chi è il motociclista?
 

scusa ma sono against le definizioni

Uno a cui non importa una beneamata fava di essere definito motociclista.

...........l'ultima che hai detto!! :confused:

E allora ce ne sono proprio pochi ! :confused:

non stanno proprio cosi le cose
in questo forum in continuazione si definisce questa figura indirettamente
e nei modi più disparati

quello che dici può essere il tuo pensiero
per altri invece quanto affermi è solo teoria perchè al momento opportuno definisce il motociclista in funzione di qualche particolare o addirittura personale dettaglio
molti di quelli che si definiscono motociclisti si comportano a volte da superiori perchè secondo loro.........
quindi rinnovo la mia domanda
aggiungendo

• forse colui il quale ha una particolare cavalcatura?

colui che con la moto fa quello che piu' gli piace medie e lunghe distanze,va al bar,al lavoro,a fare le corna allo zainetto ;) e specie se ha famiglia come me quando puole esce :-p insomma basta andare in moto ,ognuno ha il suo modo di vedere la moto :eek:

Non "può".. "é".. :rolleyes:

Comunque il "vero motociclista" mangia carne.. :lol: :lol: :lol:

questa mi era sfuggita....effettivamente.........
bisogna vedere che tipo di carne mangia però.........:cool:

uno che pensa ad andare in moto, poco o tanto non importa, e non a definirsi ;)

......meglio ancora............."quello che la mattina......... come si alza dal letto.......pensa..........motocicletta"!!!!!!! ;)

Definizione
 

Motociclista è quella persona che ama spostarsi "stando" nel paesaggio...
Quello che vive la vita a 360° solidi...
Quello che vuole vivere senza "prigioni mentali"...
Insomma una persona vera...

Tutto quì...

Saluti

Bob

quindi anche uno sprovvisto di moto......?:lol:

carne UMANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! preferibilmente sccoteristi
eheheheheh

Uno che non si fa le pippe mentali.

Avevo 6 anni (credo); mi trovavo in ferie dai nonni a Campobasso. Mio padre, come al solito, mi portò al parco comunale con la mia biciclettina munita di rotelle, per il solito giro intorno alla fontana.

Ma quel giorno accadde un fatto inaspettato: lo vidi trafficare sulla bici e solo ad opera compiuta dedussi che aveva tolto le rotelle.

Ricordo ancora tutto alla perfezione. Sulle prime rimasi perplesso quando mi disse "vai, adesso!"; mi avvicinai dubbioso, salii sulla bici da lui mantenuta in piedi e diedi la prima pedalata "senza rete". Feci un per me inabituale zig.zag, sulle prime ebbi l'impulso di mettere il piede a terra, ma alla seconda pedalata incrementai la velocità e di conseguenza la stabilità della......bici? Non era più una blicicletta! Cavolo che roba! Stavo "pilotando" un veicolo completamente diverso, mi sentivo più grande di 10 anni e......in curva piegavo!!!! Che sensazione magica curvare piegando senza cadere! Dopo 20 secondi andavo già come un siluro!

Cominciai a fare un micidiale slalon tra le persone che ignare passeggiavano nel parco, e mi pervase una voglia irrefrenabile di andare sempre più forte, era troppo figo! Dietro di me sentivo dei passi di qualcuno che correva nella ghiaia (eh eh, sterrato per giunta...), mi girai e vidi mio padre tutto trafelato che mi inseguiva e.......miracolo dei miracoli...stavolta non riusciva a raggiungermi!!!

Non so quanti giri di fontana gli feci fare dietro di me, non so se mi inseguiva o più semplicemente mi seguiva, ma in ogni caso il solo fatto di averlo tenuto a distanza senza l'ausilio delle rotelle mi diede la sensazione di aver ottenuto la più grande delle conquiste ed allo stesso momento di aver potuto affrontare per la prima volta il mondo saggiando il vero sapore della libertà.

Ed ecco le tre parole chiave: affrontare, conquista e libertà.

L'essere moticiclisti è la sommatoria di queste tre parole, che nel nostro DNA vanno a gonfiare un pochettino di più i relativi cromosomi. Solo così si spiega perchè noi si e gli altri no, oppure gli altri si ma per caso, per moda o chissà perchè.

Il/la motociclista è quella persona la quale, finanche stando seduta dietro, ha per DNA la propensione e la vocazione ad affrontare abitualmente il viaggio che la porterà a conquistare la meta in libertà a bordo della propria motocicletta, piuttosto che di un altro mezzo.

Non importa quale o quanto sia lontana la meta, l'importante è, ed alla fine è quello che ci distingue, la costanza, fattore grazie al quale talun individuo viene annoverato come facente parte di una determinata categoria, nel nostro caso quella dei motociclisti.

antomar, non ci conosciamo, ma ho l'impressione che spesso viviamo le stesse emozioni

in verità, in verità vi dico: il vero motociclista non esiste.

cmq per me vivere la moto è:

me medesimo, 2 ruote a motore, il cielo sopra di me e sentire il profumo del mondo.

tutto il resto conta poco.

merda, io la mattina appena alzato penso: devo pisciare il cane
che saro'?