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Avevo le scarpe slacciate...
Stamattina mi alzo, come al solito occhio "abbottato". Doccia, primo caffè al bar sotto casa. Mi rendo conto di aver lasciato il cellulare sul letto. Torno indietro, ripesco il cellulare. Lego lo zaino dietro la moto, parto verso l'ufficio - devo attraversare Roma.
È ricominciato il traffico-nel-panico standard di Roma. Sono rientrati tutti. Tutti al lavoro. Tutti già incazzati dal primo giorno. La macchina che ti stringe. La gente si manda affanculo al semaforo. Vicino via Cavour un pullman mi passa davanti incurante del semaforo rosso (tanto c'è traffico... che ci frega del semaforo... al limite la gente si ammazza...) già ho lo stomaco girato e i nervi a fior di pelle. Odio questa città e tutti noi che ci abitiamo dentro, pronti ad accoltellarci alle spalle alla prima occasione, ma non riesco a starci lontano. A camminarci e scoprirla, a viverne il casino e la notte. Ad uno dei semafori di via Cavour attendo il verde, di fronte alla linea bianca. La gente attraversa, il solito nugolo di motorini mi si sta ammucchiando davanti (tranquilli, passatemi anche sui piedi, non c'è problema, poi partite anche storti o tagliate le strade in diagonale, tanto ci siete solo voi). I lavavetri assaltano una macchina accanto a me. Bloccato nel traffico nel senso inverso accanto a me c'è un Pullman dell'Atac. Guardo dentro distrattamente. Un signore di mezza età mi guarda e mi fa un cenno. Io penso: "ecco il solito pazzo schizzato che sta su ogni autobus" come il mago del biglietto che si faceva sempre la linea 807/777 bestemmiando tra mostacciano e l'eur quando andavo al liceo. Il tipo insiste, mi fa segno di guardare in basso. Non so perchè guardo giù, pensando di non trovare nulla oppure di trovare una macchia d'olio sotto la moto, un principio di incendio, un cadavere... qualcosa che aveva attirato l'attenzione dell'uomo con la camicia verde e la valigetta in braccio. Non c'era nulla. Nulla a parte i lacci della mia scarpa sinistra che svolazzavano nel vuoto fino a toccare l'asfalto. Riguardo il tipo, lo ringrazio quasi meccanicamente con un cenno della testa, lui contraccambia, scatta il semaforo parto ed al successivo rosso poggio il piede sul cilindro e mi riallaccio la scarpa. È veramente una cavolata, ma con lo stato d'animo che avevo stamattina (e questo periodo in particolare) questo piccolo episodio mi ha fatto tenerezza. Ho mentalmente etichettato in un secondo il signore a bordo dell'autobus come una "minaccia" o forse meglio un "fastidio" da ignorare mentre lui stava, in buona fede, cercando semplicemente di avvisarmi o farmi un minuscolo favore. Una piccolezza, ma che nel resto del tragitto fino all'ufficio mi ha fatto pensare. Forse non dobbiamo stare sempre sul "chi vive". Forse dobbiamo guardare un po' più in la. Oggi è una immane cavolata, domani potrebbe essere qualcosa di più interessante. Vabbè. Stasera ci bevo su. :lol: |
Mentre bevi pensa a qualche stivaletto con la zip! Sono comodissimi!
CIAO. |
...ma porca miseria! Dovevi intitolarlo diversamente...mi hai rovinato il finale! :lol:
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saper cogliere, in questo modo in questo mondo in questo periodo, certe piccole sottigliezze, mostra una particolare sensibilità d'animo degna di un MOTOCICLISTA d'altri tempi, ne sono rimasti pochi
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Che coincidenza...io stamattina a uno dei semafori di via Cavour ho trovato per terra un mazzetto di banconote da 100...
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gli strapp ,compra scarpe con lo stapp, comodissime:-p
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Er-minio
Come ti capisco..:( Ciao Monny...tornato dall'isoletta? |
Se trovi troppe persone che vogliono farti dei favori, a forza di BERCI SU, diventi alcolizzato.
