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eppure frenava
si tratta dell'Honda 50cc bicilindrica RC115
http://www.vf750fd.com/Joep_Kortekaa...ry/rc115-1.jpg Guardate con attenzione come erano i freni .... |
Bentornato.
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come gli shimano che ho sulla bici.
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Sono simili a quelli che ho sulla moto ma quelli della foto hanno i dischi molto più grandi ;)
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il cerchio usato come disco, come sulle bici. In realta' considerato il peso sui 60 kg di tutta la moto non era una cosa poi cosi' incredibile ai tempi.Il cerchio usato come disco (come sulla bici) offre una coppia frenante elevata pur applicando poca forza, dato il grande diametro.Quella moto vantava un motore 4T bicilindrico 4 valvole da 15 cv a 22000 giri, non e' che non fossero capaci a fare i freni, li han fatti cosi' per scelta di leggerezza. Certo, come anche sulle bici il cerchio deve essere perfettamente centrato, se no freni a balzelloni....
notate poi che sono tipo V-brake, quindi con braccetti molto lunghi e tutta la forza frenante utile a differenza dei cantilever che hanno solo la componente orizzontale utile,questi sono come dei veri schiaccianoci, penso che fossero abbastanza efficaci tutto sommato. |
Non ci credo,con i pattini sul bordo del cerchio. Più che frenare rallentava.
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Semplicemente un gioiello!
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ma era quella con un numero spropositato di marce?
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Quelle moto quando giravano in pista erano sempre a manetta, perché perdere anche solo 1000giri, su 22000, era "un dramma". La frenata, al contrario dell'odierno uso dei freni in pista, era sempre ridotta al minimissimo indispensabile proprio per riuscire a tenere il motore in tiro il più possibile. Una guida fluidissima poteva fare la differenza specialmente nelle piccolissime cilindrate.
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Quella era la Suzuki, con 17 marce (se non mi son bevuto la memoria)
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verissimo anche quello che dice giessehpn, le marce erano forse 9 se ricordo bene, la suzuki era un prototipo sempre di 50 cc a 3 cilindri ma in questo caso 2T, non ricordo quante marce, 17 mi pare molto, benche' un 3 cilindri a 2T richieda un carter molto largo per far posto ai travasi e quindi ci "stanno" anche tante marce.
Comunque guidare moto che se perdevano 1000 giri si spegnevano richiedeva un manico assoluto |
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splendida, ma quella era la bicilindrica 2T a dischi rotanti, notare nella didascalia l'arco di utilizzo, meno di 2000 giri.
QUella di La-sfinge ha corso eccome, quella che citavo io, a 3 cilindri invece e' rimasta prototipo. |
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delle velocità notevoli,quindi mi chiedevo il materiale d'attrito reggeva una gara intera? Poi ricordo che sulle bici non appena si bagnavano i cerchi la potenza frenante diminuiva drasticamente. Certo come ha fatto notare qualcuno su quei mezzi non si tiravano certo staccate al limite ma piuttosto bisognava guidare fluidi. |
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Quando correvo in mtb, vi assicuro che fermarsi ai 50 km/h anche con i v-brake della F.R.M. (il massimo a quei tempi) era bella dura, specialmente sotto l'acqua....
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quei 50 dagp raggiungevano circa 50 anni fa i 165-170 km/h
Poi il regolamento impose che i 50 dovevano essere monocilindrici, le ultime evoluzioni (kreidler,bultaco,minarelli) si attestavano sui 18-20cv per una velocita' di circa 200km/h prima che la categoria fosse abolita |
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