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Perché mi sta a cuore la sicurezza
Prendo spunto da questo thread.
L'argomento mi sta a cuore, perché nei trent'anni che ho trascorso su due ruote ho perso più di un amico motociclista e sono andato a trovarne svariati in ospedale, chi con qualche osso rotto, chi con la milza spappolata, chi ancora con gambe o braccia consumate dall'asfalto. Tutti questi amici avevano preso sotto gamba la questione, perché guidavano a velocità inadatta al traffico, o perché non avevano la capacità di gestire la moto in una situazione di emergenza, o perché avevano ritenuto che il casco (quando non era obbligatorio) e l'abbigliamento protettivo fossero cose tutto sommato poco importanti. Tutti questi amici si sarebbero salvati o se la sarebbero cavata con molto meno dolore, se solo avessero fatto quello che tutti coloro che guidano una moto devono assolutamente fare: indossare sempre il casco e le protezioni, adottare sempre velocità compatibili con il traffico circostante e imparare (magari ad una scuola di guida sicura) a controllare la propria moto in tutte le circostanze. Ogni volta che assisto ad un incidente (e a Roma capita spesso) o ne leggo il resoconto su QdE, mi rendo conto che esso non è accaduto per caso, ma perché era molto probabile che accadesse, perché il protagonista ci si è andato a cacciare quasi a forza, per non aver adottato alcune semplici norme di sicurezza. Questo mi crea una grande rabbia: sappiamo tutti che la moto può essere pericolosa, ma perché diavolo continuiamo a creare situazioni di potenziale pericolo? E ancora più rabbia mi viene quando sento dire "che sfiga", "che jella", "quell'altro era colpevole", commenti che nella maggior parte dei casi non hanno alcun senso, date le circostanze. Rubo a Ziobato una frase che rende perfettamente il mio pensiero: Quote:
Io stesso sono incappato in un incidente completamente imprevedibile proprio ieri sera: svoltando a sinistra presso un grande incrocio ben illuminato e privo di buche, sono finito in un cumulo di brecciolino (spesso circa 3 cm) che dalla direzione di provenienza risultava del tutto invisibile, in quanto esattamente dello stesso colore dell'asfalto e privo di riflessi rivelatori. Risultato: 1500 Euro di danni alla moto e una giacca Dainese buttata. Ma so di non aver dato alcun vantaggio alla sfiga: ero in forma e sobrio, la moto era perfettamente a punto, la velocità ampiamente entro i limiti, non ho commesso errori di guida (la moto è derapata sulle due ruote, senza bloccaggi né sovrasterzi di potenza), l'abbigliamento protettivo mi ha permesso di uscire perfettamente illeso da una bella scivolata e la presenza delle motovaligie (che tengo sempre su proprio per questo motivo) ha evitato che la mia gamba fosse schiacciata dal peso della moto. In poche parole: tutte le misure di sicurezza preventiva hanno funzionato, e su quello che è successo non ho proprio nulla da rimproverarmi. Ecco, io vorrei che restassero solo gli incidenti come questo, e sparissero dalla faccia della terra quelli dovuta a nostra impreparazione e imperizia. Se fosse così, le notizie di incidenti mortali a motociclisti in Italia passerebbero da 1500 all'anno a, chissà, 100, con 1400 amici in più ogni anno a gioire della moto insieme a noi. Per quanto questo obiettivo possa sembrare una sparata, sono sicurissimo che è alla nostra portata; basterebbe che ciascuno di noi facesse la propria parte, invece di continiare a sfidare ogni volta la fortuna. |
...su di morale e pensa a 'sta sera!!!!!
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condivido tutta la linea
l'importante è, giustamente, non farsi male felice di leggerti illeso |
Su col morale Wotan pensa a the duck!
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bravo, è bene ricordarlo una volta in più
quoto Wotan in tutto e per tutto
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Quoto Wotan,
per chi fa il coglione sulle moto, è solo questione di tempo. La moto è un oggetto pericoloso. E' come il mare: bisogna averne rispetto. |
Ne ho fatti diversi e ne ho scansati moltissimi, non parlo di sfiga, parlo di rischio esistente e calcolato, per questo ho preso ad indossare anche d'estate giubbotti con protezioni e guanti.
