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Chi si lamenta dei motori BMW con gli occhi a mandorla...
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Ho letto recentemente un libro sull'india. Pare che in futuro di operazioni del genere dovremo aspettarcene molte. Stiamo a fare la guerra ai cinesi ma pare che i primi a farci il servizio saranno gli indiani
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Sono dello stesso parere di Aldo.
Dell'India se ne parla meno ma sta facendo dei passi da gigante. Da noi la Tata sta vendendo una marea di pick up. |
L'India sta alla Cina come il Cachemire sta alla lana
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Wotan, forse conosci poco la storia di Jaguar e Land Rover, il passaggio all'India e' decisamente un passo avanti....;)
Bmw al contrario....:lol::lol::lol::lol: |
Se la tata aggiornasse lo stile nel senso dell'estetica dei suoi mezzi molto probabilmente sbaraglierebbe la concorrenza jap
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Alcuni mesi fa ho avuto l'occasione di seguire un seminario inerente al mercato Indiano, sia sotto l'aspetto import sia export nei confronti della comunità europea e più nello specifico per il mercato Italiano.
Questa acquisizione è la prima a far scalpore ma mentre ci occupiamo di Cina gli Indiani a breve saranno protagonisti in ambito mondiale con mire espansionistiche seconde forse (è questione di pochi anni) solo alla Cina. |
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Dpelago KTM 990 Adv. |
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In fondo non cambia granchè, i due marchi storici erano già finiti in mano a proprietari d'oltre oceano prima americani ora indiani è lo stesso, forse meglio.
In ogni caso preferisco l'India, gli Stati uniti o il Giappone che, con i difetti di ognuno, sono comunque stati democratici, piuttosto che la Cina. |
per automedonte
sono perfettamente d'accordo con te!!! |
Bene ho comperato una Tata....
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Come dare prestigio ad una casa come la Tata?
Questa operazione è un classico in questi casi. |
E comunque la TATA e partner della Fiat...:cool:
in piu': Tata Motors è la più grande società automobilistica indiana, con ricavi pari a circa 4,7 miliardi di dollari. La società è leader del mercato indiano dei veicoli commerciali ed è tra i primi tre nel settore delle autovetture. E' il quinto costruttore al mondo di veicoli commerciali medi e pesanti. I veicoli di Tata Motors sono commercializzati in diversi paesi in Europa, Africa, Medio Oriente, Sud Est Asiatico e Australia. La società ha acquisito Daewoo Commercial Vehicles Company , il secondo produttore coreano di camion, nel 2004. Nel 2005 ha acquisito una partecipazione del 21% in Hispano Carrocera, costruttore spagnolo di autobus. |
Scusate ma non erano di FORD quei marchi??
Quindi USA? |
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Si possono fare tutti i distinguo che si vogliono fare e anche con ragione, ma con tutti i contro che c'erano il capitalismo "familiare" aveva pure i suoi pregi. Soprattutto ci si teneva alla reputazione , che spesso faceva capo a un nome ,a una famiglia, oggi è tutto impersonale. C'era anche campanilismo, sano campanilismo, oggi con le società anonime, con i board "mercenari " non è che si capisca granchè. Oggi si gioca con il brand e così abbiamo i " mutanti" , e il brutto è che non è fantascienza. Talvolta c'è il marchio con dietro una patacca e altre non-marchi con dietro ottime cose :?:.
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in ogni caso....che tristezza
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Due marchi storici come Jaguar e Land Rover ........appoggio e quoto Tricheco, che tristezza.
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perchè tristezza.........????
tristezza è vederli scomparire qualsiasi altra cosa è bene accetta. Serve una mente lucida, gente che sa "leggere" il passato e trarne insegnamento, soldi e vision aziendale fino ad ora non si è vista. Quindi non può che migliorare |
Le considerazioni di noi europei sono ovviamente puntate sullo scetticismo, credo dovuto al fatto che ci riteniamo ancora i detentori di buona parte della tecnologia mondiale. Non teniamo però quasi mai in considerazione i progressi che questi paesi ormai fortemente industrializzati stanno ottenendo in questi anni. Stiamo parlando di mercati di miliardi di persone che bramano e consumano tecnologia molto più di quanto facciamo noi adesso. I maggiori costruttori di elettronica, le maggiori acciaierie del mondo sono attaulmente in India, io no mi meraviglierei quindi se vediamo i nostri cari e tradizionali marchi, fatti risorgere dai capitali di questi signori. on dimentichiamo infine lo stretto legame che tuttora esiste tra India e Gran Bretagna che malgrado al decolinizzazione non è mai cessato.....
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Come ho letto; "i due brand inglesi sono finiti nelle mani di un gruppo industriale fra i più solidi al mondo" e sicuramente è stato un bene per tutti quei lavoratori che avrebbero potuto trovarsi per strada da un giorno all'altro. Volevo sottolineare che il passato non vuole solo letto, ma anche vissuto, il passato fa parte della storia dei cittadini inglesi, dei loro nonni e bisnonni, sono Brand che trasudano storia da tutti i pori........ Mi va bene che gli indiani abbiano soldi e "visione aziendale", però sarebbe come andare a comprare la fiorentina all Macelleria Falorni a Greve in Chianti,sapendo che ha venduto da poco più di un anno ai cinesi..... Fra un pò, con tutta questa globalizzazione perderemo l'orientamento e non ci ricorderemo nemmeno del nostro nome, delle nostre radici, di quello che eravamo e di quello che stiamo facendo. Riporto una frase dal blog di Grillo: “Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato quando l'ultimo albero sarà abbattuto quando l'ultimo animale sarà ucciso solo allora capirete che il denaro non si mangia." |
avere le qualità descritte significa rispettare e capire la storia e ciò che è stato insostituibile e distintivo
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