| Lo Zingaro |
31-01-2007 23:49 |
Africa Reportages
E' il titolo di un libro di Veronese (giornalista di Repubblica), pubblicato da Editori Laterza al costo di 6,71 euro per 178 pagine.
Si tratta della raccolta di articoli fra il 1985 al 1988 che toccano i principali eventi accaduti nel continente nero, leggendolo si vivono e rivivono quelle vicende che abbiamo solo superfiacialmente saputo e seguito per pochi giorni, come dice l'autore l'Africa è lontana dai grandi interessi economici (come ad esempio il petrolio) che muovono le grandi democrazie occidentali ad interessarsi alle vicende medio orientali, per tali motivi il continente nero è semi sconosciuto, la sua gente fatica tanto a trovare il cibo quotidiano, ecc. sono così lontano da noi così arretrati, ma sopravvivono con tanta farza e dignità che a detta dell'autore dobbiamo ammettere che gli uomini non sono tutti uguali, le razze esistono e si dividono in inferiori e superiori. Poi aggiunge che che superiore a tutti è quella Africana!!!
l'Africa è così vicina a noi geograficamente eppure così sconosciuta perchè trascurata dai flussi di capitali, di grandi investimenti, dalle rotte commerciali, dalle meagenzie turistiche (ad eccezione di qualche località oceanica), e quindi anche dai giornali, questo mistero è uno dei motivi che ci spingono al deisderio di andare, di viaggiare in moto sulle sue piste, la sete di conoscere la verità, di scoprire quello che non ci raccontano!!!
Insomma legfgere questo libro è come viaggiare attraverso tutto il continente, ma anche attraverso 13 anni della sua storia, attraverso alcune delle maggiori tragedie dell'umanità spesso poco raccontate proprio perchè così lontane da tutti gli interessi economici dei popoli occidentali. Se voliamo in aereo di notte sull'Europa vediamo luci dappertutto, se voliamo sopra l'Africa vediamo solo il buio, eppure laggiù c'è un brulicare di vita che ci sfugge, che possiamo solo immaginare e che è molto diversa dai nostri canoni, spesso molto più vera e queste forse le vere motivazioni che spingono i viaggiatori africani a tornarci e spingerci sempre più in là!!!
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