![]() |
Il petrolio ai minimi storici
ROMA - Il petrolio resta ai minimi da oltre 4 anni all'indomani del maxitaglio alle quote di produzione deciso dall'Opec. Il greggio con consegna a gennaio, che ieri era crollato sotto quota 40 dollari, è scambiato a 40,32 dollari al barile (+26 cent).
....comincio ad essere frastornato.......:confused: |
|
sono in riserva.
aspettando il successivo ribasso probabilmente rimarrò a piedi. comunque aspetto; altrimenti poi qualcuno mi fa passare da picio perchè ho pagato la benza più di lui. |
beh che soffra un po' anche l'opec a sto punto! :lol:
comunque "storici" e "ultimi 4 anni" non mi paiono molto sinonimi :confused: se la media del petrolio sul lungo periodo è attorno ai 30 come fanno a chiarli minimi storici? :cool: |
Non per fare il rompicoglioni pedante, ma il prezzo attuale è il minimo prezzo degli ultimi 4 anni :(.
Il "minimo storico" dovrebbe risalire a 10 anni fa (il 10 dicembre 1998 la quotazione del greggio sui mercati mondiali toccò i 9,64 dollari per un barile di North Sea Brent. |
E' un effetto del tutto simile a quello che si nota per il maltempo sui giornali: sensazionalismo.
Però condito da stupidaggini e corbellerie che manco a li cani.... Inverno più freddo da 550 anni....mai tanta pioggia da 112 anni.. |
ci sono 45 milioni di barili di petrolio in deposito in mezzo al mare, nelle petroliere..
Non c'e' richiesta e nonostante l'Opec tagliera' la produzione fino a 2 milioni di barili al giorno c'e' una quantita' enorme di petrolio che deve essere smaltito.. Il problema e' che la richiesta e' minima e la riserva e' tanta, se continua cosi' arrivera' veramente a 30 dollari nel giro di un mese.. |
....beh, scusatemi, ma io comincio a preoccuparmi per il mio posto di lavoro...
non arrivano ordini di costruzione pozzi petroliferi! porcaccia la miseria... |
Il problema non sono le corbellerie, che sono sempre esistite in verità...
Il vero problema è che ormai qualsiasi cosa venga detta in televisione diventa vera "per definizione". La cultura, la curiosità del capire il perchè ed il percome (se non addirittura la verità dei fatti) sono ormai morte e putrefatte. La vera preoccupante malattia è nelle orecchie di chi ascolta, non nella bocca di chi parla... |
Quote:
...con quello che ci hanno speculato sopra nei mesi scorsi spero tanto che ci si facciano il bidè con quello tagliato............:cool: |
Ma davvero pensavate che potesse reggere un sistema basato sulla "crescita infinita"...???
Se penso che Karl Marx l'aveva scritto... :mad: |
La crescita infinita no, ma molti ancora oggi credono alla delocalizzazione come fonte di ottimizzazione del loro business nel breve e brevissimo periodo, tanto di quelli che verranno domani e dopo, non frega un ca**o a nessuno....
L'importante è pagare poco SUBITO , domani saremo tutti morti... |
Obiettivo: fermare il crollo del barile. La decisione dell'Opec, nonostante l'effetto immediato sul mercato dica il contrario, è frenare la discesa dei prezzi del greggio. Va detto che permangono dei dubbi sulla capacità dell'organizzazione di contrastare un fenomeno fondamentalmente legato al crollo della domanda e alla recessione in atto nei Paesi avanzati. L'ultimo bollettino dell'organizzazione parla di un incremento della flessione della domanda di greggio per il 2009 che dovrebbe raggiungere quota 85,7 milioni (-0,2%), rispetto a una domanda del 2008 in flessione dello 0,1% (85,8 milioni di barili).
