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La moto che scalda le gomme, un progetto irrealizzabile?
Siccome gomme più calde significa anche più sicurezza..
posto qui da Wotan:). Di energia elettrica credo che, a motore acceso, ce ne sia a sufficienza. Le gomme hanno già una cintura metallica che potrebbe fare da conduttore. (Volendo anche la via termica potrebbe essere considerata, sarebbe anche a costo zero.) I numeri per rientrare degli investimenti ci dovrebbero essere. Quali gli ostacoli insormontabili secondo voi? |
come la portiamo la corrente allo pneumatico? (il bt non vale... :lol:)
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Idea curiosa.
Immagino che la corrente si possa portare, magari modificando leggermente il pneumatico. Però, con gomme stradali che entrano in temperatura in 5' (tipicamente le Michelin), non la vedo una cosa utilissima. |
Hai ragione Wotan, ma a che temperatura arrivano d'inverno magari sul bagnato?
Io pensavo di ottenere temperature non dico da pista, ma sensibilmente più alte di quelle che si raggiungono con una andatura turistica. |
Tieni conto che le gomme turistiche sono fatte per funzionare a temperature da andatura turistica, ed è proprio per questo che entrano in temperatura così in fretta.
Aumentare la temperatura non serve, anzi, riduce la durata senza particolari miglioramenti della tenuta. |
Vero, però ci sono molte gomme non turistiche,
quelle progettate per l'utilizzo misto utilizzo strada/pista (K3 ecc..), che in strada lavorano ad una temperatura molto più bassa di quella che raggiungono in pista con evidente differenza di grip. Ovviamente in questi casi il kilometraggio ha poca importanza. |
io infatti non credo che una gomma "praticamente" da pista come le k3, o le supercorsa o simili siano una scelta "giustificata" dalle prestazioni per andare solo su strada, nel senso che fra una gomma "portentosa" "fredda" (rispetto la sua temperatura per l'aderenza ideale, maggiore di quella raggiungibile in strada) e una gomma "normale" ma "in temperatura" (cioe' alla tempreatura tipica per cui e' concepita per l'uso in strada) non credo ci siano poi differenze di prestazioni cosi' enormi. almeno, nel mio piccolo non le ho viste.
la differenza sta appunto che con la "portentosa" ci si puo' andare in pista con piu' soddisfazione e senza rovinarla, per esempio. a me un treno di m1 mi si "cucinò" in pista e, dopo, su strada l'anteriore era diventato scivoloso. mentre le rennsport (la passata generazione di gomme racing omologate per la strada) sull'asfalto sporco e sulle strisce bianche (cioè in strada) sono alquanto infide (addirittura piu' che sul bagnato). comunque, potrebbe bastare sistemare delle lampadine UV dentro il parafango (cosi' come si piazzano i sensori IR per leggere la temperatura delle gomme) |
Quote:
la porti in pista, l'aumento di grip è notevole. (non ho capito se volevi dire la stessa cosa:)) |
Esperimenti già fatti e si usa un riscaldamento elettromagnetico....
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Ho messo i sensori pressione/temperatura nelle gomme (del GS) e mi pare che temperature operative si possano ottenere in tempi abbastanza rapidi.
E mi sono accorto che le gomme vanno gonfiate molto più spesso di quanto non si faccia, e questo è un pericolo 100 volte più grosso (anche se ne aumenta la temperatura...). Se ho ben capito tali sensori (con allarme in caso di pressione troppo bassa) sono già, o saranno presto, obbligatori su tutte le moto di nuova immatricolazione. Per quelle vecchie, esiste un aftermarket che funziona bene |
Tu cosa hai montato?
E qual'è l'aftermarket affidabile?? sto pensando che forse valga la pena affrontare la spesa... |
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Quote:
zenks |
Oppure si porta lo scarico a lambire la gomma
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