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Multi V4. Chi l'ha provata.
Con il benestare dei moderatori, vorrei aprire una discussione inerente la “ PROVA “ della Multi V4. Quella originariamente aperta, sì è infatti sviluppata in una miriade di rivoli.
Ho avuto la possibilità di guidare per una cinquantina di chilometri l’esemplare consegnato ad un amico. Si tratta di una S , full, che ho testato su strade fredde ma asciutte, grazie al clima gelido quanto secco che la giornata mi ha regalato . Provengo da una dinastia di Multi, e salito sulla V4, mi accorgo subito come la novità vada ben oltre l’architettura del propulsore. Siamo di fronte ad una interpretazione completamente nuova del concetto di Multistrada. Un salto concettuale, direi. La prima marcata differenza si riscontra salendo in sella. Da sempre le Multi accolgono il pilota “dentro “ il mezzo. La V4 ti fa accomodare “ sopra “. La triangolazione è assolutamente azzeccata per il sottoscritto , che misura 180 cm. Forse per i molti chilometri percorsi in precedenza, mi trovo tuttavia un tantino a disagio. Meno inserito di quanto non lo fossi sulla mia enduro, pur avendo maggior spazio per i movimenti, fatico a trovare la quadra. L’altezza da terra è piacevolmente contenuta, rispetto sia alla 1260 enduro, che soprattutto alla 1200. Tiro la leva della frizione … e finalmente trovo un comando “ quasi giapponese “. Sicuramente lo sforzo richiesto è minore rispetto alle unità che equipaggiano il DVT. Dentro la prima e si parte. Il motore si fa amare subito. Regolare come un … quattro cilindri, spinge apprezzabilmente fin da subito. Si irrobustisce forte ai medi, ed esplode letteralmente dopo i 7000 giri. La magia della fasatura, lo rende piacevolmente simile ad un bicilindrico, seppur molto più rotondo. Quindi anche il talebani del twin come il sottoscritto, non rimpiangeranno troppo l’unità precedente. Sicuramente il Granturismo non manca di carattere. Non è un 4 in linea, se questa è la “ paura “ di qualcuno …. Bello il sound … personale, mai fastidioso o invadente. Apprezzabilmente contenute le vibrazioni, ma calzavo guanti invernali . Veniamo ad una serie di confronti, seppur fatti a … culo, nel senso letterale del termine, ovvero demandando al deretano , le sensazioni. Il tiro ai medi è molto buono. Tuttavia, a sensazione, leggermente inferiore al 1260 DVT. Certo, rispetto al 1260 questo V4 pulsa meno, non avendo due padelle che mulinano a tempo. Le sensazioni risultano quindi affievolite. E’ stato per converso irrobustito rispetto alla Panigale o alla street, rispetto alle quali mancano quasi 40 Cv all’appello. La scelta è quanto mai sensata, visto il tipo di moto. Gli alti regimi del V4DESMO, sono realmente inutilizzabili su strada a cavallo di una sportiva. Figuriamoci se imbrigliati in un Crossover. L’allungo – pur castrato rispetto al V4 originale - è semplicemente sconosciuto a qualunque altra concorrente diretta. Il cambio è una meraviglia. Non ha più neppure il fastidioso scalino 6° / 5° , del DVT in staccata. Il quick shift, è un riferimento assoluto. Chi scendesse dal boxer BMW beneficerebbe di una regolarità di funzionamento ancora superiore. La botta ai medi è meno avvertibile rispetto al cugino bavarese, ma la differenza di cavalleria è assolutamente apprezzabile. Dove invece Gs e Multi V4 si somigliano come mai prima, è nell’incedere. Oggi la Multi ha perso la tendenza ad aggredire le curve , a favore di una maggior rotondità. Non siamo a livello di un Gs nella percorrenza di un tornante o di una rotonda, ma la moto è più amichevole su tutti i fronti. Appare assolutamente chiara la volontà di costruire una moto più facile. Sicuramente il Ducatista incallito resterà deluso. I “ difetti “ eliminati, o semplicemente affievoliti, verranno percepiti come carenze caratteriali. Questa Multi è un po’ più BMW … inutile girarci introno. Credo che prima di deliberare la declinazione finale del modello, in quel di Borgo Panigale, abbiano percorso più di una via in sella ad un GS. Non fraintendermi … le due moto sono e restano assolutamente distinte su tutti i fronti, primo tra tutti quello delle prestazioni pure. E’ innegabile tuttavia la capatio benevolentiae che a Bologna hanno posto in essere verso quel pubblico, che male digerisce gli spigoli delle rosse. E’ una “ Multi per molti “ questa V4 … aperta ad un pubblico che fino ad oggi identificava le moto italiane come troppo sportive. A sensazione , scontenterà un 10% di duri e puri, ma conquisterà molti altri estimatori. Di fatto, comunque, bene che continuino a sviluppare anche il twin in quel di Bologna. Perché oggi KTM è rimasta l’unica vera ready to