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Levi, Primo - "La chiave a stella"
Titolo: La chiave a stella
Titolo originale: - Autore: Primo Levi Sottotitolo: - Casa Ed: Einaudi isbn: 88-06-58479-0 Pag: 180 prezzo: - Prima Pubblicazione: 1978 Un insieme di racconti brevi, voce narrante l'operaio torinese Faussone che gira il mondo facendo il montatore (anche se un paio di episodi sono narrati in prima persona da Levi). Una gru montata in Borneo, una piattaforma in Groenlandia... sono spunti -tra l'altro molto godibili dal punto di vista della "storia" raccontata- per tutta una serie di riflessioni più ampie su vari aspetti dell'esistenza. Mi ha colpito in particolare quella sul "lavoro" e sul suo significato, in uno stile asciutto e "limpido" (nel senso "chimico" del termine). "(..)Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono. (..)" |
bravo paolob!
questo e' un libro meraviglioso. questo, assieme alla "tregua" e' una delle performance piu' sincere e piu' toccanti di levi. se posso permettermi, il libro NON e' sul lavoro. il libro, secondo me, e' sul mondo, sui viaggi, sulle lontananze da "casa" 8qualsiasi cosa significhi "casa") e sulle differenze. il libro parla della solitudine e della capacità di sopravvivere alle medesime grazie a capacità pratiche. Faussone e' un uomo solo che sopravvive grazie alle sue competenze tecniche; faussone non guarda mai il mondo da un punto di vista filosofico oppure romantico. Faussone sopravvive grazie a questo. Levi, invece, in contrapposizione, riflette, pensa, si innamora (della assistente russa, per esempio). oppure ha romantiche riflessioni rispeto alla sua terra di origine. faussone deve vincere la sfida del lavoro che gli si offre, levi deve vincere la sfida della lontananza da casa (e del ritorno). la chiave a stella, detto in breve, e' uno dei capolavori di levi, poco conosciuto VA LETTO SENZA INDUGI! |
Ho colmato a distanza di anni da voi (e dall’autore)
Ritrovo tutte le parole dette da slow. Peccato che a scuola non si abbia il tempo di leggerlo tutto, Levi, sarebbe un interessante ed ancora attualissimo pensatore. Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk |
L'ho letto da giovane, ma dopo cotanta presentazione lo rimetto in lista per una rilettura
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Preso !
In effetti il commento di Slow non lascia spazio ai dubbi. :!: |
dunque...
entusiasmato dal mio stesso commento :lol::lol: di 15 anni fa, ho riletto la chiave a stella. Devo fare un paio di scuse sugli errori commessi all'epoca. Non c'e' alcun racconto dell'autore che si innamora "della assistente russa, per esempio". Ho fatto un mischiotto -credo- di quanto raccontato qui e di qualcosa del genere che probabilmente ho letto ne "la tregua" del medesimo autore. (la tregua racconta il rientro dal campo di concentramento a torino tra le macerie materiali e morali del immediato dopoguerra, secondo me altro ottimo libro) Mentre mi pare corretto quanto dissi di Faussone, la dicotomia con il pensiero romantico di Levi è abbastanza una mia libera interpretazione. Il motivo, mi par di ricordare, sono i pensieri e le fantasie che la lettura induce, e molto probabilmente anche un periodo "sincero e toccante" della mia vita Il libro rimane comunque da leggere assolutamente, poi ciascuno se vuole potra fare le sue considerazioni |
Ma sai che sull’ innamoramento mi avevi quasi convinto.
Cioè pensavo ad una tua analisi ad un livello più emotivo del mio del rapporto con l’assistente, ma mi permeava il dubbio. Il personaggio di Faussone descrive in toto quella brutta razza del tecnico trasfertista, però descrive quello che ha dedicato in toto la vita al lavoro. L’ho trovato un libro veritiero nei, pur semplici, meccanismi che stanno nella testa di chi come me viaggia per lavoro. Con l’affascinante diversità di un epoca dove non esisteva internet, rete cellulare è tutto ciò che facilità noi ai tempi odierni. Altre letture sullo stile da consigliare? Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Bel libro: le massime sul significato della felicità legato al lavoro (se ti piace), e del relativo senso di libertà derivante dal sapere fare bene qualcosa, le ho trovate davvero illuminanti.
Faussone è un personaggio, almeno per me, bellissimo. Ormai un po’ desueto, ma con modi di fare, di dire, ed atteggiamenti, che ricordo nei “vecchi” della mia infanzia negli anni 80 in Emilia. Non per nulla Primo Levi è un grandissimo della nostra letteratura moderna. Ciao R. |
Incuriosito ...
Lo sto leggendo ... Sono arrivato a metà circa ... Sinceramente speravo meglio ... |
Letto recentemente: l'ho trovato molto bello ed in alcuni passaggi fa rivalutare il pensiero delle persone che amano il proprio lavoro e ne sono orgogliosi.
Un libro sul lavoro ma anche sulla lontananza da casa e la solitudine della condizione lavorativa. |
Consiglio di Levi anche “Il sistema periodico”. Molto bello.
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