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ci mandano a c..re se non facciamo la fila ai caselli sotto 35 gradi,ci mandano a ca...re perchè al telepass siamo gli unici che rispettiamo i limiti,d'accordo le protezioni,ma solo perchè spendiamo noi,fossero cosi sensibili alla nostra salute.....siamo pieni di guard rail affetta motociclisti,moto da 200cv ecc ecc,
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Ma se non riusciamo nemmeno a fare indossare il casco in tutta Italia.....:mad::mad:
iniziassero a controllare maggiormente chi guida la macchina senza assicurazione,patente falsa o sfreccia a tutta velocità... |
Mi permetto di segnalarvi questa lettura in merito alla sicurezza stradale in moto.
Dal mio punto di vista è sconcertante constatare, leggendo le percentuali sulle casistiche degli incidenti, come troppo spesso la causa sia da imputare a se stessi, forse per la ricerca del limite. Sono favorevole ad una maggior sensibilizzazione verso la sicurezza passiva, e, dati alla mano, questa passa anche da un adeguamento intelligente delle condizioni stradali. Secono me la proposta di legge andrebbe un po' rivista e accompagnata da un concreto impegno a migliorare l'infrastuttura stradale |
3 anni fa sulla circonvallazione di lucca (tratto di strada 2 corsie per senso di marcia.... traffico urbano) un genio in auto fece l'inversione a U con doppia striscia continua. L'impatto fu inevitabile meno male che la velocità era contenuta; beh se aveste visto come era ridotta la protezione sulla schiena dopo la scivolata forse qualcuno ripenserebbe alla opportunità delle protezioni anche in città.
É vero che le protezioni non salvano la vita ma è innegabile che possano ridurre i danni. Se poi volete chiamarla mancanza di libertà...... :rolleyes::( |
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Dei costi per la collettività ne riparliamo quando istituiranno la dieta obbligatoria per gli obesi e il check-up annuale obbligatorio per gli ultrasessantenni (semestrale per i fumatori). DogW |
Pensao che un giovane invalido costi alla società di più che un vecchio invalido, ha una aspettativa di vita superiore.....però stiamo andando fuori tema ;)
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DogW |
Temo ci sia poco da essere ottimisti, per una serie di motivi...
In ogni vicenda umana, quasi sempre, non si sbaglia se si cerca il "cui prodest", ossia chi ne trae vantaggio. In questo caso, ci sono diversi soggetti : certo, i produttori dei materiali che diverrebbero obbligatori, ma tutto sommato non credo che questi spingano piu' di tanto, visto che si verificherebbe una ondata di acquisti ma anche una successiva saturazione di mercato, e quindi uno squilibrio commerciale. Coloro che gioverebbero di questa iniziativa sono quei politici che potrebbero riempirsi la bocca affermando di aver fatto "qualcosa per la sicurezza", unitamente a qualche associazione per la guida sicura che troverebbe giustificazione per la propria esistenza e magari per raspare qualche finanziamentino pubblico o privato ; ma soprattutto, chi ha interesse materiale, economico in questo campo sono le compagnie assicurative. Non e' un caso che l'A.N.I.A. promuova iniziative per la "sicurezza" parallelamente a pressioni sui legislatori per ridurre il criterio di valutazione del risarcimento dei postumi invalidanti a seguito di incidente. Dal 1969, anno di istituzione della normativa sulla assicurazione obbligatoria sulla responsabilita' civile da circolazione stradale, la famosa legge 990, le Compagnie lottano per pagare il meno possibile. Fanno bene, intendiamoci : il loro business e' guadagnare incassando i premi delle polizze e pagando meno che si puo', sono imprese ed il loro obiettivo e' il guadagno. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, le assicurazioni hanno acquisito un peso economico sempre maggiore, frutto di fusioni ed accorpamenti che hanno portato la trentina di soggetti di partenza a 5/6 grossi gruppi operanti sul mercato. La maggior dimensione significa maggior coesione, minor concorrenza e maggior capacita' di pressione, con il risultato che gli importi per il risarcimento di microinvalidita' permanenti, ad esempio, e' in costante diminuzione. Le Compagnie hanno poi a loro vantaggio una notevole agevolazione di bilancio, che consiste nel portare nel conto economico le riserve tecniche. Significa che in chiusura di bilancio, la Compagnia elenca le posizioni di sinistro ancora aperte, in attesa di liquidazione, e fa una previsione, del tutto arbitraria, di quanto si ritiene dovra' essere pagato. Quindi, se l'anno in esame avra' avuto un buon guadagno si potra' scegliere tra due possibilita' : considerare una previsione di spesa alta, che messa a bilancio tra le uscite, abbattera' i ricavi quindi le tasse, e consentira' di piangere miseria anche seduti su di una montagna d'oro ; viceversa, se si vuol esibire una situazione florida, magari in vista di un collocamento in Borsa, bastera' portare a bilancio una previsione di spesa molto bassa, evidenziando un conto economico fortemente positivo. Si evince