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"200 all'ora sono troppi in motocicletta"
Più di 50 anni fa, riferito alle competizioni.
Leggete le medie sul giro e pensate alle gomme, alle ciclistiche ed alle protezioni dei piloti all'epoca: http://img241.imageshack.us/img241/3954/200vi8.th.jpg |
Infatti Paolo negli ultimi 50 anni le prestazioni delle motociclette non sono cresciute piu di tanto, o meglio: le prestazioni delle moto da corsa di 50 anni fa (a proposito io Alfredo Milani lo conosco...) oggi sono le prestazioni ottenibili da una normale CBR1000, GSXR1000, R1... Sono cresciute in proporzione meno le prestazioni delle MotoGP e questo per una molteplicità di fattori tra cui i limiti fisici intrinsechi di un mezzo a 2 ruote. Ricordo inoltre che i circuiti di una volta erano lunghi in media 15/17km con lunghi rettilinei e 15/20 curve per cui la media sul giro risulta mediamente piu alta di quella di un circuito moderno di massimo 5/6 Km con 12/16 curve.
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per me sono troppi pure adesso.
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....e soprattutto chiamano "macchine di grossa cilindrata" le 350 e 500 cmc....
come cambia il mondo... |
Va notato che la velocità media non era troppo lontana dalla velocità massima. Questo vuole dire circuiti con lunghi rettilinei e curve larghe, dove si frenava e si accelerava poco. Se i circuiti non fossero stati cambiati, oggi le moto tirerebbero delle medie neanche confrontabili a quelle.
La cosa è ancora più evidente nelle Formula 1. I 300 km/h sono stati sempre il marchio della F1. Ci si arrivava anche negli anni '50, nonostante i migliori motori sviluppassero "solo" circa 300 cv. Se non avessero cambiato i circuiti, oggi, il marchio della F1 sarebbero i 500 km/h DogW |
Sui mezzi dell'epoca era da veri pionieri! :rolleyes:
Tanto di cappello ai motociclisti di quei tempi :!: Anche a quelli normali. |
infatti, come detto, i motori potenti ci son sempre stati, e negli anni 50 con le gommine sottili e le carene a campana facevano velocita' pazzesche, la guzzi V8 con 80 cv faceva i 270, una moderna moto con 80 cv fa circa i 200.
Quello che deve far pensare e' che quelle moto da corsa erano pilotate da piloti professionisti, quelle in uso per il pubblico andavano moooooolto piu' piano, anche se di grossa cilindrata (rarissime). Oggi chiunque puo' comprare mezzi da paura.Quello che e' il limite umano invece e' identico allora come oggi, penso che un campione di allora, giovane e pimpante, messo su una moto odierna sarebbe un campione anche oggi.Mentre un intutato da strada di oggi messo su una moto di allora si stampa alla prima curva |
Notare l'avatar...:cool: :!:
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Quote:
Un paragone tra i piloti di ieri e quelli di oggi non so quanto possa valere... I piloti di quesgli anni si trovavano comunque a gestire - pur in situazioni critiche - prestazioni del mezzo nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di una moto GP di oggi che, non appena dosi male il gas ti spara fuori come un proiettile e ti disarciona a mo' di rodeo... |
sinceramente non condivido . L'uomo geneticamente e' uguale oggi come 50-60 anni fa, i mezzi son diversi. Un uomo di oggi come uno di allora guidava e guida quanto di meglio disponibile, se e' un campione deve avere solo il tempo materiale di trovare i limiti del mezzo che conduce. E abituarcisi. Uno di allora troverebbe tremende le acelerazioni di oggi ma molto piu' gestibile la ciclistica, un valentino rossi messo su una norton manx il viceversa. La moto non ha mai richiesto fisici tremendi, come diceva mi pare Uncini le moto si devono guidare mica spezzare.E una volta facevano anche 4-5 gare nella stessa giornata su tutte le cilindrate.
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Aggiungo a quanto dice Aspes che i circuiti di una volta non erano i tavoli da biliardo di oggi (ad Assen c'era anche un passaggio a livello!) e la sicurezza era prossima allo zero...
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la differenza sono i freni.
una volta non frenavano perchè tanto... le moto non frenavano comunque. e che telai... di carta... altro che i monoscocca. erano dei pazzi... veri pazzi. |
troppo pochi :confused:
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Mike "the bike" Hailwood :D
Notare l'angolo di piega, il tipo di gomme, ammortizzatori, casco... Un mito! :!: http://www.cvmg.on.ca/photos/photopa...lwood_1967.jpg |
Quelli sì che erano motociclisti.....:!::!::!:
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Se i piloti di oggi, li mettessimo sulle moto di ieri, senza elettronica, con le gomme che avevano, freni etc. servirebbero dei pannoloni altrochè .
Questi hanno mappature differenziate per curva e per circuito : aprono tutto , tanto l'elettronica pensa a tutto o quasi.... :wink: |
Anche di soldi ne erano di meno...
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si ma..... si rompono le ossa tanto quanto...
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Scusate non scivoliamo nella solita storiella dei "tempi eroici"...
Soldi allora le case ufficiali ne spendevano, e tanti... MV, Gilera, Guzzi, Matchless, Norton avevano dei reparti corse organizzati come dei veri team con ingenieri, disegnatori, meccanici, fonditori, ecc. Forse i piloti erano pagati meno ma allora contava di piu la "marca" e comunque i "top driver" guadagnavano parecchio per gli standard di allora. I circuiti di allora erano molto diversi da quelli attuali e, dal lato della meccanica, sono soprattutto i pneumatici a far fare un enorme salto di qualità nelle prestazioni. Non credo che dati e piloti siano comparabili. |
Per me in moto dopo i 160 e gia tanto.....
Veri eroi all'epoca. Telai tutt'altro che rigidi e "gomme".....ridicole. |
Comunque secondo me 200 all'ora sono tanti anche oggi se non sei in pista.
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sono tanti anche ora ma non sono gli stessi tanti di una volta...freni, sospensioni, telaio, gomme........sono migliorati permettendo di viaggiare e sopprattutto fermarsi con maggiore sicurezza.
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