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Test caschi
Ho trovato in rete questi test di caschi 2006, credo sia un sito americano, sulla destra della tabella se cliccate i numeretti in blu si apre il test vero e proprio di ogni casco, non c'ho capito molto ma, se non sbaglio, alcuni Arai e altre marche note (Nolan se non sbaglio) non hanno passato il test.
http://www.nhtsa.dot.gov/cars/testin...8/2006s218.pdf |
Grazie del link, molto istruttivo.
Da quel che ho capito, si tratta di un test federale per verificare la reale conformità allo standard DOT (l'omologazone americana, che non richiede test esterni, ma solo una dichiarazione di conformità fornita dal produttore). L'Arai Profile ha falito il test d'impatto laterale contro l'incudine piatta, tenendo la "testa" a più di 200 G per più di 2 millisecondi. Il Nolan N-102 ha un problema di etichettatura infedele, dato che l'etichetta riporta come costituiti in "lexan" (policarbonato) sia la calotta che gli interni. In Nolan dovrebbero assumere un traduttore migliore. In Arai dovrebbero spararsi. DogW |
Interessante!
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Stupisce l'alta percentuale di "fail". Significa ciò che la maggior parte dei caschi in vendita non son "conformi"?:scratch::confused:
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...e del collare HANS ne vogliamo parlare?!
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Comunque le marche note, tranne Arai, hanno passato tutte i crash test. I fallimenti riguardano militi ignoti come "Zox" o "Zamp". DogW |
Si, ma sarebbe bello che test analoghi fossero fatti alle tante altre marche che mancano, da noi diffuse. Possibile che ARAI sia la sola a farsi prendere in castagna?
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La scorsa settimana ho preso la moto qui negli States.
E siamo partiti alla ricerca del casco per mia moglie....ricerca difficile dato che non le va mai bene niente... Cerchiamo un aperto con visiera lunga, tipo nolan n42 per intenderci. Dopo aver passato 10 negozi il risultato e' stato questo: - Tutti i negozi trattano in marchio HJC. - Il numero di "scodelle" (casco aperto senza copertura delle orecchie) e' impressionante -Caschi di alta gamma come Shoei e Arai sono poco presenti e solo in versione con mentoniera integrale per supersportive. - Da dire che qui non ci sono scooter ed il casco non e' obbligatorio (ma grazie al buonsenso parecchi lo usano). Conclusioni tratte dal sottoscritto: - i caschi qui devono costare poco, un HJC versione scodella costa 69 USD, uno aperto con visiera lunga 95-99 USD (+ tasse 6%). Le marche minori ti danno la scodella OMOLOGATA a poche decine di dollari. Bell si compra al WalMart a prezzi ridicoli (79 $ per un integrale Zephir, quello del test) - La sicurezza offerta da un scodella ve la lascio immaginare. - Spesso la calotta e' unica quindi l'XS di mia moglie vanta uno spessore di imbottitura 3 volte quello di un XXL. Questo ultimo punto forse spiega il fallimento dell'ARAi nel test di decelerazione massima visto che ,come ben si sa, la Marca adotta diverse calotte a seconda della misura. Continuero' quindi ad utilizzare il mio Arai Szm Italiano anche se , per il test di guida, dovro' acquistare una scodella omologata DOT.:mad: |
non ricordo chi ma qualcuno diceva, nel caso delle vetture "... abbiamo prodotto una macchina realmente sicura, non una vettura nata per superare i crasch test"....
:confused: |
quoto PCIRI 100% :D :D
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Faccio mediamente 15000 km l'anno, e dopo aver provato una 15na di caschi, sono sempre più convinto che l'arai sia il riferimento nella categoria, e mi riferisco nell'insieme del casco (visiera, guanciali, peso, areazione ecc..):D
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Se vedeste il mio Arai mod. Randy Mamola del 1989....sembra appena uscito dalla scatola!
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Comunque tutti i caschi di marche note testati (lì dentro c'è anche Shoei, HJC, Bell, Nolan) usano diverse calotte. Quote:
Qui le chiacchere stanno a zero. Arai vendeva un casco assicurando ai suoi clienti che fosse conforme ad una certa omologazione. Non affermava che l'omologazione fosse inutile. Messo alla prova, il casco non era conforme, quindi Arai truffava i clienti. Poi uno può essere contento che Arai gli racconti minchiate, questi sono affari suoi, può anche mettersi uno scolapasta sulla testa e pensare di essere più protetto così che con un casco omologato se crede, rimane il fatto che Arai racconta minchiate ai clienti sulle sue omologazioni. DogW |
Ma quel casco Arai è venduto anche da noi?
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trmpo fa lessi su motociclismo come i due differenti test (quello usa e quello EU) fossero molto diversi e non sempre gli stessi caschi passavo indenni i vari test... io rientro nella categoria di quelli che vogliono sentirsi dire minchiate da Arai....;)
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A me sembra che con sti caschi ci fregano un sacco di soldi e basta, Shoei e Arai costano un botto, saranno così differenti da un Agv o altre marche di alta gamma che costa la metà???
