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Ieri sui passi alpini breve giretto di 350 km con un gruppetto di amici francesi, bellissimi panorami guida da anziani mototuristi.
Al rientro dal Monginevro salgo sulla moto di Emile, che vuole provare una RT. Che dire la sua moto si lascia condurre proprio facilmente e malgrado l’erogazione da sportiva di razza, volendo viaggiare con un filo di gas tiene la terza anche nei tornanti più stretti.

Purtroppo mentre gustavo tutto sto popò di tecnologia mangiariso nel silenzio ovattato della valle il solito inconveniente che sta facendo perdere a Emile il piacere di viaggiare. La centralina impazzisce, inizia a segnalare un guasto agli iniettori la moto si mette a singhiozzare a due.

Metto la prima ed inizio ad aspettare il mio gruppo e che ti vedo arrivare?
Il solito BMWista represso che appena vede una jap rallentare pensa sia giunta l’ora del riscatto e tirando per il collo le bielle del suo boxer decide di sverniciarmi. Io son li che non so che cazzo fare con tutte ste spie che lampeggiano, cerco di farmi passare sul dritto, ma lui sgrana la marcia e tira una sfrizionata che qualche toro nella valle cerca ancora una mucca in calore.
Allora approccio il tornante sul bordo strada pensando finalmente di liberarmi di questo pericolo a due ruote, ma ca$$o all’uscita è restato indietro di cento metri forse era al telefono (eheheheh sti BMWisti cosa non si inventano per mascherare).

Dopo tre tornanti che la scena pietosa inizia a diventare una via crucis (soprattutto per lui visto che è zainettato e sicuramente la sua compagna sta giurando che quella è la prima e l’ultima volta che salirà su una BMW) decido di prendere il toro per le corna mi metto a destra e facendo ampi gesti con la mano lo invito a sorpassarmi rassicurandolo che in senso contrario non arriva nessuno.
Mentre mi adopero per il suo ego, l'impedito, vacillando come un bambino il primo giorno sulla bici senza ruotine, mi affianca sulla destra e mi sorpassa facendo lo slalom fra un paracarro (suo simile), la mia moto e un anziano pedone che provvidenzialmente lo sorregge con una manata evitando che il soggetto (motociclista proprio non me la sento) dirupi nel burrone.

Mi fermo e con l'anziano francese scoppiamo in una sonora risata mentre sentiamo ancora a lungo un GS arrampicarsi per la montagna, borbottare in quinta a 1000 giri, piantarsi e rimettersi in moto un tornante si l’altro pure

CHE TRISTEZZA, DI CERTO NON SARA’ (mai?) UNO DI QDE, PIUTTOSTO UN DENTISTA CHE DOVENDO CAMBIARE LO SPIDER VA IN CONCESSIONARIA E GIA’ CHE C’E’ FIRMA PER UNA MOTO SENZA SAPERE CHE SOLO IL C1 VIENE FATTO COL VARIATORE AUTOMATICO

p.s. bella la moto di Emile, malgrado il necessario reset della centralina, mi è proprio piaciuta sta ZX12R