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Il tuo ragionamento e' molto giusto.
Non bisogna mai aver fretta di giudicare qualcuno, ma purtroppo, ( e mi ci metto anch'io) non riusciamo a farlo. Per dovere di cronaca a Roma ho trovato gente fantastica, dal passante che mi ha accompagnato a comprare dei panini al mercato, al titolare del pab che ci ha offerto i caffe' "perche' era allegro ed eravamo i primi clienti", alle battute dei baristi e di quelli che guidavano i pulmann ecc... E poi non c'era traffico, a parte un milione di giapponesi. Io ho trovato piu' maleducati loro, di noi italiani. (forse vengono in italia a sfogarsi, al loro Paese non credo siano cosi'). Vedi... anche io giudico tutto il popolo giapponese, ma in questo caso ho ragione.:lol::lol::lol: |
ti ha salvato: una volta per una scarpa slacciata son caduto insieme al motorino..... la stringa si infilò nella griglietta della ventola del "califfo50", venne risucchiata dalla ventola e quando tentai mettere il piede in terra per fermarmi lo trovai bloccato contro il motore. caduta di lato tipo ragionier filini dopo la sgambata in bicicletta.....
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nella carriera motociclistica un bel coricamento al semaforo perche' si e' intorcigliata la stringa al pedale del cambio fa parte del curriculum di molti...
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quelle non le contavo, troppo frequenti....... adesso prima di frenare provo a mettere giù il piede, se non scende tiro dritto!
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Io ho avuto problemi con le espadrillas...
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EMO!! stasera, quando vai a bere fammi un fischio! :lol:
ora stò testando il mio nuovo antistress!! :lol: http://www.quellidellelica.com/vbfor....php5?t=137006 |
Bello che ancora ci sia gente così cortese ma toglimi un dubbio :
Sei riuscito ad allacciare la scarpa stando in equilibrio su un piede ed appoggiando l'altro sul cilindro senza fondere la suola ? :confused: |
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Basta anche, potendo, andarsi a fare due passi in giro. La ragazza con cui incroci lo sguardo, sorride ed arrossisce, poi una volta passati ci si rigira entrambi a guardarsi. Giri l'angolo ed è finita lì. Se fossi più intraprendente... chissà, magari era la storia della tua vita. Magari era una stronza micidiale. O forse aveva semplicemente una paresi facciale. Il cameriere che sta servendo il tavolo dei 500 japponesi di cui sopra che ti guarda con aria sconsolata e si mette a ridere quando gli fai l'espressione compassionevole. Osservare con distacco la gente litigare, mettersi a urlare ed arrivare alle mani per nulla, veramente per il nulla - e rendersi conto di quanto sei imbecille quando ti trovi in quelle situazioni (capitato spesso). Passare per Corso Vittorio Emanuele la sera d'estate e trovare un ragazzo con cavalletto e Hasselblad 501, uscito da un'altra epoca, che sta aspettando con ansia il tramonto e guarda e riguarda nel pozzetto la foto che verrà da lì a poco... C'è veramente di tutto. Penso, come scrivevo sopra, che ogni tanto tocca trovare solo il tempo di vedere questo ed altro. |
...lo sguardo di ammirazione con uno sconosciuto al passaggio della gnocca di turno...
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Il vecchietto voleva dirti che sotto la scarpa slacciata avevi il mazzetto di banconote che poi s'è preso Bodo.
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Mi ricordi un episodio successomi in auto, primo anno di patente, viaggio in Sicilia... avevamo perso la strada per Mazara del Vallo, e ad un certo punto imboccammo una statale che chissà dove portava. Improvvisamente un pullmann dall'altra parte ci lampeggia...
io mi inca(ss)o, pensando al solito d(xxxx)ente vedo che si affaccia e mi urla addosso mi affaccio anche io, irritato, sempre andando veloce riesco a distinguere due parole "sei contromano" quello che credevo essere un rompiscatole potrebbe aver salvato la vita a tre cretinetti e mi ha insegnato parecchio. |
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