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Ho assistito a un brutto incidente, ho paura. (lungo)
Domenica pomeriggio, vista la bella giornata di sole, ottengo tre o quattro ore di “permesso libera uscita” dalla mia ragazza (era il suo compleanno, è proprio un angelo) e decido di andare a trovare un caro amico che abita nel Monferrato per presentargli la mia mucca. Strade deserte in mezzo alla campagna, mi godo il sole e il panorama fino a Casale. Sto proprio bene a spasso con la mia moto, evito l’autostrada e faccio tutto il tragitto sulle statali alla mia solita andatura bradipa. Verso le 4 mi rimetto in strada verso Milano e all’altezza di Mortara vengo affiancato da un ragazzo in sella a un’Aprilia 250 (credo RS o simili) che trotterella con me per una decina di km sul filo dei 50 km/h. Tuta in tinta con la moto, stivali e casco integrale, il rumore del suo 2 tempi non disturba perché sta andando davvero piano, come me. All’uscita da un paesino il ragazzo si mette davanti a me e inizia la manovra di sorpasso del veicolo che ci precede. In una frazione di secondo mi rendo conto che mentre scala per prendere giri e superare, l’auto mette la feccia e sta per svoltare a sx in un piazzale senza che nessuno dei 2 abbia capito la manovra dell’altro. Capisco subito che l’impatto è inevitabile, il ragazzo inchioda bloccando la ruota post e si sposta il più possibile a sx sull’altra corsia, ma l’auto non l’ha visto e svolta tagliandogli la strada. Il botto è fortissimo. La moto colpisce le 2 portiere laterali e con la testa gli sfonda entrambi i finestrini piegando il montante centrale dell’auto da cui parte l’airbag. Io seguo la scena attonito e impotente, mollo il gas e la moto comincia a singhiozzare perché sono in quinta a 1000 giri. Il ragazzo rimane in sella e striscia sull’alsfalto del piazzale fino a colpire (sfondando) un muretto di cemento. La moto è distrutta e perde benzina. Io accosto sul piazzale e scendo dalla moto ma sono terrorizzato e non ho il coraggio di avvicinarmi al corpo immobile del ragazzo. Chiamo il 118 e gli farfuglio l’indirizzo dell’incidente. L’autista scende sconvolto e a fatica, perché la portiera non si voleva aprire, visibilmente danneggiata dall’urto. Non si era accorto di nulla, ha sentito lo scoppio dell’airbag e basta. Penso che il motociclista si trovasse proprio nella zona morta del suo specchietto. O magari non ha nemmeno guardato prima di svoltare. Il ragazzo è immobile, pensiamo che sia svenuto, o peggio. Poi muove un braccio, ha la gamba incastrata sotto la moto. Si fermano delle persone che lo avvicinano, io non ne ho il coraggio e me ne vergogno. So che se non fosse arrivato nessuno avrei dovuto soccorrerlo, ma mi sarei dovuto fare una violenza. Per fortuna arriva un medico che passava di lì in macchina, il ragazzo muove l’altra gamba a scatti e scoordinato, come in preda a convulsioni. Non riesce a parlare, mugugna qualcosa ma non parla. Il medico gli blocca la lingua e decide di prendersi la responsabilità di togliergli il casco. Non ha ferite, credo che la tuta abbia fatto il suo dovere da questo punto di vista, ma la botta è stata talmente forte che i traumi interni sono inevitabili. Arriva l’ambulanza, gli tolgono la moto di dosso e lo immobilizzano sulla barella. Non riesce a parlare ma urla di dolore. L’autista è sotto shock e io sono l’unico testimone, l’incidente è avvenuto a meno di 10 metri davanti a me, quindi devo aspettare l’arrivo della Polstrada per il verbale. Intanto si sono fermati diversi curiosi, compaesani della vittima che riconoscono la moto. Sono sconvolti, meno di un anno fa il padre di questo ragazzo ha perso la vita in un incidente in moto. Poi arriva un’auto sgommando, scende una ragazza, guarda la moto e scoppia a piangere chiedendo dove lo avessero portato. Io rimango immobile, appoggiato alla mia moto aspettando la polizia, ma in quel momento la mia mente è affollata di pensieri. Il sole tramonta, comincia a fare freddo e io devo ancora tornare a Milano. La mia ragazza mi sta aspettando, dobbiamo uscire per festeggiare il suo compleanno. E se avessi iniziato io quel maledetto sorpasso? Arriva la polizia, compiliamo il verbale e prendono le misure in terra. Mi chiedono se l’autista ha messo la freccia