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trotterellare mi piace molto... per il 20% del tempo che sono in sella Per il resto adoro la velocità Un senso di conservazione (e qualche responsabilità) in questi ultimi anni mi hanno rallentato un pò Se potessi non aver paura di velox e altro andrei come con il motard è facile andare sempre Quindi a me una moto tranquilla mette nelle condizioni di non fare l'asino per l'80% del tempo Per questo ho preso la cicciona k1200GT Altrimenti l'R1 non l'avrei venduta, il 660VDB sarebbe ancora a casa.... ecc non sono frustrato, solo dispiaciuto |
poi non sai come mai al primo giro son tutti li a fare le qualifiche.....
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chi si prende un R1 sapendo bene cosa comporta fa una precisa scelta, contento lui contenti tutti nessuno gli dice di comprarsi un Nevada.....ci mancherebbe ma se poi mi viene a dire che col R1 ha lo stesso approccio ,guida ma soprattutto la stessa accettazione di rischio che col Nevada allora i casi sono due o capisce una fava di moto ......... o prende per il culo non vedo alternative |
Dico la mia, (concordo con alcuni di voi...)
il vero discrimine secondo me è il carattere del motore !!! con alcune moto è impossibile andare piano, l'esempio yamaha rd350 è lampante, era impossibile andare piano, strappava e si imbrattava e ti chiedeva "strapazzami tutta!!" con altre è quasi impossibile tirare le marce , senti il motore , cambio , frizione, sospensioni che soffrono e che richiedono una guida tranquilla e serena ... ovvio poi che il resto della moto è progettato intorno al motore, quindi una motard avrà sospensioni divertenti per cazzarare in pista o nel traffico, e quindi se ci vai a passeggio ci soffri, viceversa le sospensione della goldwing sono fatte per stare comodi e se ci fai le tirate senti tutti i limiti, tutto cio' è vero con 50 come con 200 cv , quindi basta avere 50 cv della rd350, essere un po' giovani e allegri, ed ecco che su 10 utilizzatori 9 si spiaccicano sul muro !!!:mad: |
io direi che ci sono tre gruppi di "pericoli" molto diversi.
Il primo (e principale) è quello dato dalle possibilità di un veicolo di rispondere in modo preciso, tempestivo ed efficace a un certo genere di comando. In linea generale un veicolo ad elevate prestazioni andrebbe confezionato in modo da renderle gestibili. Il che lo rende automaticamente più sicuro di un veicolo di identico genere meno prestante. Ci sono eccezioni settoriali a questa regola, ma la regola vale. Poi ci sono i pericoli di incentivazione: le moto che non "fanno sentire" fatica a tenere alte velocità. Ci ricadono per qualche aspetto moto diversissime, da alcune sport-touring carenate a superturistiche ancor più carenate, alle endurone (più che altro per posizione di guida, ma anche quote e sospensioni), ma le sovrane incontrastate sono le supersportive "medie" che, a parte il rumore, rendono la percezione di macchinosità di una guida supersicura di sé talmente bassa da richiedere un supplemento di coscienza. Il surrogato della coscienza nel loro caso sono le buche, quindi nell'Italia di oggi un surrogato ampiamente diffuso. Infine ci sono i pericoli legati alla pura e semplice sovraprestazionalità. Sono problemi in larga parte risolvibili con un efficace controllo di trazione, ma non sempre esso basta. Per fare un esempio, la Brutale 1090 RR è una moto così piena ai bassi regimi e dalla rapportatura così corta da risultare iperreattiva al gas in marce inferiori alla terza; questo non crea un vero e proprio pericolo ma una difficoltà tecnica a tenere una linea pulita nel lentissimo, che obbliga ad affinare la propria sensibilità o fare qualche passo indietro. Poi c'è il capitolo freni, l'unico veramente rilevante. Ci sono state, soprattutto in casa Ducati, moto con impianti frenanti con una reattività nella prima fase di lavoro poco proporzionata alle velocità stradali. Per ragioni fisiche legate sia alla velocità di rotazione dellla ruota (e quindi del disco), sia alle leggi dei fluidi che presiedono al funzionamento delle idrauliche forcelle, il feeling di un impianto frenante destinato a funzionare il più delle volte con velocità di partenza elevate o molto elevate è completamente diverso se riportato a decelerazioni da prodursi mediamente a 40, 60 o 100 kmh in meno. In questo la differenza media tra scelte MV e scelte Ducati secondo me premia nettamente le prime, come dimostra il fatto che Ducati stessa sta cambiando tendenzialmente politica: per esempio le Panigale e la SF 848 sono abbastanza facilmente gestibili, e così pure le ultime Hypermotard sono ben diverse dalle prime. Un buon ABS riduce i pericoli maggiori di questo tipo di impianto su fondi scivolosi, molto meno quelli tipici di fondi con buona aderenza, dove l'anticipo di mordente sui trasferimenti di carico con affondamenti ancora lenti può innescare scompensi che un ABS non previene se non in minima parte. |
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una R1 non è una bmw M5. con la M5 puoi andare in viaggio comodo e poltronoso, come correre come un matto. Uno che si piglia la R1 e poi ci va in giro per lo piu come con un nevada.. beh.. ci siamo capiti. |
Mah punti di vista.
