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A me era sembrato che Marc fosse andato a spasso per dieci giri, lui ha precisato meglio. Per dieci giri ha spinto, per dieci ha gestito le gomme e per gli ultimi dieci è andato a spasso.
Di solito fopo ogni vittoria esordiva dicendo 'Non è stato affatto facile', ma deve aver capito che non ci credeva più nessuno. |
Le considerazioni di Zam sulla gara
https://www.moto.it/MotoGP/motogp-la...ania-2019.html |
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Fossi in Rossi mi iscriverei alle restanti gare di MotoE.
E lo dico seriamente, da suo super super tifoso. |
Credo si faccia troppo in fretta a esaltare o giubilare. L'anno scorso Zarco era un mostro, tutti lo vedevano un alieno, oggi per tutti è un signor nessuno.Fino a tre settimane fa Vinales era giudicato 'un pacco', oggi si dice che è lui il faro della Yamaha. Allo stesso modo credo Dovi sia lo stesso pilota che quattro mesi fa ha battuto Marquez e Rossi lo stesso che ad Austin stava per vincere la gara. Il tempo certamente cambia i valori in campo, ma non così in fretta.
Purtroppo è una Motogp che si basa su alchimie ed equilibri sottilissimi con valori che cambiano drasticamente a volte tra mattino e pomeriggio per pochi gradi di temperatura. Nemmeno i piloti si sanno spiegare l'insorgere di problemi o variazioni improvvise, figuriamoci se possiamo spiegarlo noi dal divano di casa. |
Si infatti.... lo sport più bello è quello di salire sul carro del vincitore e buttare giu quello appena sceso per poi fare il contrario la settimana dopo... ma forse è anche il bello del fare i piloti da tastiera... purché poi non lo si faccia anche in altri ambiti...
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Blade condivido in pieno il tuo ultimo commento, è quello che penso da sempre.
Si giudica gente che corre da sempre, con una spocchia indecente. Detto questo, il dato strabiliante, è che in questo esatto momento tecnico che tu hai descritto c'è uno come Marquez che va come un treno. Caldo, freddo, morbida, media, cazzi e mazzi. Va sempre. È davvero arrivato ad un livello stratosferico. |
Probabilmente Marquez è il solo vero 'fenomeno' emerso negli ultimi anni, ogni epoca ha avuto il suo ma così ce ne sono pochi, pochissimi. Diciamo che si fa forse troppo in fretta a giudicare 'fenomeni e 'patacche'. Ci sono tanti bravissimi piloti, diversi campioni, ma di fenomeni veri ne nasce uno ogni 10 anni, e forse più. Marqeuz è sicuramente uno dei più grandi di tutti i tempi.
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Se non addirittura il più grande e basta..
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Personalmente ho la mia idea. Hailwood il più grande di tutti i tempi. Ma ognuno ha il proprio mito ovviamente.
Per Marquez il vero peccato è che non sapremo mai cosa avrebbe potuto fare con un'altra moto, io non credo lascerà mai la Honda. A lui interessa puntare al record di titoli. |
Si, lui ha l ossessione di stracciare tutti i record, in primis quelli di rossi ma vista l età punterà tranquillamente anche ad agostini e ovviamente lo farà con chi gli darà più garanzie di riuscirci.
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Io ho 50 anni e di motociclisti ne ho visti, fare paragoni col passato è un gioco che alla fine ha poco senso, troppe variabili.
Personalmente credo che Rossi abbia dalla sua l'aver guidato ed aver vinto con moto ancora di concetto "antico", 2 tempi ed elettronica nel polso destro, Marquez no. Non è colpa di MM ovviamente, anzi, sono sicuro che sarebbe andato uguale, ma la prova provata non c'è. Rossi, al contrario, va detto che ha giovato del correre contro nessuno. Gente come Gibernau, Barros... Non scherziamo, il livello di adesso, il livello medio è altissimo. Marquez, che Dio lo preservi, da quando è in MotoGP non ha mai subito infortuni, Rossi da metà carriera... Insomma, tolta la parentesi Stoner, quelli che io giudico fenomeni sono solo Rossi e Marquez, con la propensione a credere che quest'ultimo sia semi divino e lanciato verso record "Agostiniani" ed oltre. |
Ma perché si dice sempre che rossi ha corso contro nessuno??? Ma Stoner e Lorenzo sono così scarsi??
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Contro lo Stoner Ducati il mondiale lo ha perso contro le Bridgestone.
Chi c'era sa di cosa parlo. Contro lo Stoner Honda Vale era in Ducati, e chi c'era sa di cosa parlo. Lorenzo per me non vale Rossi o Marquez. |
O spieghi le tue ragioni o non ha senso che scrivi qualcosa che non capisce nessuno...imho
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A vedere mm ed i suoi risultati: sembra che anche lui corra contro nessuno...
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A me sembra d'aver spiegato.
Rossi ha preso paga da Stoner quando aveva gomme oggettivamente non di livello. L'anno del mondiale Ducati le Bridgeston erano equiparabili a doping sportivo rispetto a Michelin. E prendeva pagoni, sempre dal canguro su Honda, quando lui guidava un cancello (Ducati). Lorenzo gli ha vinto il mondiale in faccia quando Rossi era rotto, quando era in Ducati (cancello) e nel 2015 (Non scrivo cosa penso). |
Chiaro che confrontare epoche diverse o parlare di 'più forte di tutti i tempi' è poco più che un gioco, e poi per forza di cose si tende a tenere in mente le epoche recenti, quelle documentate dalla televisione.
Bisogna essere abbastanza vecchi o molto 'impallinati' per andarsi a studiare e ricercare le cronache dei tempi, ed allora si scopre che quei piloti correvano anche quattro classi in una giornata, in condizioni di sicurezza inesistenti e andavano comunque fortissimo. Avevano una ecletticità, un coraggio al limite della follia... che oggi esiste solo nelle Road Races. Già affrontare ogni gara sapendo che all'arrivo potresti aver perso un collega, un amico fa capire il senso ed il valore dei piloti del passato, in questo ha ragione Agostini. Vero che nei nostri giudizi un bel pò gioca il fattore 'emozionale', ma ci sono anche oggettività innegabili, basta vedere l'onboard della pole di Senna a Montecarlo e guardarne uno di oggi per capire che la 'pura guida' senza aiuti elettronici ed ammenicoi vari era più attiva. il pilota faceva tata, ma tanta differenza.In F1 finivano le gare con la mano destra che sanguinava e a volte collassavano dalla fatica visto che le monoposto non avevano nemmeno il servosterzo. Nel motocicliso, le 500 2T erano una sorta di pistola alla tempia, allmeno per gran parte della loro esistenza. Però si potrebbe obiettare che oggi si va più forte e gli aiuti ci vogliono... e quindi non se ne esce. Il mito assoluto ed oggettivo non esiste. ognuno ha i suoi, ed è bello così. |
Quando prendono in giro Agostini dicendogli che lui non cadeva mai, di rimando risponde che allora non si poteva, perché spesso cadere significava restarci secco.
E c'ha ragione. |
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