![]() |
Ot Dolore: fine di una magia
chi conosce la magia di una camera oscura capirà... :sad5: :sad5: :sad5:
|
...io non ho una camera oscura...quindi non capirò...quindi non so cosa rispondere...quindi me ne vado perchè mi sento di troppo... :lol:
|
...l'avvento del digitale, suppongo.....magari lo facevi per professione....
|
Quote:
no per pura passione....anche se ad un livello piuttosto (ehm) notevole sigh.... |
anche se non è la stessa cosa potresti attrezzarti con una bella camera bianca (magari scattando in RAW). Imparerai a divertirti comunque risparmiando anche qualche cosa.
Ciao |
Quote:
ecco...questa cosa non la so.... spiega mon ami |
IL FORMATO RAW e software dedicati
Le fotocamere digitali producono in primis un file “grezzo” RAW quindi elaborato per fornire un Tiff ad otto bit oppure un JPEG compresso. Il formato RAW è dunque il file "grezzo" non toccato, “scaricato dal sensore e salvato dopo il solo controllo d’amplificazione ISO e successiva conversione Analogica/Digitale. In pratica quanto elettricamente il sensore produce dopo essere colpito dai fotoni. I sensori non leggono il colore (foveon compreso), ma sono "solo" sensibili alla luminosità (ed infrarosso) senza distinguere la parte dello spettro che lo colpisce. Per ottenere il colore si adotta la sintesi addittiva, pixel o "contenitori" diversi in forma e capacità (sulle reflex più grossi) che in pratica si occuperanno dei tre rispettivi colori Red, Green, Blue (Rosso-Verde-Blu). Per meglio comprendere potrà vedere come il suo monitor o il suo televisore fanno analogamente. Guardi da vicino con una lente di ingrandimento il monitor su una zona bianca o comunque molto chiara. Noterà i tre distinti colori. L'immagine di qualunque fotocamera digitale deve essere quindi elaborata per essere vista, e per avere i tre canali colore RGB considerati primari in sintesi addittiva. Quando si richiede un file jpg oppure tif, la fotocamera elabora il RAW applicando l'algoritmo colore e tutte le impostazioni prescelte dall'utente circa bilanciamento del bianco, maschera di contrasto, compensazione tonale (livelli e curve di contrasto), saturazione colore, spazio colore ecc. ecc. Il RAW chiamato offre dunque la possibilità di intervenire sulla qualità e sulla costruzione dell'immagine RGB. Ciò permette il completo sfruttamento della gamma dinamica a 12 bit per canale (rappresentata dai computer a 16 per canale) oltre all'applicazione delle più idonee impostazioni diverse da scena a scena. Il RAW è dunque la migliore possibilità qualitativa offerta ma richiede una post eleborazione automatizzata su sequenze di immagini oppure soggettiva immagine per immagine. Il Raw come di seguito descritto potrà essere "editato" da software in forma amatoriale, da Photoshop attraverso il plug-in dedicato. Se parliamo di una foto perfetta e curata in ogni impostazione già in fase di ripresa, qualitativamente potrebbe essere nulla o comunque impercettibile la differenza. In questo caso in ripresa andrà scelto il desiderato spazio colore, il perfetto bilanciamento del bianco, la maschera di contrasto idonea, l'esposizione corretta e la compensazione tonale (contrasto) dedicata alla scena o all'immagine. Ma se in fase di ripresa qualcosa è stato scordato, qualcosa è andato storto oppure esistevano differenti tipologie di illuminazione e conseguenti diverse temperature di colore? In questo caso, attraverso il software si potrà intervenire "solo" su bilanciamento del bianco (non finemente regolabile) ed eventualmente sulla compensazione dell'esposizione. Quindi, aperta ed esportata, perde definitivamente le potenzialità RAW. Il SW dwdicato invece permette la correzione fine di ogni impostazione vedendo in real time gli effetti desiderati. Consente in pratica di simulare e sperimentare, lasciando in ripresa l'assoluta tranquillità circa ogni aspetto tecnico legato alla qualità. In pratica, in fase di ripresa, ci si potrà concentrare "solo" sull'accoppiamento tempo diaframma oltre che all'inquadratura ovviamente. I file RAW in pratica non hanno ancora l'applicazione dell'algoritmo colore, non sono corretti in contrasto, in saturazione, in spazio colore, in maschera di contrasto, in bilanciamento del bianco ecc. ecc. Ciò permette al SW di apportare le più indicate variazioni attraverso il più idoneo flusso, di tornare in dietro rispetto ad eventuali impostazioni, di governare la più completa gamma dinamica e tutto ciò senza perdita qualitativa durante gli interventi. Il SW opera in "Lab" a 16 bit per canale colore. Applica dunque eventuali interventi di luminosità o evolutissime maschere di contrasto sul canale della luminosità (luminanza) consentendo il migliore risultato possibile. |
Quote:
|
Complimenti!
|
Scusate, ma sarebbe opprtuno limitare il "quoting"......in generale, non solo nel caso specifico...
|
Bene allora riamango fedele alla mia vecchia Contax e i miei zeiss :)
|
Quote:
Io saro fedele alle Nikon...devo dire che non mi appassiona molto questo raw :confused: grazie cmq delle info molto complete e chiare :-p |
Basta una D70s (sulla quale se sei già Nikonista le tue ottiche funzioneranno a meraviglia) per togliersi enormi soddisfazioni....
|
Quote:
Suggerimento per tutti: ma che ne dite di riprovare con il vecchio, caro e affascinante b/n :eek: |
Quote:
http://www.hostfiles.org/files/20050...hirlandina.jpg |
Quote:
sai quanta autonomia ha un set di pileo cmq il tipo di carica che usa? |
anche io sono appassionato di camera oscura... il digitale non fa ancora parte della mia attrezzatura... rimango pellicolaro nikonista F80 dotato.
|
Sono anch'io un fotografo dilettante, di vecchio stampo.
Molto buono l'occhio fotografico, se mi permetti un piccolo taglio: http://www.freephotoserver.com/files...ndina13369.jpg Il b/n non è più emozionante di tanti fotocolor? |
Quote:
|
Per il b/n, dalla dipartita della Ilford, uso pellicole Efke e Fuji, carta Efke e chimici della Ornano.
Il prossimo passo sarà la camera bianca |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 19:52. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©