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strategie di marca e concorrenzialita'
stamane in treno chiacchieravo con mio fratello.Si parlava di lavoro, lui fa le metropolitane, io gli impianti industirali, entrambi lavoriamo molto all'estero nei mercati emergenti. Si finisce a parlare di cinesi e di moto.
Argomenti gia' lungamente dibattuti su qde. Pero' ci sono diversi aspetti che secondo me andrebbero sviscerati, perche' non sono cosi' ovvii. In primis, le marche europee hanno una politica ben diversa nei confronti dei cinesi. Piaggio e BMW sembrano avere abbracciato "mortalmente" i cinesi, la prima come componentistica e installazione di fabbrica locale, la seconda come componentistica "importante", motori interi. Se per la prima ,produttrice di sputer, sembra una scelta quasi obbligata per acceder a un mercato dove il nome vespa gode di ampissimo prestigio, per la seconda la cosa lascia perplessi.BMW non vuole vendere moto in cina, laggiu' il mercato delle grosse moto non esiste, solo sputer.Ridurre i prezzi in europa? mah, laggiu' fa i motori di moto poco vendute e che comunque propone a prezzi non concorrenziali.E allora? forse la spiegazione e' nel cercare di tenere una gamma ampia senza averne le strutture produttive necessarie. Pronti quindi a rapidi dietro front se il merrcato non risponde. Perche' se il prezzo della componentistica puo' ancora sembrare un buon motivo (vedasi le famose pinze simil brembo delle aprilia shiver) , ormai pare assodato che la cina puo' dare prodotti di qualita', ma a quel punto non cosi' "regalati".I giapponesi al salone di milano han dimostrato che si puo' vendere una 4 cilindri o una 2 cilindri di nuova progettazione e ottima qualita' a meno di 6000 euro, con la yamaha 600 e la suzuki gladius.Ducati senza ricorrere alla cina vende un monster (che ora e' veramente fatto benissimo, industiralizzato in maniera stupenda) a prezzo piuttosto concorrenziale.Triumph ha prezzi concorrenziali e fa praticamente tutto in casa, e quel che compra fuori e' giapponese. In definitiva, l'impressione e' che se in europa e giappone si tirano fuori le palle, i cinesi a parita' di qualita' non riescano piu' a essere davvero competitivi. O perlomeno non cosi' tanto come crediamo. Aggiungiamo il fatto che sembrano totalmente incapaci di produrre un design proprio, a differenza dei giap e sopratutto degli europei che sono maestri in questo campo. |
Aspes i cinesi devono "crescere" e se ben guidati crescono bene ed in fretta. La scelta della Piaggio di andare in Cina è stata ben meditata, ai tempi della Piaggio "Fiat" si era andati in cina con l'idea di produrre scooter a basso costo da vendere in Europa: fu un bagno di sangue... L'attuale "sbarco" in Cina della Piaggio segue una strategia diversa: - partnership con il terzo produttore Cinese; -produrre in Cina mezzi adatti al mercato del sud-est asiatico da vendere in quei mercati in cui il brand Piaggio ha un valore "premium"; -migliorare la qualità ed i processi produttivi del partner cinese per produrre veicoli di fascia low-price (ma low price europeo) destinati alla esportazione sul mercato europeo; - selezione e miglioramento a cascata della qualità dei fornitori di componentistica per valutarne l'impiego nelle produzioni europee.
Questo modello è risultato un grande successo, non dimentichiamo poi che il Gruppo Piaggio produce in India dove è il secondo player per i veicoli a tre ruote (piu di 200.000 pezzi/anno) ; a mggio inizierà a produrre la Vespa Euro3 in Viet Nam per il mercato asiatico (stabilimento nuovo al 100%); motori Piaggio equipaggiano cilomotori e moto leggere prodotte in Pakistan, Malesia e Shiri Lanca. Per quanto riguarda BMW mi risulta che, dopo i problemi legati al terremoto che aveva danneggiato la fabbrica della Loncin, i motori che escono da quello stabilimento non hanno problemi e che quella versione della 650 sia destinata alla vendita in paesi come l'India e l'area del sud est asiatico dove un 650 è già considerato "grande" e il marcho BMW fa sempre "figo". |
io di queste strategie ne ho le balle piene...
funzionano sempre per gli stessi e poi lasciano in braghe di tela.... tutti grandi manager che sembra giochino a Risiko l'ultimo dell'anno. e in caso di sconfitta si scappa e problema degli altri. |
ricordatevi che Taiwan però non è la Cina(per quanto riguarda Kimco)
è molto più "Giappone" di quanto non si pensi (catena produttiva,c.o.p.,total quality management) |
Muttley, infatti per Piaggio mi sembra una scelta molto azzeccata. Le bmw mono sono in vendita anche da noi, ma mi pare siano state un floppone clamoroso.
Un dato di fatto e' che quando bmw tenta di produrre un qualcosa di totalmente analogo alla concorrenza, senza una peculiarita' tecnica distintiva, sia regolarmente fuori mercato,perlomeno dove l'utenza e' matura.Poi puo' darsi che in oriente basti appiccicare un marchio su una moto qualunque.... |
Piaggio si è spostata in Vietnam a produrre...
http://www.corriere.it/economia/07_o...m_italia.shtml La Cina non è già più la frontiera... |
Mad Mat Piaggio produce in India, Cina e anche Viet Nam... Eproduce prodotti diversi nei tre stabilimenti
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Perfettamente ragione Muttley....
per i prossimi 5 anni è così. |
c'è da dire che cina=scarsa qualità è una mezza cagata
i jappo i prezzi li producono in corea\cina vietnam ecc dipende tutto dall'azienda che produce in cina e dal loro controllo qualità (e sopratutto da quanto vuole spendere la casa motociclistica ) se no possiamo parlare di pezzi ducati prodotti in ITALIA che perdevano riporti (camme ) cedevano saldature (telai e forcelloni) difetti di fusione in carter , alberi motori l'elettronica che non ha mai funzionato sulla serie 749\999 ecc ecc a mè non me ne fotte se la mia moto è prodotta in cina o in germania l'importante è che sia costruita come si deve |
Quote:
E' IMMORALE far costruire in paesi low cost solo per aumentare i profitti e diminuire la qualita' . In piu' la Cina e' il piu' grosso inquinatore mondiale , dove i diritti umani sono scarsamente considerati . La remunerazione degli operai e' da fame ! Tutto questo mi sembra IMMORALE . La produzione in Cina va bene per avere bassi costi ed essere competitivi in quel mercato . |
Inoltre spero che la Cina non faccia mai chiudere l'Azienda per la quale lavora Harry Potter ... Ricordo anche la concorrenza sleale e il copiare progetti di altri . Meglio una Ducati che si rompe che che una cinese che funziona !
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