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Dakar: 43 morti in 27 anni
Cifre riportate dalla gazzetta dello sport di ieri, comprensive di piloti e popolazione locale.
Esistono sport più pericolosi? Secondo voi hanno ancora ragione di esistere? Dove finisce la libertà personale di rischiare la vita e dove comincia il dovere di rispettarla, soprattutto quella degli altri? |
si fosse fatta in un posto diverso dall'africa sarebbe finita da un pezzo.
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Sono gli stessi morti di un paio di weekend (sulle strade) qui in Italia...
Ogni settimana si compie la strage piu' silenziosa, fateci caso. Nei telegiornali la notizia é di pochi secondi e basta. |
non voglio aprire una polemica che io steso definirei "parole nel vuoto"...
ma il numero è equivalente e paragonabile a un semplice fine settimana trascorso sulle autostrade italiane :evil: forse, con un pò di presunzione, mi piace pensare che tra i posibili scenari che propone la vita, chiudere con qualcosa che si è scelto di fare è un finale tra i meno amari, se tale si può definire... |
stiamo affrontanto il discorso in altri topic... anche nei maiali nel fango dove ho riportato un bellissimo articolo di JIMMY LEWIS... vi prego di leggerlo...
è troppo semplicistico ridurre la gara al numero dei morti... anche perchè statisticamente è più pericoloso farsi la girata della domenica da noi che in mezzo al sahara... :| esistono delle discipline sportive dove gli errori si pagano molto cari... ma sono scelte... di passione... i giornali e i media si ricordano di queste persone solo quando vengono a mancare e mai per le loro passioni... |
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fino a quando ti ammazzi tu, in un qualsiasi evento sportivo e non , "può anche andare bene"; ma quando coinvolgi altre persone (e l'articolo parlava anche di vittime tra la popolazione locale :shock: :cry: ) allora la cosa non va più tanto bene. |
le vittime della popolazione locale ci sono state in passato...
in questa dakar i piloti sono stati monitorati via gps nella velocità di percorrenza dei paesi... con multe e penalizzazioni... detto questo è una questione di civiltà.... come sulle strade normali... |
Re: Dakar: 43 morti in 27 anni
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Si esistono sport ancora più percolosi...ma mai obbligatori, anche per il servizio di leva non esiste l'obblgo di arruolarsi nei paracadutisti o nei S.Marco... ...esiste però anche lo spirito dell'uomo che tende all'infinito..e d'altronde siamo tutti qua di passaggo, tanto vale questo passaggio viverlo nel migliore dei modi e Fabrizio l'ha fatto!!! L'ho voluto ricordare nel suo sito con una bella poesia di un autore preferito da Sir JO Arrivederci fratello mare -Nazim Hikmet Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti arrivederci fratello mare mi porto un po' della tua ghiaia un po' del tuo sale azzurro un po' della tua infinità e un pochino della tua luce e della tua infelicità. Ci hai saputo dir molte cose sul tuo destino di mare eccoci con un po' più di speranza eccoci con un po' più di saggezza e ce ne andiamo come siamo venuti arrivederci fratello mare |
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continuo a non capire questo tuo accanimento su vicende e incidenti accaduti in passato e mai negli ultimi anni...
hai mai parlato con un pilota? ti sei mai informato su quel mondo? hai mai saputo che i primi appassionati dei luoghi e delle persone sono i piloti stessi o che la dakar per le popolazioni del luogo è un modo per avere risorse quando non potrebbero mai averne? reagisci in questo modo per una semplice notizia riportata da un giornaletto italiano buono per riportare la notizia dei foruncoli delle veline? |
comunque la mia non é polemica gratuita, ma é solo cercare di capire se ormai le competizioni in genere stravolgono la voglia di libertà e di confronto del singolo individuo portandolo ad un livello di rischio incontrollabile.
Il rispetto per l'uomo prima che per l'atleta secondo me é superiore a qualsiasi sport o sfida. |
tanta ipocrisia,tanto cinismo,
un sito dove prevale la passione e anche l'irrazionalita,siamo tutti motociclisti per passione,tutti sappiamo il rischio del corriamo, eppure,non vediamo l'ora di salire in moto e via, ne ho sentite di tutte in questi giorni dopo la morte di fabrizzio,eliminiamo,togliamo,quanti piloti sono morti in questi anni? era la loro vita hanno fatto sacrifici immensi per arrivare dove sono arrivati,ammiriamoli e non cerchiamo paragoni stupidi,quanta gente muore sulle strade? quante casalighe muoiono in casa a tutto c'è un confronto se si cerca e tutto e sempre poco in confronto ad altro ci sono gare che sono contro se stessi,la P D è una di queste e non potra essere cambiata se non snaturandola certo,ci sono persone che vivono per cercare il limite e se questo è quello che cercano non posso che ammirarli l'unica cosa che mi lascia perplesso è che questa per meoni non era l'ultima dakar,lui non doveva partire e non voleva non so quale motivazione e sopraggiunta per fargli cambiare idea forse obblighi contrattuali,e questo che mi fa incazzare |
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ho scritto per un confronto di idee, non per uno scontro possiamo non essere d'accordo, ma basta parlarsi. ho letto e o riportato una semplice notizia, giusto per discuterla insieme a motociclisti. ho fatto male? |
le competizioni portano al limite in qualsiasi campo...
