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Considerazioni sulle moto di oggi
Da un pò di anni si legge sui vari forum (un pò meno su quelli che riguardano i marchi giapponesi) di lamentele continue circa l'affidabilità e la fruibilità.
Parlando in generale di tutti i marchi (escludendo forse i giapponesi) fra l'adozione della troppa (ed inutile) elettronica e l'Euro 3 (di cui però i giapponesi soffrono meno dei marchi europei) ormai le moto sono dei cessi che però paghiamo a peso d'oro (una Ducati o una bmw si paga, spesso senza batter ciglio, 40 milioni, ripeto QUARANTA MILIONI). Recentemente ho fatto un viaggio con una vecchia supertenerè, e devo dire che pur avendo il cruscotto con 3 sole lucette, mappatura non selezionabile, sospensioni che ho tarato girando manualmente un nottolino al rientro l'ho rimpianta ma alla grande. Come per le auto, le migliori moto sono quelle costruite dal 1995 al 2002 circa, elettronica giusta (che serviva per eliminare i difetti delle puntine e del carburatore) e motore perfetto con potenze più che sufficienti, spesso esuberanti, niente seghettamenti o vuoti o altro. Quella supertenerè, della generazione ancora prima, aveva 110mila km, ed era perfetta, ci ho fatto un viaggio di oltre 1500km come un pascià, a quasi 19 km/litro di media calcolati alla fine dividendo i km percorsi per i litri dei pieni. E mentre guidavo, non avendo gadgets da maneggiare, pensavo ... ma dove cavolo è l'evoluzione fra questa e la bmw del 2007 che possiedo??? O fra questa e la Multistrada che ho giudato due settimane fà, o il GS, e via dicendo?? La regolazione elettrica delle sospensioni, l'elettronica troppo sofisticata del motore che ci fà viaggiare "seghettando" o rimenere a piedi e via dicendo siamo proprio sicuri che ci renda più "felici" quando guidiamo una moto, oppure che i problemi che ci crea sono superiori ai vantaggi??? Personalmente non ho più stimoli per il nuovo, ma molti, molti molti rimpianti per le moto che avevo prima di questa. Ovviamente lo sviluppo e la ricerca non si deve fermare, ma visto i risultati dopo anni di problemi sono abbastanza convinto che se un marchio si mettesse a fare una moto vintage non come linea ma come tecnica piuttosto che correre dietro a tutte le stronzate che di una moto ne fanno un albero di natale, andrebbe a ruba, perchè conosco molti motociclisti che la pensano così dopo essere stati scottati (ovvero appiedati o seghettati) dai nuovi modelli. In quanti siamo a pensarla così?? |
Il motore a combustione è sulla via di estinzione....
Con tutte le restrizioni euro xx sarà sempre peggio, ormai il motore termico è solo il dispositivo che deve bruciare petrolio, il resto lo si ottiene con l'elettronica. P.S. utopisticamente mi aggiungo all'elenco "morale" |
io
+dieci applausi |
concordo, spostando un po' indietro le asticelle direi che tutto il decennio 1990-2000 ha visto le migliori realizzazioni, maturità tecnologica nell'elettronica e nella meccanica, (e nella carrozzeria per le auto, i demolitori son pieni di carcasse degli anni 90 che non ne vogliono sapere di arrugginire)
poi le dinamiche commerciali han fatto scegliere la via della rapida obsolescenza dei mezzi, più remunerativa (un mezzo che fa 300000km senza problemi è una mazzata nelle gengive per il costruttore) e le norme antinquinamento han costretto a trucchetti sotterfugi e tarature improbabili per rientrare nei limiti. Dal 2000 in poi ogni piccolo passo tecnologico in avanti ha avuto come contropartita in enorme passo in avanti nella complessità e nella delicatezza delle tecnologie impiegate. |
Approvo interamente le tue considerazioni, tra l'altro sono un talebano del carburatore.