con sufficiente anticipo ma io non me lo ricordo. So solamente che ho capito che si sarebbero scontrati con qualche secondo di anticipo ma non saprei dire quanti. Ho la percezione temporale sfalsata. Il volo dopo la botta mi è sembrato interminabile. Mi dicono che viste le condizioni dovrò probabilmente testimoniare sull’accaduto. Ora vado pero, ormai è buio e ho freddo, devo ancora arrivare a Milano e il traffico è diventato intenso. Faccio tutta la statale a 40 all’ora dietro le macchine, non supero, guardo solo la strada e penso. Poteva succedere a me, quel ragazzo non aveva fatto nulla di così azzardato, ha solo avuto la sfortuna di mettersi nell’angolo morto dello specchietto. Adoro andare in moto ma è troppo pericoloso, la vendo. Questo è l’unico pensiero che ho avuto per i 50 km che mi separavano da casa. La notte ho dormito male, ho sognato più volte quella scena. Poi ieri mi sono fatto forza e ho preso la moto come ogni giorno per andare al lavoro. Vado ancora più piano di prima e ho un po’paura, ma non la vendo. Almeno non adesso, prima voglio vedere se mi passa. Scusate lo sfogo ma ne avevo proprio bisogno, ieri ero ancora troppo sconvolto per scriverlo e oggi ho la pelle d’oca solo al pensiero. Amo andare in moto, mi piace davvero tanto e non voglio rinunciare a questo piacere, ma mi chiedo se il gioco vale la candela.
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Se guidi con la paura di quello che potrebbe succedere... meglio smettere.
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Ho vissuto una esperienza molto simile a quella che racconti te.
Nel mio caso l'incidente era successo da pochi secondi, ma per il ragazzo incastrato sotto l'auto non c'era più niente da fare. L'ho sognato la notte e tutt'ora se chiudo gli occhi e ci ripenso mi tornano i brividi..... Ho avuto crisi di pianto e rigetto verso la moto... poi la passione ha avuto il sopravvento, continuo ad andare in moto, ma forse faccio un po' più piano e nei limiti del possibile cerco di essere prudente... un po' più prudente. Perchè non ti informi per sapere le condizioni del ragazzo e magari lo vai a trovare in ospedale? |
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Andrò avanti a ripeterlo all'infinito: se per il ferito non c'è un imminente pericolo di vita (moto sopra di lui che va a fuoco o altro), va lasciato dove si trova...eventualmente si prova a contattarlo per saper dire ai soccorsi (118) se risponde o no (stato di coscenza)!!! Dave, stai tranquillo, ogni tua reazione dal momento dell'incidente è perfettamente normale. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa, tu hai vissuto quegli attimi in diretta e se confrontiamo 100 persone in quel momento, avremmo 100 comportamenti diversi. Hai fatto benissimo a chiamare subito il 118 e a non toccarlo, vista la giustificata impreparazione su certe cose è meglio non peggiorarle. Quella scena ti resterà impressa negli occhi a lungo e spesso ti porterà a riflettere un pochino di più quando magari vorresti azzardare...meglio cosi. Siccome cmq avrai a che fare ancora con quel ragazzo (se devi testimoniare), quando lo vedrai in via di guarigione (da quel che ho capito dovrebbe essere il suo caso), ti sentirai molto meglio e risollevato di morale. Cmq secondo me, per fare tutto quel disastro, non era proprio ai 50 orari eh?! p.s. Hai fatto bene a "svuotare il sacco"...tenerlo pieno è peggio!;) |
Credo che avere Paura dopo aver visto uno farsi del male sia abbastanza naturale... se poi la Paura non dovesse passare allora a quel punto è meglio vendere la Moto.
Io non ho smesso nemmeno dopo che in terra ci sono finito io con 4 costole rotte e la moto da buttare... (ovviamente il tutto grazie al solito automobilista distratto che poi è pure scappato) Non conosco le statistiche ma credo che i cambi corsia e le svolte (delle auto) siano una delle prime cause di incidenti per i motociclisti. |
caspita, leggendo le tue parole sembra di essere stati li con te, tanto è vivido il racconto . Capisco benissimo la sensazione di paura che provi, è normale, anzi è più che normale, anche se fin d'ora mi permetto di consigliarti di non prendere decisioni sulla vendita della moto o meno, Aspetta un pò, il tempo lenisce certe brutte esperienze.