race nel settore delle bicilindriche a ruote alte. Quanto sopra, al netto del fatto che la V4 sia oggi il riferimento prestazionale assoluto…. E di gran lunga. Questa moto va forte, anzi fortissimo. Sicuramente molto più di ogni concorrente. A fronte di questo incremento, si è tuttavia parecchio “ imborghesita “. Discorsi che ricordano gli estimatori del vecchio testastretta, quando uscì il primo DVT 1200. Solo che adesso il V4 , se raffrontato al vecchio desmo, è quasi un propulsore da gay … pur avendolo molto lungo, ancor più grosso e sensibilmente più duro. Scusate il francesismo. Non ho potuto apprezzare il comportamento in piega quando si aggredisce una svolta. Da un lato la moto non è mia, dall’altro il fondo stradale non invita esattamente a combattere contro le leggi della fisica. Tuttavia, da grandissimo estimatore della Multi Enduro, noto un miglioramento rispetto all’unico vero neo della mia precedente moto. Laddove la Enduro, sul lento stretto, metteva in mostra un baricentro poco favorevole, la V4 svolta benissimo. Siamo quasi a livello di una Africa twin. Da verificare anche la stabilità sul veloce. Già la 1260 S era molto rigorosa. L’enduro poi, sia il 1200 che il 1260, era un vero siluro. Viaggiavo a 200 km/h in autostrada con passeggero e trittico di alu cariche, senza il minimo scuotimento. Dubito che la V4, possa essere all’altezza, a meno che non abbiano fatto un vero miracolo , coniugando facilità di guida e rigore sul veloce. Le sospensioni sono da applausi. Le unità Marzocchi lavorano benissimo. Chiude il cerchio di cotanta perfezione un TFT spaziale, ed una protezione aerodinamica che pare molto buona. Dico “pare” non avendo percorso neppure un metro di autostrada. Altro plauso all’impianto frenante. Se già le Multi erano un riferimento in materia, le Stylema odierne fanno compiere un ulteriore balzo in avanti soprattutto sul fine tuning con il quale si può centellinare la potenza frenante. Non ho avuto modo di testare il cruise adattivo, laddove la segnalazione dell’angolo cieco sullo specchio funziona benissimo . Non avendo connesso il cellulare, non so dire nulla sul sistema di navigazione. Non mi è piaciuta posizione di guida. Francamente la trovo un passo indietro. Il giudizio è tuttavia da intendersi come molto personale. Le decine di migliaia di chilometri percorsi in precedenza su altre Ducati, sono un fardello del quale mi devo spogliare. Non chiedetemi se scaldi … le temperature sono poco sopra lo zero. Non ho testato le varie declinazione che l’elettronica permette. Mappa Touring, e settaggio di default, vanno comunque più che bene di primo acchito. Ovvio che poi, si possa affinare ogni parametro in ragione dei gusti personali. Un’ultima considerazione…. Se Honda avesse dotato la Crosstourer di sospensioni appena decenti, e non si fosse persa in una elettronica primitiva e demenziale, avrebbe costruito una Multi ante litteram. Dpelago Ducati MTS V4 |
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Stabilità sul veloce. Una cosa che mi ha stupito sul GS è l'incredibile agilità sullo stretto ma anche che è sui binari oltre i 200. Mi sono chiesto se contribuisce l'ammo di sterzo. Sul "sopra" la moto. Di Ducati ho avuto molte hypermotard, di KTM la 990 SMT. In tutte seduto "sopra". A me piace di più, è credo questione di gusti. Inviato dal mio SM-N960F utilizzando Tapatalk |
la mia 2005 non ha ammo di sterzo e a 220 indicati con borse e tutto va dritta come un fuso.
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Grazie per le tue impressioni [emoji106]
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La prima frase è molto biblica :lol: La seconda: che intendi, esattamente? Grazie |
@ aspes .. io ho avuto la Tua stessa moto. L'unica BMW che abbia mai acquistato. Francamente , in rettilineo oltre 200 km/h, la ricordo piuttosto ballerina. Almeno se raffrontata ad un mezzo il cui avantreno possa definirsi "piantato ".
@ zorba. fatte le opportune premesse, la posizione in sella della nuova Multi , è meno inserita nel corpo macchina , rispetto alle declinazioni precedenti. A mio parere, lo stare " sopra " e non " dentro " , dona maggior libertà di movimento, ma meno controllo del mezzo. Ripeto tuttavia, come abbia percorso circa 100.000 km " dentro una Multi " e solo 50 " sopra una Multi ". Prendi quindi la mia esternazione per ciò che pòssa valere. Dpelago Ducati MTS V4 |
Grazie x la recensione.Domanda come definiresti il peso paragonandola alla enduro?
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@Dpelago: grazie del chiarimento, se riguarda solo il controllo del mezzo per me non è un problema (non lo controllo comunque! :mad:).