|
Quote:
|
io ci vedo un effetto positivo anche a lunga scadenza.Ammettiamo pure, perche' e' vero, che la riduzione della domanda sia dovuta a recessione. DI solito riducendo la produzione il prezzo rialza, non e' successo cosi'.Segno che recessione o meno, forse e' anche vero che molta gente ha ridotto l'uso inutile di risorse, non per scelta ma per costrizione. Puo' anche essere che chi ha cominaicato a risparmiare un po ad agosto, spaventato dai prezzi, non abbia ripreso le cattive abitudini ora che i prezzi son calati. Se i petrolieri mangiano un po' merda son solo contento, intanto si inquinera' un po' di meno, e si terranno da parte le risorse un po' piu' a lungo.Se la recessione vorra' ANCHE dire razionalizzazione dei consumi oltre che perdita di posti di lavoro, forse non sara' un esito negativo.
|
Quote:
Quando c'è recessione a pagare lo scotto sono solo i più disagiati... |
Aspes, tu insisti con questa visione del tuo orticello, senza offesa, è sacrosanta per carità, ma non funziona cosi nel 2008 in piena crisi mondiale, di un mercato globalizzato.
Se cominciano a licenziare QUI in Italia, anche le aziende che a te teoricamente non fotte niente, è molto probabile, che in due o tre successivi interventi di razionalizzazione dei costi, dovuti ai susseguenti motivi delal crisi, ANCHE a te, come succede a me, diranno di ANDARE A CASA. Siamo collegati, l'economia è collegata, e per questo in cantina parlavo della questione della delocalizzazione che solo ad uno STUPIDO potrebbe sembrare vincente per abbassare i costi e vendere a tutto spiano prodotti di qualità MEDIA ad un prezzo conveniente. Non è cosi, se crolla il petrolio in borsa, inevitabilmente il mio maglione da mercato perderà valore, ed il cinese che lo ha prodotto perderà il posto di lavoro, ed io che mangio e bevo e me ne fotto perchè sono impiegato alla cazziemazzi international, potrei in breve perderlo anche....e non potermi permetter emanco il RISO, perhcè io NON lo so coltivare, am il cinesino si..e cosi via... Non succede OGGI, ma succederà nel breve periodo.... |
e intanto dollaro a 1.46 e sterlina a 0.95...:cool:
quando siamo passati all'euro la lira era a 1936.27 vs 1 euro e la sterlina valeva 3300 lire.. adesso ne varrebbe quasi 2000 .. mazza che botta.. La crisi serve, fara' sempre meno danni di un'altra guerra, forse e' la volta buona che si cambia l'economia mondiale magari tirando un calcio nelle palle alle mega-multinazionali...:-o |
l'ingordigia economica di sti bastardi non ha fine... l'opec è ormai chiaro che sia uno strumento nelle mani delle società petrolifere che si arricchiscono anche nei periodi di crisi, spero prima possibile che si converta tutto ad altra fonte e che loro possano patire la fame come i comuni mortali...
che non ci sia veramente un organo di controllo per questi esseri spregevoli è davvero una cosa assurda!!! |
Quote:
Tutti liberisti quando comprate le brugole al LIDL, quando aumenta il petrolio ci vuole l'organo di controllo.....:mad::mad: Si chiama mercato globalizzato, ed è questo perchè lo ABBIAMO VOLUTO TUTTI NOI.... |
chi mi spiega questa cosa:
Petrolio a 150 $ al barile = 1.5€ alla pompa Petrolio a 40 $ al barile = 1.05 alla pompa Il rapporto non torna........ :mad: |
Quote:
|
Cmq che sfiga la benzina diminuisce proprio quando usiamo di meno la moto :(
Sta a vedere che con l'arrivo della bella stagione il prezzo si impenna un'altra volta |
Quote:
|
Quote:
sti bastardi delle società petrolifere di traformazione in sto periodo si intascano piu di prima, alla faccia della crisi! e per giunta ordinano all'OPEC di tagliare la produzione, scandaloso! qui la tassazione sui carburanti centra in parte, è una percentuale e come tale dovrebbe essere proporzionale alla dminuzione o all'aumento del petrolio l'importo di tassazione, cosi evidentemente pero non è e le ricche compagnie petrolifere ringraziano chi gli fa fare i cazzi loro anche in piena crisi globale! il vero problema è che l'OPEC non è un vero organo di controllo ma solo uno strumento nelle mani di sti bastardi, non siamo noi purtroppo che possiamo fare qualcosa contro questo sistema assurdo ma una ribellione globale degli stati che acquistano le materie energetiche! |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 05:40. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©