Piuttosto, ogni volta che penso a simili situazioni e rifletto un pò sui rischi ai quali si è permanentemente esposti andando, pure piano e prudentemente, in moto, mi si accappona la pelle a ripensare a qualche manovra un pò azzardata alla quali inevitabilmente, con tanti cavalli sotto al sedere, mi capita di lasciarmi andare. Dovremmo pensarci sempre ed avere non una ma cinque teste sulle spalle. A volte mi verrebbe voglia di schiaffeggiarmi se penso alla ricerca della "piega" solo per il gusto di far vedere che uno consuma le gomme anche sulle spalla.... a pensarci è proprio da deficienti prendere dei rischi così gratuitamente.... :mad: :mad: :mad: |
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............ come ti capisco, anche io mi sono trovato nella tua situazione, e come mi emoziono ancora a ripensarci.
Per un pò ho messo la moto da parte, non per paura, ma per senso di responsabilità verso la mia famiglia che cresceva, poi non c'è l'ho + fatta, e consapevolmente ma con molta coscenza continuo a usare le 2 ruote. Ma che brividi, ogni volta che vedo uno per terra !!! |
...azzo Dave! E' un bellissimo post! Mi sembrava di essere lì mentre leggevo!
Anche a me è capitato come a Cinzia... un amico! Non ho mai smesso però ed è quello che mi sento di consigliarti. Subito in sella e via! Magari piano piano, più bradipo di prima, con le ginocchia che tremano... ma subito! Questo IMHO... ;) |
Girare per strada e' sempre molto pericoloso, non solo in moto. Fa bene alla salute esserne sempre consapevoli, aiuta in parte a prevenire.
Purtroppo l'imprevisto e' sempre in agguato. |
che dire...
sono cose molte brutte solo a sentirle, figuriamoci a viverle... che la moto sia pericolosa penso che ne siamo tutti consci.... speso i nostri comportamenti la rendono ancora più pericolosa.... gioco a basket da quando ho 16 anni.... mi sono storto la tibia 5 volte e ogni volte mi dicevo "questa è l'ultima....adesso smetto!!!!".in realtà continuo a giocare... anche la moto è una passione.... so che quando esco da solo, mia moglie non me lo dice ma è preoccupata.... che altro dire.... piuttosto che la paura e la tensione ti "guidino", smetti... ma sono convinto che fra qualche giorno questi brutti momenti inizieranno a sbiadire.... arriverà un pò di caldo e la tua voglia di moto sarà quella di sempre.. con gli occhi bene aperti a quello che succede attorno a te....;) |
Non ci si può far niente
La tigre dell'intemperanza rugge ad ogni istante della nostra vita. |
vivere o morire a volte è solo questione di secondi
questa estate in provenza in mezzo ai campi di lavanda mi stavo godendo il panorama e i posti bellissimi e improvvisamente mi sono trovato davanti un bastardo in macchina che prima della curva stava sorpassando invadendo tutta la mia corsia...sono riuscito ad evitarlo ma bastava passasi 2 secondi prima... ma che ci puoi fare se non essere prudente? vivere tristi e privarti di tutto per non rischiare? se senti come sta il ragazzo facci sapere |
Caro DaveR, mi rimane difficile non rispondere ad un resoconto così pierno di angoscia e sofferenza. E la domanda che ti poni è ovviamente motivata da una paura troppo recente per essere razionalizzata, ma primo o poi questo lo dovrai fare e prendere una decisione in conseguenza.
Personalmente la paura mi viene ogni qual volta vedo due ruote adagiate a terra, una lunga frenata di due o quattro ruote che termina sul bordo dell'autostrada, o la notizia della malattia o della scomparsa di un conoscente, o peggio di una persona cara. La moto, l'immersione, il paracadutismo, l'alpinismo, e tante altre cose rappresentano delle passioni e le passioni sono ciò che ci mantengono vitali, i nostri segni distintivi. Ed io non sono pronto ad annullarli ne tantomeno ad annullarmi. Ma della paura faccio tesoro e questo significa crescere, ed andrò avanti con le mie passioni finché non sarò cresciuto abbastanza da rinunciare. Auguri e te ed a quel ragazzo. |
La stessa cosa può succedere anche in bici o a piedi, o a casa, infatti la % maggiore di infortuni capita proprio fra le mura domestiche.
Senza dire le solite cose e chiamare in ballo il destino, io in città (posto pericolosissimo per le due ruote motorizzate o meno) guardo sempre le ruote anteriori delle auto, e non appena vedo che tendono a sterzare freno e mi riporto dietro (se stavo superando). Ma anche in questo modo si rischia di essere tamponati posteriormente. Comunque in moto io applico la regola che non ho mai la precedenza, preferisco darla "vinta" una volta in più, non mi frega, cerco di essere prudente in maniera esagerata sopratutto in citta (dove uno può girare all'improvviso), faccio ovviamente le mie tiratine, e se mi succede qualche cosa ... bhè ... ragionando così era proprio DESTINO! |
Ciao Dave, a 18 anni ho perso un amico per un incidente. Due giorni prima gli avevo fatto da "zainetto" sul suo Gilera Arcore, era il periodo del casco non obbligatorio, senza protezioni, in maglietta e pantaloncini. A pensarci adesso mi vengono ancora i brividi................se ti è di aiuto prova ad analizzare l'accaduto, andava piano? Com'è uscito in sorpasso, gradualmente in modo da farsi vedere o di colpo? Io prima di ogni sorpasso do una piccola clacsonata.........