Ma, purtroppo le nuove norme sulle emissioni, lo hanno reso obsoleto, e pensare che aveva tanti di quei vantaggi. Prima fra tutte quella di essere autocompensante, cioè prima carbura l'aria e poi il motore l'aspira, mentre l'iniezione deve prevedere quanta aria verrà aspirata per iniettare la quantità giusta. Se andiamo a vedere i cicli di omologazione, l'iniezione inquina di meno ma all'attto pratico non credo ci sia tutta questa differenza. Molti motori famosi per l'erogazione quando andavano a carburatori, come i ktm 950 o i suzuki gsx/r ci hanno messo anni per tornare all'erogazione originaria senza comunque raggiungerla complatamente. Le sospensioni elettroniche saranno pure utili ma sono troppo complicate e delicate per quello che offrono, un comando esterno per il precarico comunque è fondamentale. Ed anche le regolazioni idrauliche accessibili senza attrezzi sono utili. C'è da dire che se a parole sono in molti a pensarla così, alla fine quando si stacca l'assegno, tutti vogliono l'ultimo ritrovato elettronico. Pensata al multistrada 1200, non c'è stata un'evoluzione tale da giustificare il fiasco della precedente 1000/1100 ed il successo della 1200. Ma le sospensioni elettroniche, la base che non le ha non vende molto, hanno decretato il successo. |
e poi, comprato l'ultimo gioiello:
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sempre detto, rispetto alla mia vecchia Africa Twin una maxi enduro moderna ha solo prestazioni superiori e qualche accessorio in piu', ma niente di rivoluzionario, giusto l'ABS e' una di quelle cose che manca... |
ok che son 2 motori diversi, ma anche il 1198 è derivato dal pantah.
Comunque intendevo che come erogazione ed anche come potenza il 1100 è ottimo. Dei 50 cv in più del 1200, se ne puo fare a meno, anzi penso che siano troppi. |
L' elettronica spinta, quella che fa moda e che serve solo alle case produttrici per fare cassa in quanto ci sono i fissati, quelli che non ne possono fare a meno e poi manco sanno valutare una mappatura invece di una altra o se funziona o no l'ASC, tanto l'importante è averlo, l' importante è avere il giallone di cui si adoperano in pratica su strada 2 o al massimo tre regolazioni, questi sono i parametri con i quali si vendono le moto che fanno tendenza. Basterebbe che i portafoglio fossere meno gonfi di denaro da buttare!!!!!!!
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Tanto per buttare benzina sul fuoco.
Su mototecnica c'era una comparativa tra ST1200, GS 1200, MTS1200 e KTM smt, non 1200 ma solo 990. La mts 1200 è stata paragonata giustamente col ktm, ed il risultato è stato favoravole al ktm, anche come prestazioni, che vanno uguali ma con 40 cv in meno è tutto un dire sull'utilità di 150 cv su strada. |
Ieri in una concessionaria ducati, stavo guardando la mts, e la venditrice, si era una donna, mi spiega che con tutta questa elettronica, anche un neopatentato, puo controllare i 150 cv.
Sono rimasto allibito, ma che discorsi sono, sarebbe come dare una ferrari ad un 18enne perchè tanto c'è l'elettronica che controlla tutto. Ma si rende conto che con 150 cv una moto da ferma in 400metri arriva a 220 km/h senza tanto sforzo. A questo siamo arrivati. |
Senza testa puoi guidare anche un Ape car e fare stragi ...
P.s. Sono comunque parzialmente d'accordo su tutto ció che avete scritto in precedenza. |
infatti, a che servono 150 Cv se poi l'elettronica te li taglia per non farti ammazzare????
come dare le perle ai porci... |
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Si muschio, l'asino sopra la moto conta più dei cavalli sotto, questo è assodato.
Ma converrai che tra l'ape car e la mts, c'e qualche differenza. |
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mitica la canzone, il blues del cocomeraro su 3 ruote.
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sembrate un branco di vecchi 90 enni che rimpiangono i bei tempi di quando gli si rizzava............
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L'elettronica è proprio come il Viagra, fa funzionare cose artificiosamente e rende soddisfatti gli utenti ma in fondo......è tutta una illusione, la verità è ben diversa
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Hahahaha! 150 cv servono almeno per un pó di adrenalina ;) non so voi ... Ma io in moto cerco di divertirmi ... E con un pó di cv è più libidinoso !
