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perchè siamo mototuristi
stamani mentre leggevo un libro non so come mi è tornata in mente l'immagine mia e di mio fratello che giocavamo da piccoli ai campeggiatori piegando a mò di tenda delle sedie a sdraio e questo mi ha ricordato come poco dopo sognavo di comprare un ciao per andare a pisa da la spezia dove abitavo. E' passato molto tempo da allora eppure questo spirito mi pervade ancora anche adesso e per il prossimo futuro che non userò la mia moto. Son qua davanti ad un pc a leggere di report e visti o carnet pensando ad un viaggio da realizzare.. ma perchè cos'è che spinge a far questo quale reale esigenza.. Quando viaggio cerco sempre delle motivazioni di partenza uno scopo, in realtà so che sono solo pretesti per un tour ma la vera motivazione non me la spiego ancora e voi. Quale desiderio appaga il viaggio scomodo della moto?
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è qualcosa di biologico...
come per le tartarughe marine,per i salmoni.. è istinto... quante volte me lo son chiesto...mai trovata risposta verbale..l'unica risposta che ho avuto è stato il piacere,l'appagamento nel pensare alla meta,ai preparativi,nell'andare a dormire la sera prima diella partenza,nelle emozioni vissute nel corso del vacanza,nell'archiviare nei ricordi quanto vissuto e nell'aumento del bagaglio di esperienza. fiulet |
Ciao.
Quale desiderio appaga il viaggiare scomodo della moto? Per me, in tutta sincerità e semplicità, il fatto di riuscire a staccare completamente dai vari "problemi" quotidiani; lavoro, casa, famiglia..., proprio per risettare la testolina e dedicarmi alla guida, alla strada, al percorso, ai paesaggi, alla meteo.... A costo di essere banale, penso che per me sia proprio questo. giessehpn |
staccare la spina va bene anche a me capita a volte giro piano per godermi il sole la strada il rumore del motore ma queste sensazioni sono per lo più superficiali invece la mia domanda va alla ricerca di una risposta più profonda meno scontata azz potevo pensare ad un piatto di pasta...
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Sorry, ma per me il gustarmi il tempo libero come più mi piace é fondamentale anche se magari scontato; per il piatto di pasta, visto l'orario, va benissimo.
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scusami giessehpn non intendevo dire assolutamente che quello che hai detto è scontato ci mancherebbe stavo solo pensando a qlcs di meno palpabile che magari ci portiamo dentro nel dna fin da piccoli
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Come diceva de Andrè:".... per la stessa ragione del viaggio viaggiare".
Credo che tutto sia qui dentro. Bat |
E come facciamo a spiegarti quale molla, quale motivazione, quale attrazione fisica ci porta a viaggiare?? :rolleyes:
Io viaggio per il piacere di conoscere, per il piacere di scoprire, per il piacere di confrontarmi con ciò che non conosco. La sensazione di pace e di frenesia emotiva che mi dona il viaggiare è unica e non è costruibile.... è qualcosa che ci appartiene e fa parte del nostro dna. Viaggiare appartiene alla nostra parte più intima non è solo una migrazione fisica del nostro corpo. É un connubio perfetto tra carnalità animale e astrazione metafisica. E, in tutto questo, la moto amplifica le sensazioni, le rende vive, piene, complete... in moto tutti i sensi vivono. |
Perchè in macchina se vuoi guardare il panorama devi scendere. In moto puoi rimanere in sella e sentirti come John Wayne che guarda il tramonto sul Gran Canyon.
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http://img9.imageshack.us/img9/7578/...912795vgna.jpg La fatica di un viaggio è ampiamente ripagata dal piacere che hanno i miei occhi nel vedere le bellezze naturali, la soddisfazione che provo prima, durante e alla fine di un viaggio non hanno prezzo e maggiori sono il sacrificio e la difficoltà nell'affrontare un viaggio, maggiore è il mio appagamento. La cosa più importante di un viaggio in auto è raggiungere la destinazione, mentre quella di un viaggio in moto è il viaggio stesso. Qualche bel viaggetto me lo sono fatto in 24 anni di moto, posso dire di aver visto mezzo mondo e l'avventura ne è sempre stata il simbolo: mi sono sempre rifiutato di fare un viaggio organizzato, anche se il prossimo inverno, per andare a zonzo nel deserto in Tunisia, dovrò ricredermi, starò diventando vecchio!!! ps Per la precisione John ammirava il tramonto della Monumet Valley. http://travel.webshots.com/photo/146...78912795LjOcui |
Io passo dei pomeriggi e delle serate a rivedere le foto dei viaggi che ho fatto e a progettarne dei nuovi, ieri ho trovato dei vecchi Road Book Pirelli, i primi che realizzava Cattone sul Marocco, mi ci sono perso fino all'una di notte, quando penso ai viaggi mi dimentico di tutti i casini quotidiani, quando lo preparo veramente e' il momento piu bello... Almeno per me...
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Verissimo!
La preparazione è molto simile al "Sabato" reso famoso da Leopardi... poi il viaggio è come la domenica: Hai quasi paura a godertela conscio che durerà solo qualche giorno ancora... |
Giusto, assolutamente giusto!!!!!!!