quindi che i bilanci sono poco attendibili, cosi' come le manfrine lacrimose di perdite nel settore della responsabilita' civile Se restano sul mercato e' perche' ci guadagnano. Inoltre, l'attuale normativa di "indennizzo diretto" introdotta dal Codice delle Assicurazioni che ha sostituito la Legge 990/69 fornisce lore tutta una serie di escamotages per guadagnare sui piccoli incidenti, ma non sto a tediare con i tecnicismi. Le Compagnie possono far pressione sulla politica in mille modi : assumendo persone, o pagando se vogliono utilizzando fondi la cui costituzione e' semplice, con meccanismi tecnici di facile esecuzione. L'unica possibilita' di controbattere e', come delineato dall'intervento di Paolo b, la pressione sulla Commissione incaricata della stesura del disegno di legge. Tuttavia, piuttosto che il singolo intervento, sarebbe auspicabile un'iniziativa congiunta, per quanto possibile, tra i vari Clubs, Forum, associazioni di appassionati, che possono coordinare al loro interno gli impegni... E' condivisibile l'idea che le protezioni e l'abbigliamento tecnico siano utili, ma non devono essere obbligatorie. Se il timore e' quello di gravare sul Servizio Sanitario Nazionale, si addebiti pure parte dei costi su chi abbia aggravato le conseguenze della sua caduta, ma si lasci la liberta' di scegliere se spendere il proprio denaro in abbigliamento od in polizze di assistenza sanitaria ! |
costi sociali o no, io quando esco in moto mi vesto come un marziano (guanti casco e giubbotto con protezioni) perchè alla mia vita ed alla mia incolumità "ci tengo". anche se faccio un giro in città!:lol:;)
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Nessuno te lo vuole impedire.
L'importante e' che non sia una cosa che viene imposta. Cosa che prima o poi, purtroppo, avverra'... |
quante belle parole sulla sicurezza in questo post... :confused:
Ma la realtà è un'altra ..... :( Anch'io quando faccio un bel giro mi addobbo come meglio posso: casco da enduro, giacca con protezioni, guanti, pantaloni e stivali. Ma uso la moto tutto l'anno, quasi tutti i giorni per venire al lavoro e per fare le più svariate commissioni in città e francamente oltre alla giacca e ai guanti non vado. E questo in inverno. Nelle stagioni calde la giacca con protezioni lascia il posto ad un giubbino leggero e comodo da ripiegare e infilare nel baule. E il casco da enduro ad un più fresco casco jet, almeno per i piccoli spostamenti. Voglio vedere quanti girerebbero in pieno agosto tutti bardati a fare la sauna... :( Non si dice di andare in infradito e pantaloncini corti , ma NON voglio nemmeno essere costretto a sudare come un maiale per andare giù alla spiaggia :mad: Non lo trovo giusto. E non mi dite che c'è pure l'abbigliamento ultratecnico traforato ... Chi me li dà i soldi per comprare pure quello ??? |
Tutto giustissimo ed indispensabile....casco, guanti, paraschiena, ginocchiere, pantaloni, scarpe, mutande (anche quelle rinforzate!!!!!!).....tanto c'è chi paga......ma quanti di voi/noi bestemmiano tutti i santissimi giorni girando su due ruote in città come Roma.....oh ma ci sono delle voragini che rischi di sparirci dentro che neanche chi l'ha visto ti ritrova!!!! e allora come mai chi se deve occupare non rischia multe, sanzioni, o carcere a vita!!! ripeto però TUTTO GIUSTO
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mi è piaciuto l'intervento di Zio Titta.
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D'altronde, la capacita' della nostra classe dirigente (TUTTA),possiamo analizzarla quotidianamente.
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caccia alle differenze
http://www.bergamosera.com/cms/wp-co...inieri_bmw.jpg http://farm3.static.flickr.com/2703/...7ccbd4ab2d.jpg poi siamo noi che quelli in pericolo. |
E' tutto vero quando si parla di costi che ricadono sulla collettività relativi al servizio sanitario nazionale a fronte di incidenti stradali. Mi permetto però solo di far notare che se partissimo dagli sprechi che la Sanità ha subito in passato e subisce tuttora (ricordate i lingotti d'oro nascosti dal ministro dell'epoca nel divano, dalle tangenti plurimiliardarie, dalle valvole taroccate e potrei continuare all'infinito) potremmo permetterci ospedali impeccabili che le migliori cliniche private potrebbero invidiare. Quindi e concludo, va bene parlare di sicurezza e di tutto quello che riguarda questo importante tema per cercare soluzioni intelligenti migliorative, ma sottolineare i costi della sanità/collettività mi sembra retorico e forviante.
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Bene.
Io comunque quei nomi me li segno e me li ricordo. Se sono stati capaci di partorire un'ipotesi così cervellotica, figuriamoci cosa sarebbero in grado di fare se si trovassero in qualche commissione tipo Giustizia, Sanità, ecc. ecc... :confused: |
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Più probabile che abbiano letto qualche mail mandata all'indirizzo "giusto", o che qualcuno abbia contattato direttamente la/le persone "giuste". |
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