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Secondo me oggi si tirerebbero fuori le stesse potenze senza imbottire le moto di elettronica, cosa che si deve fare sia per motivi di inquinamento (che però anche lì trovano il tempo che trovano) che sopratutto di business (imbottire la moto di elettronica vuole dire obbligare i conce ed i mecca a comprare i loro tester, e questa è una ottima fonte di bilancio per le case motoristiche). Però come ho detto stanno ottenendo gli effetti contrari, e cioè che molti motociclisti non sono più motivati a comprare nuovo. |
... Queste sono considerazioni pretestuose ....
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A testimonianza del fatto che il Pantah è la moto del futuro, un mio amico dopo essersi disfatto con fatica della sua tecnologica K1200S (l'unica cosa da fare è stata darla in permuta per una macchina!) si è risistemato una Cagiva Alazzurra 650 che aveva ferma in garage da quasi dieci anni e ora scorrazza contento. Io non arriverei a tanto, ma ricordo che la moto che in vita mia mi ha dato meno problemi in relazione a quanto l'ho usata è stata la mia terza Ducati 900SS i.e., del 2001. Elettronica limitata al minimo, motore semplice, ciclistica ben fatta... e il risultato sono stati 60000 chilometri senza un problema che fosse uno. La cambiai perché mi ero stufato, ma ne avrebbe fatti altrettanti continuando a non bere un filo d'olio (e a bere pochissima benzina!) come aveva fatto fino ad allora. Gran moto. E concordo con andrew che tutto quello che negli ultimi dieci anni è arrivato in più è stato unicamente per giustificare in qualche modo un generalizzato innalzamento dei prezzi. I prezzi delle moto non sono saliti perché oggi le moto ci offrono di più: casomai ogni anno vengono aggiunte economiche (in produzione) minchiate elettroniche da far pagare a peso d'oro a noi stolti clienti. Così che noi possiamo pensare di aver speso tanto per aver ricevuto tanto, ma poi in realtà il supertecnologico Multistrada ha mezzo telaio fatto in fusione d'alluminio e il forcellone monobraccio (altrettanto fuso) senza sistema progressivo. Funzionerà anche bene, ma meccanicamente non mi pare una bellezza... :confused: |
io, con i prodotti informatici e con l'elettronica in generale seguo questa regola: mai buttarsi sull'ultima innovazione se proprio non ci si è costretti...basta aspettare un po' per vedere se questa innovazione avrà una durata o non verrà sostituita nel giro di un mese o poco più da un'altra idea molto più efficace e meno costosa...
penso che oggi lo stesso possa valere per le moto, naturalmente facendo le dovute differenze... es.: oggi la k1600gt e la multistrada 1200 possono essere considerate le più tecnologiche del mercato delle due ruote...guardacaso sono anche tra le più costose proprio perchè vantano tecnologia e accorgimenti all'avanguardia...però è quasi sicuro che queste tecnologie, che oggi aiutano per un buon 40% almeno la decisione di un prezzo, tra qualche anno saranno presenti su tante altre moto ed incideranno molto meno sui prezzi... insomma, secondo me il vero problema non sono le moto di oggi ma gli asini che vanno dietro l'ultimo ritrovato tecnologico e si impegnano casa pur di averli... è anche vero che oggi molte cose sulle su citate due ruote sono inutili o comunque non necessarie...però ricordatevi che fino a qualche anno fa per le auto non era necessario presentarsi con navigatore di serie: oggi invece sono tantissime le offerte in questo senso...e sono offerte vantaggiosissime... il problema è: siamo noi che sentiamo il bisogno di tutta questa elettronica, che alla fine effettivamente, se funziona, migliora la nostra vita in sella, o sono le case che ci impongono con le campagne pubblicitarie, articoli pagati e "cazzi&mazzi" vari quello che noi dobbiamo ritenere indispensabile quando andiamo in giro? |
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Insomma, dipende da ciò che si vuole ...esistono anche moto non troppo complicate che possono soddisfare, senza necessariamente essere infarcite di "cazzate" ...ma, ripeto, per me conta prima di tutto il carattere ...se una moto è fascinosa, lo è da nuova, vecchia, nuovissima |
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