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***** Associazione Vision Zero ONLUS *****
Associazione Vision Zero
L'Associazione Vision Zero, di cui abbiamo già chiesto e dovremmo ottenere tra breve l'iscrizione all'albo delle ONLUS, è il frutto delle mie fatiche e di quelle di alcuni amici, che come me sono sensibili al tema della sicurezza stradale e sono stanchi di rischiare ogni giorno la vita nel traffico. Vi prego di sostenerla associandovi: più saremo, più fondi avremo e più potremo far sentire la nostra voce e svolgere le attività che ci siamo prefissati. Riporto nel seguito la nostra mission, leggibile anche nel sito web, insieme allo statuto. Sono a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e per tutti i suggerimenti che vorrete darci. Grazie a chi vorrà darci il suo sostegno. ________________________________________________ Vision Zero è il nome di una dichiarazione di principio adottata dal parlamento Svedese nel 1997 come linea guida per tutte le attività riguardanti la sicurezza stradale, che si basa su un presupposto tanto semplice quanto rivoluzionario: la perdita di vite umane nel traffico è inaccettabile. Per arrivare a questo risultato, è necessario che le strade, i veicoli e gli utenti della strada diventino un sistema integrato per la sicurezza, dove tutti – amministrazioni pubbliche, progettisti, gestori, forze dell’ordine e utenti - devono cooperare tra loro assumendosi la propria quota di responsabilità. Da quando la Svezia (e altri paesi dopo di essa) ha adottato questa linea guida, tutto è cambiato sulle strade e gli incidenti sono diminuiti in modo inarrestabile. Purtroppo, in Italia un sistema integrato per la sicurezza non esiste. E si vede. Le nostre strade fanno sempre più paura. Perché sono diventate ormai una giungla pericolosa, dove regnano il caos e l’arroganza e dove tutti noi, ma soprattutto i più deboli – come i bambini, gli anziani e i disabili, ma anche i ciclisti e i motociclisti - rischiamo la vita ogni giorno. Una giungla che miete ogni anno oltre 5.000 morti e oltre 300.000 feriti. E'ora di finirla. L’Associazione Vision Zero vuole portare il suo contributo alla realizzazione di un sistema stradale sicuro per tutti, e soprattutto per gli utenti deboli della strada, attraverso:
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Noi italiani, me compreso, abbiamo il difetto di sentirci sempre i più "furbi", rallentiamo se l'autovelox è segnalato, non sorpassiamo se davanti c'è la Polizia, rallentiamo ai semafori se vediamo un Vigile. Senza controlli e possibilità di essere puniti....far west. Per quanto riguarda le categorie deboli, motociclisti e ciclisti lo sono certo, strutturalmente. Secondo me, in media, sono anche i più indisciplinati, però!!! Mai visto auto o camion con targhe rese illeggibili con vari artifizi, ad esempio, e quelle che sorpassano dove è vietato, o in colonna, sono certamente, ad occhio, molte meno. Si potrebbe continuare. Per quanto riguarda i ciclisti, poi, si potrebbe scrivere un'enciclopedia, sopratutto sui i cicloturisti. Esempio: troppo facile scrivere che viaggiano affiancati, attaccati uno all'altro senza rispettare alcuna distanza di sicurezza.....Dopo tutto il casino fatto per costruire delle piste ciclabili, quanti di questi gruppi ci hai visto circolare??? Correggimi se sbaglio, mi sembra che il codice preveda che le debbano usare quando ci sono!!! Però non ho mai visto nessuno sanzionato per questo. E anche loro non dovrebbero avere fanali, catarifrangenti, campanello ed ammennicoli vari?? Secondo me il problema di fondo è il ns. senso civico, che ce l'abbiamo in noi o che ci "costringano" ad averlo. |
Ok, siamo d'accordo, è un casino totale. Ma ciò non è una buona ragione per stare a guardare senza fare niente, anzi, è proprio la ragione per cui bisogna assolutamente fare qualcosa.
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Se l'altra auto non tiene la destra non è che tu sei autorizzato ad invadere l'altra corsia se vietato. Quelle che vorrei è che in questo caso fossero sanzionati entrambi, automobilista e motociclista.
Per Wotan, hai perfettamente ragione. e sono d'accordo. Non è una buona ragione x stare a guardare senza far nulla. Tutte giuste le proposte avanzate, per carità. L'unica cosa che non trovo giusta è che si fa riferimento ai nostri diritti, ai doveri degli altri ma non si parla dei nostri doveri. Io penso che se il CdS fosse fatto rispettare con rigore, pur con tutti i suoi limiti e possibilità di essere migliorato, si andrebbe già molto vicino agli obiettivi di Visionzero. Tutto ciò, naturalmente, IMHO |
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La mission riportata sopra è semplificata; se vai a vedere lo statuto dell'associazione, troverai indicato, tra i vari obiettivi, anche questo: "2. Lo scopo di cui al comma 1. può essere perseguito ovunque, sostenendo e, laddove possibile, attuando direttamente:Il caos che regna qui da noi sia il risultato di una somma di fattori, ma sono assolutamente convinto che esso derivi in ultima analisi dal fatto che le norme sono troppe e ambigue, due fattori che insieme rendono impossibile l'esistenza di un sistema di norme certo e condiviso da tutti, cittadini e forze dell'ordine. Certo, è un obiettivo un tantino ambizioso; ma perché non provarci, se si hanno le idee chiare su che cosa si vuole fare? |
E' attivo il blog di Vision Zero!
Si può accedere dalla home page del sito (http://www.visionzero.org/), cliccando sul tasto Blog in basso a sinistra. oppure digitando direttamente l'URL http://www.visionzero.org/blog/.
Ogni vostro commento sarà gradito. :) |
E per chi bazzica Facebook...
... c'è anche il relativo gruppo.
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Come associazione, Vision Zero ONLUS è in grado di portare avanti azioni a tutela di un interesse collettivo.
Chiedo a chi ha subito un guasto tale da mettere seriamente a rischio la propria incolumità (rottura dell'impianto frenante, rottura di elementi della ciclistica, guasto che ha determinato lo spegnimento del motore in marcia e altri eventi del genere) di fornirmi, se vuole e se ha modo di provare l'accaduto, informazioni dettagliate sul guasto:
l'indirizzo a cui inviarmi la documentazione è il seguente: cangeletti@visionzero.org. Grazie a chi vorrà collaborare. |
Con un certo orgoglio, rendo noto che l'Associazione Vision Zero Onlus è entrata a far parte del tavolo di lavoro insediato dal Ministro Matteoli per la riforma del Codice della Strada. :cool: Prima riunione oggi alle 16.
Ringrazio moltissimo Ilmaglio per la segnalazione. |
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