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Concordo in toto con chi paragona il binomio Bautista Ducati a quello Stoner Ducati.
Guardate dove naviga Davies che non è un pivellino. Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk |
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La polemica/caciara spesso ce la mettiamo noi. Siamo noi la cassa di risonanza di dichiarazioni che ci sono sempre state, semplicemente ora amplificate dai social... In questo caso siamo di fronte ad una oggettiva superiorità irrimediabile (almeno in rettilineo). Che tutti sottolineano. Un pò come fanno Rossi/Vinales con una Yamaha che continua ad avere i soliti problemi e che loro rimarcano. Oggettivamente. Però anche lì giù a criticare le dichiarazioni (sopratutto di uno dei due...:lol:) ;) |
Infatti sono due discorsi diversi. Un conto è rimarcare che in questo momento c'è in campo un progetto nuovo che, almeno con un pilota si sta dimostrando nettamente superiore. Altra cosa è dire 'non m sta bene che ci sia uno più forte, va penalizzato'.
Non dimentichiamo che la V4R è un progetto nuovissimo, la kawasaki di Rea è un progetto vecchio di 5 anni pur se aggiornato. E' normale che un progetto nuovo sia più competitivo, sarebbe strano il contrario. E continuare a castrare a norma di regolamento potrebbe far scappare pure la voglia di investire in nuove evoluzioni. |
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Paolo..la prima parte del discorso..mi sembra combaci con quello che dicevo….siamo noi..(in senso lato) a incrementare la polemica...ma forse perché ora gira cosi'...:-o
per il resto ho letto cosa ha scritto blade dopo di te e condivido;);) |
Non iniziamo. Io ho detto che sono due cose diverse, non ho messo frasi in bocca a Rea. Dico che nessuno vieta agli altri costruttori di investire in un progetto nuovo e tenere il passo, non si può pensare di essere vincenti in eterno con moto che ormai sono arrivate evidentemente al limite dello sviluppo.
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Tutto vero quello che dice bladerunner, gli sport motoristici sono sempre stati così ... Ci sono anni più combattuti, altri molto meno ... Quest'anno in SBK c'è il rischio concreto di addormentarsi anche se forse Yamaha può riservare qualche sorpresa nella lotta per il secondo posto
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Ci mancherebbe, nessuno vieta.
Però, sportivamente, cercare di battere una moto arrivata al limite del suo sviluppo mettendo in campo una MotoGp omologata strada...amemiparechec'èqualcosachestride...:lol: Almeno per quanto dovrebbe essere lo spirito della SBK. Poi, oh!, contenti loro...Ma visto quante critiche in passato per una sbk che scimmiottava la MotoGp...:lol: |
... la domanda che ci si deve fare è molto semplice... TUTTE le Ducati arrivano con 13 secondi di vantaggio da Kawa o Yamaha?
Una volta risposto a questo... che vinca il migliore. |
Paolo
Queste sono corse, mica opere di bene, si corre per vincere. Quando i giapponesi hanno voluto portare i prototipi nella SBK lo hanno fatto, altro che 'la loro filosofia non è questa'. Se oggi, per ragioni commerciali e non certo filosofiche, non vogliono farlo, è un loro problema- |
Infatti era sbagliato allora come ora. Sportivamente si intende.
A parte che facevano tutti così grazie a regolamenti mooolto liberi. E quindi tutti potenzialmente ad armi pari date anche le possibilità di sviluppo durante il campionato (ora pressochè precluse). |
La storia della 'Motogp targata ' poi è ridicola, quella semmai è la RCV213. Questa è una moto prodotta in serie, 1000 esemplari in due anni, costa 39900 euro. Rispetta il regoamento ? Si. Cosa avrebbero dovuto fare, un progetto vecchio per far contenta la concorrenza e lasciarla continuare a vincere?
Oltretutto un progetto di questa portata deve restare copetitivo per anni, è chiaro che appena esce ha un grosso margine, è normale. |
Sono loro (Ducati) i primi a dirlo. Mica io. E se ne vantano (giustamente).
Ed è una questione di principio. Almeno, per me :cool: Soprattutto per gli effetti potenzialmente negativi su una categoria che già ora schiera solo 18 partenti e che fino a pochi anni fa invece era sinonimo di spettacolarità. Per la tecnica, la MotoGp è già più che sufficiente. |
Paolo
No, perchè non hai fatto la stessa questione di principio quando Rea aveva in mano un aereo e dicevi che era giusto ( ed ero d'accordo) perchè Kawasaki aveva lavorato meglio degli altri. Quando i giapponesi si ritirarono in massa perchè secondo loro commercialmente non era più conveniente, di moto in pista ce n'erano ancora meno, non mi pare che si fossero preoccupati del futuro del campionato, fcero i loro interessi e se ne andarono. |
... ma secondo voi ad Akashi non se l'aspettavano?
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è che erano impegnati a fare la Versys nuova..... :lol:
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Ognuno resta della propria idea come è giusto e normale che sia, si fa per chiacchierare ovviamente. Alla fine se vale il vecchio detto che il potenziale di una moto i vede dalle seconde guide, sostanzialmente kawasaki e Ducati si equivalgono, perchè anche fli altri piloti kawasaki non sono certo a livello di Rea. La verdona ha meno motore ma è certamente più facile e a punto di ciclistica, quindi le prestazioni sono simili. Tutto sta a vedere se nel corso della stagione anche gli altri ducatisti arriverano davanti, ma a sensazione ho i miei dubbi.
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Perché partivano ad armi pari. E potevano fare sviluppo ad armi pari. Poi se alle altre case non interessava erano problemi loro.
Ho infatti ritenuto giusta e corretta, in quest'ottica, la limitazione ai 4 cil. messa in opera dal 2015. Che ha dato tra l'altro competitività alla Panigale. Misure volte a dare equilibrio alla categoria. Limitazioni che dovevano diventare ancor più stringenti in un auspicabile virata verso la stock. Con tetti e limiti ben definiti. Purtroppo i risultati invece sono stati altri. Indipendentemente da come finirà il campionato. |
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hanno ascoltato Pere Riba…. oh...si ride |
Zk! Riba :lol:
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