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**la Conduzione Di Una Curva**
Con questa mia, sono a richiedervi un consiglio :lol: :lol:
Qualche tempo fa, uno tra i migliori piloti di Qde di cui non farò il nome :lol: , mi ha consigliato di tenere una marcia più alta del necessario..questo per avere una guida veloce e fluida senza però avere sempre il motore impiccato.. Ora..dopo qualche migliaio di km devo confessarvi che..non ci riesco! se non entro in curva con la sensazione di avere "trazione" sulle ruote, e quindi con la marcia "giusta", non mi sento sicuro.. :mad: Forse perchè cerco sempre di aprire il gas molto prima che finisca la curva :confused: e quindi ho bisogno di sentire il motore che spinge..senza mai esagerare comunque eh?! :glasses2: Voi come fate? Naturalmente sto palrando di misto, stretto e meno stretto ma comunque misto.. |
io ho sempre bisogno del motore in tiro percio niente marcia lunga
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nei giretti rilassati tengo una marcia più alta
se vado vicino al mio limite ... motore sempre in tiro, a costo di impiccarmi. |
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in verità questa cosa me la disse un grosso omaccione che incute timore sempre bardato di nero ti ci ritrovi nella descrizione? :D |
Sono sensazioni personali, se guido morbido e scorrevole il motore non supera mai i 4000 rpm (tranne che in 5a ovvio). Importante è la traiettoria, la più ampia possibile con inclinazione costante. E' la cosa più lunga da apprendere. Lavorando di traiettoria su curve in sequenza a raggio variabile, spesso sono stato insieme a gente che "spigloava" e toccava il ginocchio. Il massimo è quando la visuale permette di usare tutta la strada a volte sono in piega quando altri devono ancora finire di frenare e finire la curva quando altri sono dritti già da un pò.
Lo stile è scorrevole, poco affaticante e a basso impatto ambientale. E' fondamentale sentire che le gomme "lavorano" entrambe e quì si fa ancora più difficile, il fuoristrada da ragazzi aiuta molto. |
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Sul sentire le gomme sarà colpa dell'interfono e dell'oka che ci strilla dentro... |
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è stato doloroso? |
No, ho semplicemente chiuso la bocca (soprattutto ai liquidi di varia gradazione alcholica) e ricominciato a correre 45 minuti tutte le mattine alle 5,30! :rolleyes: :rolleyes:
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Vai in pista, e la cosa cambia....
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Si e no, dipende dalla pista. In alcune curve e con determinate moto è più proficuo lasciar correre con una marcia più lunga ed aprire mooolto prima sfruttando la coppia anzichè la potenza ... ;)
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Concordo pienamente :!: !! Le BMW sono moto, per la maggior parte, da guidare in modo scorrevole ed hanno una coppia motrice notevolissima che consente un buon tiro anche ai bassi. E' inutile "impiccarle oltre i 5000 giri, e poi fare staccate al limite :mad: . Molto meglio la guida fluida! :rolleyes: |
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Ma la patente l'hai presa con i punti della Miralanza ??? :lol: :lol: |
" se sei incerto, tieni aperto!"
questo solo ti posso dire! |
Stefano... e per l'amordiddìo.. non diciamo cagate.. :cool:
Che c'entra valentino ?? Si parlava di cancelli di 3 quintali buoni... mica di moto sportive... ;) |
...ma se dopo hai un rettilineo conta l'uscita :cool:
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ma aprite quella cazzo di manetta!!! :brushtee:
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.......... :pottytra:
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Personalmente cerco di fare la curva con un tiro costante per il 75/80% della stessa e poi aprire all'uscita.
La mia luce nelle curve è il GranMaestro "Il Franz" a cui cerco di ispirarmi. Sono anche d'accordo con chi sostiene che le ns moto è bello guidarle tutto in coppia.........relax ! |
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quando sei in gara sei in gara :D :D in effetti però, se sento "la necessità" di accelerare prima forse è perchè sono entrato in curva troppo piano :confused: |
Aldilà delle singole interpretazioni, abitudini e quant'altro . . . un modo per fare ingresso e percorrere la curva in modo corretto, è quello di puntare con gl'occhi la parte più estrema della curva (per intenderci, l'ultimo punto visibile della curva riferita alla propria corsia).
Molti hanno invece l'abitudine di visualizzare solo i primissimi metri che si trovano davanti alla ruota e di conseguenza assumono una traiettoria non coerente all'effettivo raggio. Una volta acquisita la spontaneità, questa metodologia, non solo miglira l'ingresso ma anche la percorrenza di tutto il tratto di curva e di conseguenza anche l'uscita dalla stessa. Bye bye. |
Ma prima o poi qualcuno mi spiega come si fanno i rettilinei
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Premetto che non sono un nè pilota nè un'esperto, ma mi pare utile decidere la marcia giusta in funzione di quello che c'è dopo la curva, quindi curandone l'uscita (ovvio, questo vale quando si consce la strada o c'è visibilità sufficiente per riuscire a capire come finisce la curva).
E comunque mi viene abbastanza intuitivo e quasi automatico decidere i rapporti adatti, me lo immagino un po' complicato prevedere una marcià più alta di quella che istintivamente si è abituati ad usare, ma ovviamente parlo per me. |
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