Ciao |
anche un mio amico e' caduto davanti a me, in una rotonda accelera,gli parte il posteriore,riprende aderenza ma l'anteriore sbacchetta in modo inverosimile e lui finisce a terra,scivolata di una 30 di metri la moto che va sotto un macchina parcheggiata e lui sabatte contro la moto, si alza da solo e' incolume, la giacca in pelle lo ha protetto, il casco e' tutto rigato ma lo ha salvato.
i primi giorni ci pensavi sempre......andavamo piano,eravamo in gruppo,prima di lui erano passate 3 moto, e io che viaggiavo in coppia se succedeva a me? e' sempre brutto vedere o sentire di incidenti in moto, la cui maggiorparte e' perche' qualche altro mezzo non ti "vede". |
La paura ti fa sentire vivo... Nn vendere la tua cavalcutara ma usala, acuisci di più i tuoi sensi, sii più prudente....
Come ha detto Adreino vuotare il sacco aiuta!!!! Buona strada DaveR! Monk |
già il fatto che tu sia riuscito a raccontare l'episodio, con tale vividezza, significa che lo stai "assorbendo".:)
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Prima che motociclista, sono alpinista, e ti posso assicurare che spesso ho portato a casa la pelle proprio perchè la cosiddetta "paura" mi ha fatto desistere da gesti azzardati ;) |
Io ho perso il mio migliore amico 5 anni fa, frontale con auto che superava alla cieca. Lui andava a 40 all'ora, era mezzanotte e se ne tornava a casa tranquillo tranquillo...le macchine che si superavano invece erano ingarellate...
L'unica cosa da fare è non cercarsela, usando al massimo il cervello e valutando soprattutto l'impossibile. Ma c'è una cosa che ci scappa di mano, che non si può calcolare..ed è il destino. Basta vedere cos'è successo a Slow Ahead il mese scorso (cercate nei post Tamponato regalo Akrapovic)... Quindi se riesci a essere sereno goditi la moto per tutto quello che ti può dare, ma sei guidi con la paranoia...lascia perdere, vai in terra da solo.... |
mi sono venute le gambe molli solo a leggerlo..................
se fossi stato lì, svenivo:mad: :mad: non devi vergognarti per aver avuto il terrore di doverlo soccorrere.......non è mica facile....e non sei il solo |
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Ho dovuto vuotare il sacco, non ce la facevo a tenermelo dentro: grazie a tutti per le risposte incoraggianti! Per il momento non ho intenzione di venderla, anche oggi sono in giro in moto per lavoro e fortunatamente non ho il panico mentre guido, vado solo un po' più piano (meglio così) e da solo. Mi da fastidio l'idea di portere lo zainetto, ma magari passerà. Altrimenti andrò senza passeggero se la cosa mi farà stare più tranquillo, nessun problema. |
Mi è capitato qualcosa di simile qualche mese fa .... solo che la parte dell'automobilista l'ho fatta io!! :mad: :mad:
Ero in moto in città ed andavo piano. L'auto davanti a me rallenta ed io guardo dietro e mi sposto a sinistra per sorpassare. Sento un urlo e solo allora mi accorgo che al mio fianco sinistro, un pò più dietro e assolutamente invisibile nello specchietto, c'era un ragazzo con uno sputer. Inchiodiamo entrambi evitando di toccarci per un pelo, e lui di sbattere contro un'auto che proveniva nell'opposto senso di marcia! :mad: :mad: Mi bècco una buona dose di maleparole.:cussing: :cussing: :cussing: e resomi subito conto dellla situazione chiedo scusa immediatamente :!: :!: Ho raggiunto un pò più avanti al semaforo il ragazzo e mi sono scusato di nuovo spiegandogli che non potevo vederlo perché era nella "zona morta" dello specchietto. Mi ha capito e ci siamo salutati con una reciproca pacca sulla spalla! ;) ;) Continuo però a pensare al guaio che avrei potuto fare del tutto incolpevolmente! :mad: :mad: :confused: :( |
che brutta storia il mio consiglio è di ricominciare subito ad andare in moto e se proprio non ti passa la paura..........
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