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Qualcosa è cambiato
Tradizionalmente ho sempre avuto una guida molto muscolare, basata essenzialmente su forti accelerazioni e frenate. Le curve erano percorse con velocità d'ingresso relativamente bassa e piega poco accentuata, in modo da poter spalancare il gas fin da subito e percorrere tutta la traiettoria in accelerazione sul filo della derapata.
Una guida simile mi divertiva ed era anche abbastanza impegnativa, ma non mi soddisfaceva, perché comportava consumi di carburante, pasticche e gomme posteriori non indifferenti, ma soprattutto perché non era sufficiente a tenere il passo di Holz, il mio compagno di scorribande, che con gli 85 cavalli della sua R1150R mi dava (e mi dà tuttora, quando vuole) la paga su qualsiasi curva. A forza di studiare la sua guida (come quella di altri buoni motociclisti), mi sono finalmente reso conto che il segreto sta in buona sostanza nel far scorrere la moto in curva riducendo al massimo le frenate. Mi sono quindi messo in testa di imparare come si fa; perciò da qualche mese ho praticamente abolito le autostrade e ho cominciato a fare curve su curve, cercando di comprendere con la massima sensibilità possibile le reazioni provenienti dall'assetto e mettendo in secondo piano motore e freni. Questo nuovo modo di approcciare la guida ha avuto una serie di conseguenze a catena che hanno stravolto il mio rapporto con la moto. Intanto, ho iniziato a odiare le autostrade. Oggi le uso solo in caso di estrema necessità (minuti contati), altrimenti preferisco di gran lunga impiegare un po' di tempo in più ma divertendomi. Secondo effetto, ho drasticamente ridotto la mia velocità di punta. Su qualsiasi strada tendo oggi a muovermi intorno alla velocità prevista dal codice, perché se ci sono le curve vere la velocità deve essere per forza inferiore, mentre sui rettilinei non ha senso correre, perché a 90 o a 200 il divertimento nella guida è lo stesso; certo, manca l'adrenalina, ma nelle curve la ritrovo tutta, come e più di prima. Terzo, avendo ridotto la velocità nei percorsi rettilinei ma avendola aumentata in quelli ricchi di curve, il vantaggio di tempo ottenibile preferendo le autostrade si è nettamente ridotto, fattore che mi ha spinto a maggior ragione a snobbarle il più possibile. Tanto per fare un esempio, per fare Roma - Siena (240km di cui circa 165 di autostrada e 50 di superstrada) sono arrivato a impiegare (da casa a casa) 1h30', mentre se faccio lo stesso percorso a velocità codice impiego circa 2h15'; ecco che le 2h50' necessarie per fare il viaggio lungo la Cassia non sono più un'assurda perdita di tempo, bensì una piacevole alternativa, che tra l'altro mi consente di consumare molto meno e di non arricchire Autostrade. E questo mi porta dritto al quarto aspetto: i miei consumi si sono ridotti di almeno un terzo. Questo week-end ho fatto Roma - Porto S. Stefano - Sovicille (SI) - Roma, 715 km tutti percorsi su strade rigorosamente secondarie, con la sola eccezione della Cassia bis al ritorno perché si stava facendo buio. In tutto il percorso, fatto alla media di circa 75 km/h (GPS) e senza mai superare i 110 km/h, ma divertendomi come un bambino, ho consumato 33,7 litri, per una percorrenza media di ben 21,21 km/l (e c'è qualcuno che ancora dice che il Kappone consuma...). Non ho ancora riscontri sui consumi di freni e gomme, ma sono certo che stiano seguendo un andamento analogo. Quinto e più sconvolgente effetto, sono giunto alla conclusione che 130 CV non servono a un bel niente; ne basterebbero la metà, purché disponibili in buona parte sotto forma di coppia ai bassi e medi regimi. Quest'ultimo aspetto avrà di certo il suo peso al momento di cambiare la moto. Buonanotte a tutti. |
L'avevo detto io che era ora di smettere di sniffare la coccoina. :lol:
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Ma quando abbiamo fatto Viadimaggio insieme stavi al punto 1, 2, 3,4,5 no sai vorrei capì.....................;)
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Secondo me prima si depila col nastro americano, poi scrive ste cassate :lol:
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Bravo! Hai imparato finalmente ad andare in moto! :D:lol:
Da ste parti si impara subito: ci sono solo curve... |
Evoluzione della specie...
;)complimenti!!!;)
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Condivido ogni parola, ma questo significa che la prossima moto sarà un boxer? Perché per quel tipo di guida é il motore più indicato...
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Sto studiando anch'io la materia....anche se ultimamente, ahimè, in moto ci posso andare poco e cmq l'autostrada per me è sempre stata una palla mostruosa, necessaria, a volte, ma una palla...........
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Quotare Wotan, please....................................