io non rimpiango affatto la DAKAR del povero SABINE dove i piloti erano eroi allo sbando... un braccio rotto ed eri morto perso nel deserto... adesso tutti i piloti sono monitorati via gps e tracciati... impossibile perdersi o non farsi recuperare... però hanno spinto all'estremo le prestazioni dei mezzi portanto metodologie da F1 in mezzo al deserto... le moto sono ancora veicoli spartani... ma se avete visto le squadre VW o mitsubishi... ogni sera erano in grado di sostituire qualsiasi parte della macchina... si capottavano e via si ripartiva... :shock: bisogna trovare una mediazione tra lo spirito di avventura e la sfida... che non sono regolamentabili... e le prestazioni dei mezzi... sicuramente cambierà qualcosa... |
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Giusto, le moto non devono essere dei mostri da moto gp per correre la dakar. troppo rischio, troppo poca avventura. |
scusa se mi sono infervorato...
ma è la tendenza comune della stampa nazionale di riportare una vittoria di un pilota in poche righe senza approfondire i mesi di allenamento necessari per correre la dakar... senza approfondire la personalità dell'uomo... la storia della corsa e di come funziona... e invece pagine e pagine di populismo spicciolo se ci sono delle vittime... accade per tutti gli sport estremi... mare... montagna... deserto.... |
Concordo con Bastard.
Per quanto attiene ai morti sulle strade di tutti i giorni, vorrei dire che è vero che si tratta di una strage silenziosa e non abbastanza messa in evidenza, tuttavia quello che conta è il numero % di colpiti. Chi si mette a correre nella Dakar corre rischi ENORMEMENTE più elevati per km percorso di chi si mette alla guida della propria vettura o moto per andare al lavoro o a spasso. Su questo mi pare persino ridicolo discutere. |
x me sono discorsi inutili.
chi scrive certe cose semplicemente nn é interessato a corse tipo la dakar (e mi va bene). che senso ha andare in auto o in moto tutti i giorni visto che la prima causa di morte nei paesi industrializzati sono proprio gli incidenti su strada? ripeto...discorso inutile..... si possono trovare mille altre attività che hanno senso o no.... ma quello che ha senso x uno nn vale x un altro. lasciate fare alle persone quello che hanno voglia di fare. i morti civili? purtroppo sono successi..... i piloti dovrebbero andare adagio nei paesi... cmq sono casi rari...anche se molto spiacevoli (mi ricordo anni di un bambino ucciso...) quest anno forse con il gps i controlli sono + severi. |
Re: Dakar: 43 morti in 27 anni
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Confermo l'invito ad andare a leggerla. Grazie barbasma. |
Far correre solo mezzi .... qualsiasi siano .... perfettamente di serie non sarebbe una soluzione alla esasperazione delle prestazioni?
Eliminare le assistenze ridurrebbe di molto lo spremere dei mezzi. Chi rompe e/o si ferma, ho è in grado di aggiustarsi da solo o capovolge la balisse e lo vengono a recuperare. I manici sarebbero sempre più veloci di me povero privato, ma è troppo "comodo" poter/saper andare sempre a manetta senza salvaguardare la meccanica, tanto alla sera i meccanici risolvono il problema. Non conosco l'oggi, ma ai tempi della Cagiva i meccanici ed in particolare i motoristi ..... ne combinavano di tutti i colori al chiaro di Luna. Vediamo pubblicità, ambientate nei posti più esotici, fatte solo per invogliarci a comperare questo o quel mezzo. Benissimo! che le case motociclistiche corrano con quello che ci vendono di serie. Cadrebbero a pezzi sul percorso? @azzi loro che le costruiscono. Almeno noi motociclisti di tutti i giorni, avremmo delle moto migliori. |
45 morti. Ieri sono passati a miglior vita due motociclisti belgi investiti da un camion.
No comment. :? |
Speriamo che "basti".
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Quote:
Speriamo che qualcuno li fermi. |
Muntagnin, ho letto il tuo post, ma dove c'è gara c'è spettacolo e dove c'è spettacolo ci sono soldi e dove girano i soldi si investono altri soldi in attesa di un tornaconto e quindi si fa ricerca e si realizzano mezzi particolari, non per tutti i giorni. Credo sia inevitabile.
Capisco benissimo il tuo intendimendo, ma penso che sia irrealizzabile. Per questo concordo soprattutto con questa tua ultima affermazione: "Speriamo che qualcuno li fermi". Questo detto da motociclista. Ma poi sono anche un uomo comune e quindi quando penso ai morti, in tutta onestà, quelli della Dakar non sono proprio al primo posto nella visione che ho di questo mondo sempre più sciagurato. |
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