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La BMW di una volta
Da un intervista a bob lutz,ex vicepresidente respondabile del prodotto in GM,ora in pensione.
Ha iniziato in Bmw negli anni '70 e poi a cambiato nei vari hanni. Alla domanda:"lei ha lavorato nelle principali case mondiali:quali sono le differenze? "quando sono arrivato alla Bmw nei primi anni 70,arrivando dalla GM,mi stupivano molte scelte antieconomiche,ma mi veniva sempre risposto:"da noi si fa così,perché il cliente e il marchio lo esigono". Allora la BMW aveva un ottimo gruppo di gente responsabile del prodotto. |
Bei tempi!
1100 Gs for ever |
già, chi ha una obso la sfrutta come non si può più fare coi nuovi 1200-1300
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A quei tempi prendevano solo fiori di ingegneri e tecnici, per fare qualcosa che valesse il marchio.
Oggi hanno fior di manager che sfruttano questo marchio. |
...nuove leve.......nuovi manager.......nuove idee......nuovi problemi......
peccato che anche i prezzi aumentano a dismisura in rapporto al prodotto.... |
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ecco il responsabile! :lol: |
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cosa è cambiato? anche adesso bmw produce cose che vuole il cliente |
non coi particolari e le soluzioni "antieconomici"...
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si invece. solo che sono antieconomici per i clienti :lol: |
eddaiiiiiiii!!!!!
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bisognerebbe sapere se il signore in quqestione si riferisce alle moto o alle auto.
Perche' negli anni 70 le auto bmw avevano una costruzione assolutamente convenzionale, nessun particolar pregio meccanico. A confronto una alfetta aveva 4 dischi, motore con blocco in alluminio e bialbero, cambio al retrotreno. e anche la derisa (dagli incompetenti) alfasud aveva un motore boxer che nella cilindrata originaria 1200 non aveva paragoni al mondo per sofisticazione .Tutte queste soluzioni alfa erano molto costose. Nelle moto non so a cosa si riferisse per antieconomico, perche' anche li' confrontando con le jap dell'epoca le bmw erano rudimentali (a parte i filetti fatti a mano e poche altre chicche tipo la dotazione attrezzi completa).Per confronto basta paragonare una jap di simile impostazione come una honda cx500 con una contemporanea bmw boxer tipo r45/65. Quindi saranno stati antieconomici, ma non e' che questo desse al cliente ste gran cose..... (mio padre ha avuto una bmw 2000 nel 70, comprata nuova, costava il 40% piu' di una alfetta e valeva la meta' della meta') |
Comunque si è visto che fine ha fatto GM.
Alfa Romeo ha avuto i migliore ingegneri e progettisti nel settore auto. Walter De Silva ha iniziato in Alfa Romeo. Peccato che ci fosse dietro lo stato e poi la Fiat......... PS: Alfa Romeo mi ricorda in molte cose la Guzzi, un passato glorioso e una fine vergognosa |
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dici? onestamente anche io ho desiderato un GS più potente e più leggero. |
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non lo so nemmeno io però ho un pensiero. se adesso cerchi il carburatore di una vecchia bmw è molto facile che lo trovi, se cerchi un pezzo di un cavasachi vecchio devi sperare di trovarlo dal rottamaio. |
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aveva un nome non da ridere. facile che sia stato quello il problema |
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i numeri sono quelli che contano. la moda che hanno creato. ci sono riusciti. tanto di capello |
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continuo a credere che non hanno inventato nessuna moda. la avevano già in casa la moda, il mezzo più strano ed efficace della loro storia. aveva solo un particolare quella moto. mancanza di potenza. |
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in più, mentre l'alfetta e l'alfa sud erano incollate alla strada, il vari 316-320-520 andavano in testa coda solo al pensare di impostare le curve. |
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Probabilmente per tornare alle cose "antieconomiche" di bmw di allora bisognerebbe andare a scavare in come era l'organizzazione interna, la scelta dei fornitori etc. Quanto e come questo si traducesse in un prodotto superiore ho appunto i dubbi che ho espresso.Le bmw boxer avevano alcune finezze costruttive ma di meccanica non erano certo raffinate rispetto alle jap 4 cilindri e spesso gia' a 4 valvole. Pero' se devo tornare a un mio piccolo pallino, per esempio le BMW serie k (ma siamo gia' in anni 80) richiesero una progettazione e collaudo lunghissimi, credo ci abbiano lavorato sopra 3-4 anni, e questo si puo' anche definire antieconomico, sta di fatto che si tradusse in un prodotto davvero di eccellenza.Insomma, le parole di quel signore andrebbero spiegate un po' piu' nel dettaglio, puo' essere che riguardino molto poco il prodotto e molto tanto i flussi produttivi, il processo, l'organizzazione, le sinergie... |
per me il discorso è semplice:
non esiste roba che costa poco e vale molto; nella migliore delle ipotesi esiste roba che vale quanto la paghi; poi c'è il marketing ed allora puoi pagare molto una roba che vale poco; chiaro, no? |
un po' brutale , se per ipotesi due diverse aziende facessero esattamente lo stesso prodotto, con organizzazioni aziendali diverse, potrebbero avere prezzi sensibilmente differenti. Magari fosse cosi' facile.
Vera peraltro l'affermazione che c'e' chi riesce a farsi pagare molto di piu' del proprio valore, cosi' paradossalmente puo' pure permettersi organizzazioni poco efficienti o obsolete. |
Il discorso del "carburatore che si trova ancora" citato da Toro è un esempio.
Io ho una (buona) moto che ha ormai vent'anni. Se mi serve un pezzo di ricambio vado dal conce e nel giro di una settimana lo trovo ancora. E li pago cifre tutto sommato ragionevoli. Mio fratello ha una (buona) moto con qualche anno in meno, che da nuova costava sensibilmente meno della mia. Non trova più i pezzi di ricambio, o deve aspettarli una vita. E qualcuno l'ha pagato una fucilata, rispetto alla plastichetta che gli è arrivata. Sono cose che costano pure queste, che si pagano nel prezzo di acquisto e che non si vedono nell'immediato. |
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