Pensavo fosse un discorso legato al comfort. Beh, in ogni caso in 50 km sarebbe difficile capire il livello di comfort. Lamps |
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ps: non vorrei farti deviare il thread come l'altro. |
interessante la tua prova e descrizione.
hai confermato quanto letto da prove di riviste varie. come sembra evidente, anche confrontando curve di coppia e potenza, e anche da prove lette in giro, almeno per il momento, il gs ha più spinta e coppia sotto, diciamo fino a 5000/6000 giri, mentre il ducati ha più vigore e fa divertire di più sopra. ora dipende dal tipo di guida e dai gusti personali, dove si guida di più il motore. una cosa è certa, questa nuova ducati, farà smuovere molto le acque di tutte le altre case a correre dietro le sue nuove dotazioni tecnologiche e motoristiche. |
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Il baricentro più basso, unitamente ad una probabile miglior distribuzione dei pesi, fa sembrare la moto più leggera. Come detto, il vero ( e forse unico ) limite del 1260 enduro, è la manovrabilità nello stretto. Segnatamente in due , tris carico , e passeggero, la scalata dello Stelvio, richiedeva un certo mestiere. Sempre ad occhio ... e limitatamente ai 50 km perrcorsi, la nuova V4 è un passo avanti in tema di facilità Dpelago Ducati MTS V4 |
Scusa, dimenticavo.
Scrivi che l'altezza da terra è piacevolmente contenuta. Tu quanto sei alto? Grazie. |
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Bella recensione, complimenti.La mia è stata molto più sintetica anche perché frutto di un test di una decina di km e perché non conosco il comportamento della penultima Multistrada.
Concordo comunque su tutto tranne forse la posizione di guida che trovo molto naturale. Comunque dimostra che è una moto della quale ci si fa una idea in tempi molto brevi per le indubbie qualità e per il feeling di guida che trasmette....i difetti verranno fuori in tempi più lunghi!:cool: |
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Dpelago Ducati MTS V4 |
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Credo che il termine analfabeta funzionale sia molto in voga, oggigiorno. :( |
La prova di dpelago, che è molto interessante in quanto effettuata da motociclista che ha guidato abitualmente Multistrada nelle sue ultime realizzazioni prima del V4, conferma quello che osservando i movimenti della casa di Borgo Panigale era abbastanza chiaro, in termini di "effetti" del progetto.
Multistrada V4 è una moto progettata e realizzata per piacere a chi fino a oggi ha comprato, guidato e soprattutto apprezzato il GS. Attenzione: non è che il V4 sia "come" o "uguale" al GS. E' chiaro che se ne differenzia mantenendo qualche tratto "distintivo" del marchio rosso, come è giusto che sia da un punto di vista di caratterizzazione del prodotto. Ad esempio, rispetto al GS è ovvio che il propulsore faccia provare il senso del "postbruciatore" a tutti quelli che finora hanno guidato moto con motori che esauriscono la spinta (per quanto corposa sotto essa possa essere) una volta raggiunti regimi ai quali il V4 ducati "cambia passo". Questo è tipicamente "Ducati", e ce lo si aspetta da una moto Rossa anche se si è un nuovo ducatista che viene da altri marchi. Tuttavia, a GS (o meglio ai suoi aficionados) Ducati si è ispirata quando della Multi V4 ha studiato l'impostazione di guida, le quote e le geometrie, la trattabilità ed amichevolezza del carattere del propulsore ai regimi "umani". E sono proprio queste caratteristiche che fanno percepire al pilota quelle sensazioni che in una parola dpelago ha descritto come "facilità". Si è parlato di un 10% di piloti che non apprezzeranno tali caratteristiche. Io non voglio esprimermi in termini percentuali ne quantitativi, ma è evidente che a chi fino ad oggi ha apprezzato una certa concezione di multistrada, ossia di Sportiva con posizione di guida meno sacrificata e più protettiva che ti fa rinunciare a poco - in termini di feeling di guida e performances su strada- rispetto ad una supersportiva made in Borgo, la Multistrada V4 giessizzata si adatti ben poco. Nulla di male, intendiamoci: anzi, da italico e da persona che apprezza alcune delle realizzazioni della casa bolognese, non può che farmi in qualche modo piacere che vengano inferte bastonate sul mercato alla rivale bavarese (i miei amici del DS di Firenze mi parlano di decine di giesse date in permuta per passare a Multi V4: mi auguro per loro sia vero). Ma a quel tipo di motociclista (forse ce n'è qualcuno in più di quanto si pensi in queste stanze) per il quale un avantreno lontano la in fondo non è "facile" solo perchè non ti dice (al contrario di uno scorbutico 17" di una Multi V2) cosa sta succedendo sotto la ruota, questa Multi V4...non piacerà. |
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Dpelago Ducati MTS V4 |
Eh, la fai facile... mica hai fatto tu la figura da cioccolataio! :lol:
Anale a chi? Vabbe', dai, per farti perdonare mi farai provare la V4 prima o poi! :) |
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