Per come sono distratte le persone, per le condizioni del fondo stradale di tante nostre città, per il traffico folle...la velocità ideale sarebbe 15 km/h....siamo disposti? |
Quote:
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Grandissima riflessione, mi spiace sopratutto per quello che ti è successo!!!!!!!!
Sono anche io un amante delle protezioni e dell'abbigliamento consono, fino a qualche anno fa un po meno per quanto riguarda la velocità, poi 2 strisciate a velocità non proprio codice mi hanno fatto pensare, ora la moto è solo passeggiata e divertimento in tutta sicurezza! Casco, giacca e pantaloni, paraschiena, guanti e stivali non devono mancare a nessuno! |
Sono dello stesso parere
...anche se l'imprevisto e l'imponderabile esulano da qualsiasi misura preventiva, eccetto lo stare a casa... rispetto dei limiti, con il dovuto equilibrio, abbigliamento e prudenza, concorrono sicuramente a ridurre i guai in caso di incidenti le leggi della fisica non sono un'opinione, cadere a 50 e cadere a 100 non è certo la stessa cosa |
Ma non è un doppio thread?
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Wotan hai tutte le ragioni.
Il pericolo non è nella moto, nell'auto, nel mare, nella montagna, nello sci, in tutte le cose che facciamo. Il pericolo è nel come le facciamo. |
Caro Wotan, ti quoto al 100%
e non da oggi solamente. Bisogna avere il coraggio di essere/andare ... contropelo; controccorrente, forse, ma onesti nelle nostre esperienze per fare il bene degli altri. "antipatici" ? "Duro ma giusto" ! Altrimenti non servi a niente. Bravo e mi dispiace per la tua disavventura. **p |
Quote:
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Quoto Wotan, Ziobato e Sauer.
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molti pensano,anche se non lo dicono, che Wotan voglia fare il professore e voglia ergersi a fustigatore dei motociclisti, ma non è così lui interviene per mettere a disposizione di tutti noi la sua esperienza trentennale e credo che dovremmo ringraziarlo sempre; per quanto mi riguarda quoto al 100% le sue parole e forse, sopratutto i più giovani, dovrebbero riflettere sulle sue parole
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Quote:
"Il letto è il posto più pericoloso. Vi muoiono l'80% delle persone!" Quale frase migliore da applicare agli inutili discorsi sulla sfiga... |
Quote:
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Onore a Ziobato. :)
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Caro Wotan mi dispiace per l'acccaduto, ma sono felice che tu sia integro
il tuo messaggio non può che essere condiviso, le protezioni sono un elemento di sicurezza assolutamente indispensabile, d'inverno come d'estate, quando vedo molti motociclisti affidare al santo di turno il compito di proteggerli spero che queste riflessioni invitino tutti, sempre, a riconsiderare noi stessi e la nostra condotta su strada In un forum come questo, in cui spesso capita di organizzare uscite e ritrovarsi in moto con persone per lo più sconosciute, non può che far piacere sapere di condividere la sicurezza propria ed altrui come priorità assoluta. |
Faber est suae quisque fortunae...
tradotta letteralmente, significa "Ciascuno è artefice della propria sorte". Aggiungo io nel bene e nel male...bisognerebbe smetterla di fare i superuomini, quelli che "a me non capita...io sono più bravo"... Se quelcuno di voi mi dice che non l'ha mai pensato (io per primo)...non ci credo :lol: Buon viaggio sereno a tutti quanti... |
Non so voi, ma io quando sono per strada mi cago addosso.
Diverso invece quando sono in campagna :lol: |
Mi dispiace per i danni alla moto ed alla giacca, notando con piacere che non ti sei fatto nulla ti ringrazio ancora una volta per fare la parte del GRILLO PARLANTE,cioè di quella coscienza che purtroppo molti di noi ignorano pensando "Tanto a me non succede".
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Ho visto pezzi di carne spalmati sull'asfalto e, conoscendo la persona, i segni lasciati da quella "ragazzata" ... Anche a rischio della liquefazione estiva ho sempre usato tutte le protezioni opportune e non guido in città, troppe sorprese imprevedibili.
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Felice di leggerti in buona salute :)
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