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presente con la mia inglesina!!!;)
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Eccomi! Come manico non sono un granché e non ho nessuna intenzione di incrementare il giro di affari dei fioristi per decorare qualche albero, paracarro o pezzo di guardrail.
Oltretutto, a 57 anni non sono più immortale ed infrangibile come a 30 ed intendo andare in moto fino oltre i 100. E non è affatto vero che "chi va piano va sano, va lontano e non arriva mai": arriva eccome! Ad oggi, nè punti patente persi nè punti chirurgici guadagnati. Ed intendo continuare così! |
A me piace godermi la moto andando a velocità moderata, senza mai esagerare, gustandomi il panorama, sono anch'io un fermone!
A quelli invece che si divertono a fare pieghe con le orecchie a terra vorrei consigliare di andarsene in pista, li rischiano solo il proprio culo! Fare gli "Stoner" lungo le strade è una cosa senza senso. |
Scusate, una domanda seria...
Qual'è il bello di andare per montagne a 200 piegando come se fossero ad interlagos o a Monza? Mi piacerebbe davvero capirlo, riconosco che è un mio limite... sinceramente mi sembrano un po dei ragionamenti onanistici... Come quelli che fanno aeromodellismo perché non sono riusciti a prendere il brevetto di volo... Non so perché ma associo gli smanettoni con gli aeromodellisti... |
Fino all'età di 25 anni facevo un pò lo smanettoncino, poi ho scoperto che la moto ha anche un'altro aspetto, forse il più intenso: quello del turismo, del contatto con l'ambiente circostante, la contemplazione che sostituisce l'adrenalina.......e mi sono detto: quanto ti sei perso della moto fin ora! Pensavi che la moto non fosse altro che guida sportiva! Comunque, meglio tardi che mai.;)
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Secondo Lacan, in un suo celebre saggio pubblicato nel 1980 dal titolo De la psychose paranoïaque dans ses rapports avec la mobilité en moto, la motocicletta si giustappone alle strutture tradizionali, quali il linguaggio e la cultura, nel contribuire all'occultamento dell'inconscio assegnando all'io un'identità immaginaria. L'io cosciente (cioè, in buona sostanza, l'individuo) si illude di avere personalità autonoma e indipendente dalla "struttura" (da non confondersi con il telaio a traliccio, che da un punto di vista psicoanalitico non risulta dirimente), e che alla fine diventa il sintomo di una patologia dell'identità cosciente, premessa e pre-condizione di un disturbo proiettivo-alienativo. La motocicletta, con il suo dualismo intrinseco simboleggiato dalle due ruote, visualizza le oscillazioni dell'inconscio nella piega in curva, dove la tendenza paranoide risulta più accentuata quanto più prossimo è il contatto dell'orecchia con l'asfalto, poiché più ampio è il distacco dalla posizione ortogonale (il "grado zero" dell'equilibrio psichico) in cui conscio e inconscio combaciano, sia pure in condizioni di impermanenza e transitorietà. L'aspetto proiettivo summenzionato bene si descrive per analogia con la perdita di aderenza dello pneumatico, specie qualora l'io conscio si ritrovi proiettato contro la parete che costeggia la carreggiata, con conseguente smaltamento del soggetto o contro la parete stessa, o contro il TIR che giunge in senso opposto, reificazione dell'Altro-da-sé. Lacan conclude il saggio recuperando la categoria freudiana dell'invidia del pene, coniando un'equazione per cui vi sarebbe un rapporto proporzionale tra angolo di inclinazione della moto nella discesa della Cisa e lunghezza del membro (è il medesimo procedimento compensativo che giustifica le auto al di sopra delle due tonnellate di peso e i 200 cv di potenza, già illustrato da Freud nel suo La scissione dell'io nell'acquisto di un'automobile). |
...Riccardo!!...........
......no niente............................metto benzina.........e vado................. ehehehehehhehehehehe |
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Alle elememtari quando si faceva il lavoretto per la festa del papà la maestra ci faceva preparare anche un bigliettino che il papà doveva portersi in auto che recitava:
"Vai piano papà che sono in ansia per te"......................... |
Una volta quando sono uscito da casa, mi hanno detto "turna priesto, chista casa spietta atte".....per andar ea giocare a calcetto....rottura del tendine rotuleo....sono tornato dopo 20 giorni di degenza.... :lol:
Adesso quando esco mi dicono...mavafangulo...;) |
Io sono perbenista quando fa comodo a me !!!!:lol::lol::lol:
Sono diventato un Fermone quando una volta mi sono girato, ho guardato dietro di me, ed ho visto il mio angelo custode che con gli occhi e la lingua di fuori mi stava mandando a quel paese....:confused::confused::confused: Da allora ho deciso che era molto meglio gustarmi la moto, il panorama e la compagnia degli amici e soprattutto quella del mio angelo custode che adesso si diverte molto di più e spero che lo faccia ancora per molto, come sono certo che continuano a farlo anche i vostri angeli custodi. Aiutiamoli !!!:eek::eek::eek: |
...quando esco di casa.......
....chiudo la porta!!........è pieno di ladri in giro!! |
Vedo .. anzi leggo che c'è un mare di gente a cui piace andare in giro ad una velocità COERENTE per il traffico attuale.
Mi chiedo .. perchè quando si organizza un giro finisce sempre che c'è chi trasforma una gita in compagnia in una corsa? |
perbenista assolutamente si... fermone per capacità, non per animo... vale lo stesso??
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L'unico rischio che ho corso all'estero in tanti anni di viaggi è stato lo scorso anno in Scozia quando ho incontrato in curva un italiano che teneva rigorosamente la destra. E questo ci può stare. Qui ogni giorno vivo una sorta di la guerriglia urbana, soprattutto ora che escono dal letargo i più imbecilli. Fossi un vigile girerei con una telecamera sul casco e poi... |
io sono fermone, anzi no, sono un Fermerrimo.
Concordo in pieno con le teorie riportate da Abii, in cui non ho visto il sarcasmo annunciato. |
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