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e dire che il mio arai l'ho pagato 290euri:mad:
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Mah...... |
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Non è che ci voglia questa supertecnologia per fare un casco omologato, e, visti i materiali di cui è fatto, non ci sono ragioni al mondo per cui un casco omologato in policarbonato debba costare più di 40 Euro. La supertecnologia e/o i soldi ci vogliono per farlo omologato e leggero, e areato e con la visiera a sgancio rapido e antinebbia e sfoderabile e con gli interni in microsupercazzola trattata anti batteri-funghi-muffa-alghe-cavolfiori e dipinto con i colori di Troy Baylorser e pubblicizzato sulle maggiori riviste del settore e pure su quelle minori che non guasta. Roba più o meno importante che, nelle preferenze dell'acquirente, può più o meno valere la differenza di prezzo. DogW |
Dogwalker:
- Quello che intendevo dire e' che maggiore lo spessore dell'imbottitura maggiore lo spazio per decelerare la testa, minore il valore di decelerazione. L' HJC taglia Xs che ha provato mia moglie aveva 2 pollici di imbottitura (5 cm). A mio parere assolutamente ridicolo: quoto chi diceva che e' un po' come comprare le scarpe grandi e poi riempirle di cotone.... Io che porto la XL se volessi lo stesso spessore di imbottitura dovrei girare con int testa un bidone della spazzatura riempito di patatine di polistirolo :lol: :lol: :lol: - Si parla di sicurezza DOT e si approva un casco a scodella? Con le orecchie scoperte? Mi spiace ma non ci sto...:( - Hai provato un casco Arai o Shoei? Si o No? :) - ti quoto invece sul fatto che Arai non ha passato la prova. Pero' , dovendo scegliere tra un HJc da 100$ (che ha passato la prova) ed un Arai (non importa ilcosto: pago io!) che non ha superato il test, io scelgo l'ARAI.;) |
Quoto Dogwalker al 100%.
Anche io ho un casco Bmw System 4, pagato un botto di soldi, non mi lamento, l'ho preso perchè mi piaceva, lo ricomprerei. Me lo posso permettere, mi sono cavato una voglia. Ma non sono certo convinto debba essere più o meno sicuro di un casco Lidl da 30 euro o Arai da 300 che sia, non ho i mezzi x valutarlo, le omologazioni parlano, le chiacchere e la pubblicità secondo il mio punto di vista lasciano il tempo che trovano . La comodità e le finiture, al limite, posso giudicarle. Lamps Giorg |
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Ovviamente sta al produttore costruire calotte che gli consentano di passare i test. Altrimenti può cominciare a rimarchiare i caschi da sci, con mezzo cm di imbottitura e affermare di vendere un caschi omologati. Quote:
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DogW |
Ma può esser credibile che Arai non passi un test di quel tipo, che passano tutti, come detto e ripetuto? O ad Arai son da galera, per emerita imbecillità, o quei test significano poco o niente.
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Io uso Arai dal 1985. Ero sponsorizzato da loro ai tempi del modello NR.
Visitando ai tempi i loro laboratori, mi fecero notare che erano gli unici insieme alla Bell americana a omologare i caschi con omologa SNELL, tra i piu' severi al mondo. Adesso che si venga a dire che ti raccontano falsita' e ti rifilino delle schifezze mi sembra un pochino una st.....ta. Se invece di far polemiche volete un riscontro scrivete al caro Maurizio Bombarda; titolare della BER e da sempre importatore Arai per l'Italia e vi fate dare dei chiarimenti. Mi sembra piu' pratico:wink: :wink: |
Vorrei chiarire che l'omologazione DOT non è affatto un autocertificazione, ma una vera e propria omologazione. Rispèetto alla ECE 22-05 richiede un casco più rigido (calotta) anche perchè (al contrario della ECE 22-05) richiede una prova di penetrazione. In pratica un peso fatto a punta che cade dalla'lto e che non deve arrivare alla falsatesta. Di conseguenza la calotta esterna deve essere più spessa e di norma un casco DOT è quindi più pesante di un casco ECE. Rispetto alla nostra omologazione la DOT è meno sicura (a parere dei tecnici ed anche del sottoscritto) in quanto è ormai appurato che un casco deve essere "elastico" e relativamente morbido per poter realmente assorbire l'energia di un eventuale impatto.
HJC è l'azienda che in America vende di più e questo significa che in realtà negli USA il casco deve costare poco ed aver un buon rapporto qualità prezzo. Come sappiamo in alcuni stati addirittura non è obbligatorio, ma questo non mi stupisce. Gli americani sono molto strani. Ti vietano di fumare ma non ti vietano di acquistare un mitra (e gli ultimi casi di assassini che fanno stragi nelle scuole parlano da soli....) |
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