ti quoto, e son convinto che nel mio caso sia solo una sospensione, non una fine
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Secondo me è questione di approccio alle cose. Se non ti è sufficiente per "staccare" magari fai bene a lasciarla li per un po', ma se hai già dei problemi tuoi, ed ancora un briciolo di passione per le due ruote, non credo che sia positivo aumentare il "carico negativo" privandoti del tuo "giocattolo". Poi ovvio che ognuno ha il suo carattere e soprattutto il suo portafogli, e queste variabili sono quasi fondamentali.
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Credo che nessuna risposta possa cogliere nel segno ed essere esaustiva e soddisfacente.
Semplicemente perchè la domanda posta non permette di entrare nel merito e conseguentemente di calibrare nella giusta maniera la risposta. Mi rendo conto che spesso per pudore per senso del privato per discrezione non si è abituati a parlare dei fatti propri. Ma io penso che la maniera migliore per essere consigliati e oltetutto per diluire i propri problemi sia proprio quello di condividere. Chessò, mi sto separando, ho una botta di depressione, ho problemi economici, sto trovando un nuovo lavoro, mi devo curare l'ulcera, sto meditando di diventanre frocio, Sai quanti, a cominciare da me, ti potranno dire ..anche io , anche a me e darti i giusti consigli . Oltretutto parleresti in un forum che ha dato ampiamente prova di maturità e profondità laddove ne viene richiesta ! Ciao |
veramente il buon duca ne ha già parlato e in molti gli siamo vicino
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Le mie considerazioni
Recentemente cadendo in moto mi sono fatto piuttosto male... non sto a descrivere per filo e per segno traumi e fratture... ma dopo sedici giorni di ospedale, altre tre settimane a casa, ora sono ancora in convalescenza...
In passato ho sempre cercato di guidare la moto in modo accorto ed attento a schivare situazioni di potenziale pericolo (per me e gli altri). Anche se la moto era un'occasione per staccare dalla solita routine quotidiana, non è mai stata uno strumento di totale evasione, ma solo una cosciente valvola di sfogo. Ora cosa farò?? Della caduta non ricordo assolutamente nulla, dato che a seguito del trauma ho perso conoscenza, e questo ora potrebbe rappresentare un motivo di insicurezza e/o titubanza nell'intenzione di ritornare in sella. In realtà non penso assolutamente di smettere di andare in moto, anzi il ritorno in sella rappresenta un giusto obiettivo che mi sono posto come stimolo nella fase della convalescenza! Quando questo si realizzerà sono certo che, nel bene o nel male, sarà un momento di sicura emozione! |
Per me la moto è sempre stato un piacevole strumento di trasporto ma anche di svago e "avventura". Nei momenti più bui mi accorgo che guido peggio e probabilmente sono anche più pericoloso per me e gli altri. Cerco allora di essere ancora più prudente di ridurre le percorrenze, ma l'idea di attaccare il casco al chiodo non mi piace.
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Può succedere che condizioni psicofisiche non ottimali facciano vivere le situazioni di potenziale pericolo in modo dilatato, e anche su una strada tranquilla a velocità bassa, ragionando, si arriva all'ovvia conclusione che pericolo non ce n'è, ma le sensazioni provate vanno per conto loro..... contrastando la ragione, impedendo così di godersi appieno la gita.
Quello che doveva essere un giretto in moto in tutta tranquillità per godersi il sole, la strada, il panorama e il vento diventa così causa di ulteriore stress. Quando succedono queste cose sembra di essere soli, si vedono gli altri come entità psicologicamente perfette e invidiabili, la realtà non è affatto così. La cosa più difficile, almeno per me, è capire quando bisogna sforzarsi (perchè "bisogna" farlo) e quando invece è meglio riposare e svagarsi in altro modo. A parità di velocità mi sentivo più sicuro con lo scooter in bermuda e scarpe da ginnastica che in moto con tutte le protezioni, ha un senso? No, ma le sensazioni, seppur a fasi alterne, sono quelle. |
Duca se non te la senti a mio avviso fai bene a prenderti un periodo di pausa. Non conosco le tue motivazioni, ma se l'andare in moto ti crea ansia od apprensione, è meglio cercare di essere sereni che la vita è già complicata senza cercare ulteriori sollecitazioni. Solo il tempo a volte ci dà le risposte di cui abbiamo bisogno. Sono cose che capitano.
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bel dramma.. però ho notato che quando guido, o meglio, inizio a guidare e sono distratto dai miei tarli, decisamente presenti, guido male. e per fortuna me ne accorgo.
ma un pensiero mi guida: "CAZ ALBERTO, STAI GUIDANDO UNA MOTO! SERVE ATTENZIONE" per magia e training autogeno scaccio il pensiero e inizio a guidare aiutato dalla moto stessa che allontana i pensieri.. almeno finchè guido. @ducati1961: magari il chiodo è temporaneo.. |
Quote:
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Ogni valutazione è sempre soggettiva, se andare in moto non ti dà più piacere ma anzi aggiunge ulteriori preoccupazioni smetti per un po'
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Sono d'accordo, per andare in moto si deve essere al 100% di concentrazione e lucidità, spirito e attenzione.
A me funziona da antidolorifico per i problemi, forse perchè quando guido sono talmente preso che mi chiude i brutti pensieri o me li fa vedere sotto un profilo diverso. Salire in sella con insicurezza e negatività non è raccomandabile, meglio una birretta sul divano o una passeggiata a piedi |
invece di appendere il casco al chiodo fai così:
il casco lo lasci appoggiato sulla sella (se hai il garage altrimenti te lo ciulano :)) e lascia sempre il pieno nel serbatoio, borse agganciate. Se all'improvviso ti venisse voglia, non avrai scuse per non prendere le chiavi e accenderla, un panino e una boccia d'acqua vuota, da riempire all prima fonte che troverai in montagna. |
Quote:
hai ragione. chiedo scusa |
Quote:
:cool: |
la moto mi ha sempre aiutato nei momenti di depressione, per fortuna e' ancora cosi', doverla accantonare per me sarebbe una cosa veramente dolorosa in se. Al limite mi capita se porprio ho mille pensieri di vagare per la campagna a 2000 giri...
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