Sono d'accordo, questo è un ragionamento sensato. Bravo. Ciao. |
dopo anni di curve invece io ho fatto la strada al contrario
rettilinei ai 200 e curve ai 40 |
benvenuto tra gli amanti della curva. E, spero per te, del boxer;)
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Che la guida alla "Freddie Spencer" non fosse la più redditizia sulle strade normali mi é oramai chiara da un pò.... il mio problema resta infatti il "lasciare scorrere la moto"... Questo significa avere totale e preventiva fiducia sull'aderenza pneumatico-asfalto su tutta la linea della curva, cosa che io psicologicamente ancora non riesco a fare :mad:
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Wotan, questo si è un gran bel modo di andare in moto, ma come ebbi modo di dire in altro post, ci vuole, per potersi approcciare a tale guida, qualcuno che ha manico e già guida così, da seguire e imitare......imparare da chi guida meglio di te è il modo miglore e più redditizio, sempre che sia intenzionato ad insegnare.
Saluti Albe |
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In realtà, come motore, il K resta secondo me migliore del boxer, perché pur avendo un allungo importante, è un motore pieno di coppia anche in basso e, soprattutto, è in grado di girare a 1500 giri e anche meno in 6a senza sforzo e senza vibrazioni. Spesso attraverso i vari paesini a 50 km/h senza scalare marcia, e questo secondo me è un plus impagabile rispetto al boxer. La mia prossima moto comunque, se manterrò questa forma mentis, privilegerà sicuramente la coppia rispetto alla potenza; può darsi che riscattero il mio K, di cui sono innamorato, ma mi piacerebbe tanto che fosse murato a 90 cavalli a 7000 giri, tutto quello che c'è sopra è solo un costo inutile. In alternativa potrei pensare, più che alla R, all'F800, 85 cavalli pieni e godibili ai medi regimi e costi contenuti, oppure, parlando di usato, ad un K100-1100 o ad un'R1150RS. deciderò secondo l'equazione soldi+scimmie in vigore alla scadenza del leasing. |
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Il difficile è stato ritararmi in modo da accettare mentalmente un ingresso in curva nettamente più filante e la successiva, lunga fase neutra, destinata non più ad accelerare e a fare magari una derapata in uscita curva, ma a sentire in modo fine l'aderenza delle gomme. Ma intendiamoci, l'esperienza della guida muscolare non è inutile; mi ha dato molto in termini di controllo della moto ed è comunque un lato della guida sportiva, che in ultima analisi realizza la miglior fusione tra scorrevolezza e aggressività. Di sicuro, se non avessi avuto un modello da imitare, non sarei stato in grado di riconvertirmi da solo; ma la difficoltà è stata soprattutto nel pensare l'approccio; una volta fatto questo, realizzarlo è solo una questione di affinamento, che chiunque abbia la voglia e la sensibilità necessarie può fare. |
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un giorno in uscita con Blacktwin mi sono impegnato a seguire la sua guida più morbida, e piano piano ci stavo anche riuscendo, ma un'uscita é troppo poco :-o |
se continui così un giorno ti sentirai dire: ecco perchè mi semini così facilmente sul misto, dallo stop ho visto che non freni mai!! :lol: ;)
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K75, 75 cv di goduria nelle curve i rettilinei li lascio agli "intutati"...:) |
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La prima risposta vera che avrei dato, dopo aver letto le tue considerazioni, era "benvenuto nel gruppo di quelli che consumano due gomme anteriori prima di cambiare la posteriore" :lol: Vero che 130 cavalli non servono, però purtroppo quello passa il convento e vorrei anche dire che se una K è ridondante di cavalli di certo ha altri pregi che altre moto non hanno (si anche la mia RT non ha) nei lunghi trasferimenti, cioè quella stabilità e quella direzionalità che ti fan scendere dalla moto molto più riposato rispetto a qualsiasi serie R o serie F, come pure l'elasticità del 4 cilindri. Io sono arrivato a questa dicotomia o una moto veramente leggera per divertirsi come con la bici oppure il mio vecchio KLT, 100 cavalli in basso e manubrio largo, peccato che scaldasse come un forno per le caldarroste se puoi, se non ti scoccia pagare 50-70 euro di bollo inutilmente, tieni il K a vita. D'altra parte io pur con la 850 e un polso di carta velina in autostrada non son mai riuscito a fare più dei 21,5 KM/l. Quindi il tuo risultato è veramente notevole anche sotto l'aspetto consumi bonne route :D |
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Bravo Wotan!!!! :D:D:D:D
per me l'autostrada non esiste..... in 4 anni l'ho presa UNA volta (circa 20 km)!!!!! se mi vieni a trovare ti porto sul Monte Peglia :eek::eek::eek::eek: |
Richiesta da novizio
Ok che le uscite con gente esperta sono fondamentali, ma...non si potrebbero avere più post del genere, se non proprio sulle valvole o centraline varie, ma sullo stile ed i consigli di guida.
Per me che sono digiuno di tutte ste cose, anche leggere di diverse impostazioni è interessante. Thanks ;) |
Grande Wotan!
Sono molto d'accordo con quello che dici... ho vissuto una simile "trasformazione" io stesso, qualche anno fa, quando alla guida del mio fido VFR mi accorsi che un mio amico che stimavo molto e che guidava secondo me in maniera spettacolare non toccava praticamente mai i freni! :shock: E' "bastato" fare due giorni attaccato alla sua ruota posteriore sulle Dolomiti per imparare molto su come si fanno le curve in scioltezza... poi è arrivato il GS, ho perso 30 cavalli e -magia- non mi mancano! :lol: (chi l'avrebbe mai detto?!?) |
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