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Ma sei stato anche a Wave??? Noi ci siamo stati nel 2005! E non vedo l'ora di tornarci x riempire una saccocciata di memory card, dopo aver vinto la lotteria nel baracchino dei Rangers, ovviamente!! |
Leggo il bel suggerimento di pv1200 e mi viene subito in mente l'irrequietezza di cui scrive chatwin (quello della Patagonia e di tanti altri luoghi, per chi non lo conoscesse).
L'irrequietezza e uno spirito nomade che ha sempre bisogno di porsi nuove mete e di ritrovare vecchie sensazioni che solo l'andare ti da. Credo che nessuno di noi si appagherebbe di arrivare alla Monument Valley (di cui qualcuno scrive qui sopra) trasportato da un torpedone. Le sensazioni dell'andare sono altrettanto importanti dell'arrivare. Mettici anche il gusto calcolato del rischio... |
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Però ci sono andato in auto, non ho trovato uno spedizioniere che mi avrebbe recapitato il ferro in Utah. Nel 2007 a Lake Luise in Canada ho incontrato un inglese in solitaria con un domiator, gli ho chiesto da che parte arriva e mi ha risposto: ho attraversato la russia, che domande! ps ot non ho partecipato alla lotteria, quella mattina c'era un nubifragio e al Bareau c'ero solo io. ppss il primo scatto dell'album è stato, a mi insaputa, pics of the day su webshots, ha collezionato centinaia di migliaia di visioni, ma il merito non è mio, ma della natura. http://travel.webshots.com/photo/221...78912795HMiobv |
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Spagna/Portogallo: Lisbona e Madrid Grecia: Nella terra degli Dei Nord Europa: Capo Nord Irlanda viaggi per i quali in fondo basta avere una patente e una moto per poterli fare |
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i primi sono dei turisti telecomandati, i secondi sono dei viaggiatori incoscienti io mi riconosco tra i secondi mi sono confrontato in passato con alcuni che hanno fatto un c2c con l'agenzia, alcuni lo rifaranno da soli perchè si sono resi conto di non aver vissuto un'avventura, altri ammettono di non essere in grado di organizzarsi e si accontentano, altri addirittura, nonostante avessere tutto pronto e nemmeno il peso dei bagagli, l'hanno definito una fatica insopportabile io ho fatto 18k km in 30 giorni e mi sono fermato solo perchè le anakee erano finite :lol: |
Non è la meta che conta è il viaggio, la sfida, l'incognito.
Metafora della nostra vita. Ogni curva può esser l'ultima e ci attrae per questo. Poi il fluire delle immagini e dei profumi... la moto che pulsa sotto ed è calda e viva. Puzza e noi con lei... è la PERFEZIONE Fingiamo di essere coraggiosi ed ad ogni metro il nostro cervello ed il resto resetta i dati e ci fa andare dove gli occhi guardano (mistero che mi affascina). Lunghi kilometri a tutti.............. **p |
Viaggiare è come Sognare.....poi c'è chi preferisce dormire profondamente in un letto a baldacchino....e chi preferisce una coperta di stelle!
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Certo, la voglia di staccare la spina, il desiderio di vedere e conoscere posti nuovi, il bisogno di nuove mete, tutto vero, ma il farlo in moto, a parte il piacere intrinseco che ti dà andare per la strada con le due ruote, che solo loro ti fanno godere ogni metro della strada che fai, perchè ogni metro è vissuto, valutato, interpretato dalla tua guida, oltre a tutto questo, secondo me, imbarcarsi in un viaggio in moto, non necessariamente avventuroso eh, basta anche una vacanzetta di una settimana, credo abbia anche il significato di volersi mettere in gioco in modo più ampio. Ma quanto più comodo e rassicurante sarebbe partire in auto, riparato e protetto dentro l'abitacolo che per tanti di noi è quasi una stanza in più di casa nostra. Con la possibilità di portarsi dietro di tutto. Ecco, e invece mi metto in gioco. Nudo e crudo di fronte alla strada, al freddo, al caldo, alla pioggia, al rischio di scivolare o di perdere l'equilibrio. Via, solo con quelle 4 acche indispensabili che mi posso caricare sulla moto, via tutto il superfluo, un ritorno all'essenzialità e ai capricci del tempo. Mi metto in gioco, vediamo se c'ho ancora palle per sapermela cavare. In fondo è una verifica di sè stessi, delle proprie capacità, del proprio spirito di adattamento, in fondo del proprio carattere. Se volete testare un'amicizia o ancora meglio un rapporto di coppia, andate a farvi una vacanza in moto, meglio ancora con la tenda, se riuscite a non mettervi le mani addosso per 15 giorni potete affrontare qualsiasi difficoltà della vita prossima ventura.:lol::lol::lol::lol::lol::lol:
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Io mi entusiasmo già quando inizio a mettermi davanti al pc a cercare più info possibili e consigli,stendere un massima di programma (che puntualmente non verrà rispettato) poi c'è il viaggio in sè, conoscere nuove strade, conoscere nuovi paesi, usi e costumi che prima di partire o di informarmi, magari neanche sapevo dell'esistenza...
Giro senza navigatore, solo con la cartina per non precludere l'avventura che si viene a creare quando si sbaglia strada... Il viaggio in moto è quello che mi appaga di più non so nemmeno il perchè ma è quello che mi fa sentire di più un viaggiatore...è quello che più di altri riesce a farmi sentire soddisfatto... Viaggiare è molto utile per ognuno di noi perchè è lo strumento principe per allargare i propri orizzonti... |
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