20 Caschi integrali a confronto
1 allegato(i)
Allego una sistesi di una recente prova effettuata da una nota rivista che NON HA FINI DI LUCRO, che acquista i prodotti per i test in anonimato e li prova in laboratorio privato.
Miglior prodotto: AGV K2, Miglior acquisto: LAZER Vertigo/LX a pari merito con Nolan N1 Scusate la qualita' dell'immagine, ma non sono riuscito a fare meglio. A chi lo desidera posso inviare l'intero articolo in pdf leggibile. Ciao. |
Ma è una rivista specialistica o una rivista tipo Altro-Consumo???
No, perchè c'è una bella differenza. Vero che le riviste settoriali hanno le mani legate per castigare marchi noti... e questo è un dato di fatto. Ma chi si vende come protettore del consumatore, spesso, fa test ed esami che nulla hanno a vedere con le qualità, i pro e i contro di un casco. Io stessa ho partecipato ad un test del genere dove si asseriva che un fantastico casco (jet) da 42 euro valeva, come sicurezza, tanto quanto un Arai SZ Ram... perchè, secondo i loro test... i risultati erano gli stessi.... |
Mi sembra il test di "Altroconsumo" fatto due anni fa, magari mi sbaglio :confused: :confused: :confused:
|
Lo spRot-integral :arrow::-p non sembra messo male.....
|
E' quello di "altroconsumo".
Difatti tra le caz**te scritte sul presente articolo (+ qualcun'altro) ma soprattutto quelle immani sul DL168 ho fatto che telefonarci e ho annullato l'abbonamento. :mad: |
Quote:
:glasses8: :glasses8: |
Ma non esiste qualche ente autonomo e competente (magari americano che su ste cose di solito sono seri) che faccia dei test ben fatti su caschi e abbigliamento e ne pubblichi i risultati?
|
Quote:
|
Quote:
concordo... ;) |
Quote:
|
Quote:
:glasses1: :glasses1: |
Quote:
|
Quote:
:lol: :lol: :lol: |
Quote:
http://www.nhtsa.dot.gov/cars/testing/comply/fmvss218/ |
....si ' Altroconsumo
E' un articolo di Altroconsumo che risale ad aprile 2004.
Ho visto un po' di vostri commenti. Non sono sorpreso che un casco da 42 euro possa essere sicuro esattamente come uno da 200 euro. Sono convinto che i parametri che derminano la sicurezza sono basati su range standard internazionali e che non sono di certo i produttori a stabilire. Il prezzo varia in funzione di parametri qualitativi come peso, comfort, silenziosita', accessori, interni lavabili, ecc. Ad esempio se un casco e' robusto ma lo e' a fronte dell'impiego di materiali obsoleti od economici, vorra' dire semplicemente che pesera' un botto e nessuno se lo comprera' per questo motivo. Non per questo vuol dire che non e' affidabile e sicuro. In una scala di valori da 1 a 10 della SOLA RESISTENZA AGLI URTI il casco economico puo' anche valere 8, al pari di uno costoso. Chiaramente con la stessa scala che valuta il SOLO COMFORT O IL PESO, quello economico prendera' un misero 4 a fronte di un bell’8 di quello costoso. Il fatto che il casco economico ha preso un voto basso nel giudizio del comfort/peso non vuol dire che non e' affidabile e sicuro come quello che ha preso l’8 anche nel comfort.... Se vi serve comunque ho l'intero articolo in PDF. Ciao |
Il fatto è anche che i requisiti minimi per l'omologazione sono abbastanza scarsi, tanto che anche caschi pessimi sono omologati al giorno d'oggi. Ci sono caschi che superano test molto più pesanti di quelli minimi e per questo io ritengo che non possano prendere lo stesso voto di un casco appena appena decente.
Tanto per fare un esempio a caso, i caschi Arai sono realizzati per resistere a più colpi nello stesso punto e in punti diversi. Il canone minimo per l'omologazione è la resistenza a un impatto solo... forse al differenza sta qui. Ovvero, Altroconsumo non è nel torto, ma, a mio parere, spinge la gente a comprare il minimo indispensabile e non il massimo in fatto di qualità. Questo può andare bene per un paio di pantaloni forse, ma sulla sicurezza non si transige. E' vero che comprare Arai, Shoei, ecc... oltre alla miglior qualità si paga molto il marchio, e su questo loro ci marciano. Ma è anche vero che, per esempio, Arai è una delle poche case che fa tante calotte quante sono le taglie... non una calotta sola che poi si regola con lo spessore dell'interno per le taglie... con diversi costi di impianti e di produzione. Ma questo quelli di Altroconsumo non lo sanno nemmeno. |
Le prove per l'omologazione di un casco servono un belin di niente così come sono fatte e non per niente alcuni marchi tra i piu' noti se ne sono autoimposte di piu' severe. Sai cosa m'interessa sapere che un determinato peso, con una determinata forma, cadendo da una determinata altezza non perfora una determinata calotta! Io vorrei sapere QUANTE VOLTE quel peso deve cadere sulla calotta per perforarla oppure quale peso o velocita' deve avere per farlo in una botta sola...così forse inizieremmo a vedere la differenza tra un marchio e l'altro, tra una calotta in policarbonato ed una in compositi stratificati.
|
riconcordo...
troppi fattori... la qualità degli interni... la durata degli stessi dopo ripetuti lavaggi... la progettazione degli interni... basarsi su vincoli di legge è ridicolo... omologheresti anche un PITALE con quelle regole... ALTROCONSUMO esamina sempre e solo il prezzo... ed è il fattore determinante... |
Non mi trovi daccordo quando dici "...Altroconsumo spinge la gente a comprare il minimo indispensabile e non il massimo in fatto di qualità".
Infatti Altroconsumo distingue il miglior prodotto dal miglior acquisto. Sappiamo tutti che c'e' una bella differenza. Avere questa importante distinzione ti mette in condizioni di scegliere un funzione di quello che ti serve...... minimo o massimo di qualita'. Ciao. |
Quote:
Poi "..Ma è anche vero che, per esempio, Arai è una delle poche case che fa tante calotte quante sono le taglie... non una calotta sola che poi si regola con lo spessore dell'interno per le taglie..." questo non è sinonimo di sicurezza ASSOLUTAMENTE. Ciao |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:27. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©