Quando avevo solo una moto, avevo la R1 98. Ci andavo a Monza ed al Mugello e ci andavo in Toscana a fare le vacanze al mare con la borsa da serbatoio e lo zaino. ma senza tornare troppo indietro nel tempo, la scorsa estate ho fatto andata e ritorno da Grosseto in giornata con la HP4. Mi andava di usare quella, e sono tranquillamente sopravvissuto, senza dover andare dall'osteopata il giorno dopo. Allo stesso modo con la M5 ci vai a fare la gita con i pargoli e ci vai in pista a fare i traversi, è proprio per questo che è nata la tipologia delle berline da pista. Resto dell'idea che siano osservazioni senza senso fatte oltretutto da chi manco ha mai avuto una supersportiva, oppure l' ha avuta e l'ha rinnegata perchè non ci si è ritrovato, quindi adesso ci tira sopra palate di merda. Guardare la fotografia di una moto e sentenziare 'questa secondo me poi si usa solo così o cosà' già fa capire la cognizione di causa con cui si discute. Se non le si ama non le si può capire, nè tantomento si può immaginare il gisto diverso che dano nella guida, anche a velocità alla portata di tranquille maxienduro. Sono moto diverse, danno emozioni assolutamente diverse, e vanno giudicate partendo da presupposti diversi. Se poi a uno non piacciono, compra altro senza per questo doversi giustificare predicando filosofia spicciola a chi fa scelte opposte. |
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si sta analizzando la "potenziale" pericolosità di un R1 rispetto un Nevada, le palate di merda sono un'altra cosa ....... |
il mezzo non e' potenzialmente pericoloso.....e' chi lo guida che e' potenzialmente pericoloso
abbiamo esempi di gente che ha il Nevada ed e' pericolos(o) per se e' per gli altri.... e gente che gira con l r1 che non lo e' |
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perché così rassomiglia a una A :lol:
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quando si dice prender la palla al balz(o)...
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mototarta, si vede che io di moto non ne capisco nulla perche reputo una R1 una moto supersportiva consona ad un certo uso e molto meno ad un altro. Scusami. Sono abituato a blaterare senza cognizione di causa. Ora levo l'incomodo perche devo fare fuoristrada con una panigale, poi un viaggio di lavoro, in velosolex, con le tassellate.
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aspetta che indago chi fra il gentilsesso ha un Nevada.....
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Oh anche io sono stato al raduno dello Stelvio (da Firenze) sia con un 996 che con un Gsx-r 1000...
Diciamo che le impennate a 200 Km/h (tutto ormai prescritto) sotto le gallerie della zona non saranno state proprio safety friendly, ma erano moto che frenavano e avevano (per l'epoca) un ottimo controllo. Il paragone con le macchine (qualsiasi macchina) a parer mio non regge, perché in moto, se cadi, sei comunque per terra. E li va a culo. Una M5 invece magari protegge più di una Panda... |
paolo
Fuori di dubbio che il senso di avere una supersportiva è il piacere della guida e delle prestazioni, ma prima di tutto questo non significa non cllegare il cervello, e secondariamente Il mio discorso è un altro. Ovvero che se ami un genere di moto, compri quella, accettandone i compromessi, e non te ne fai andar bene razionalmente un'altra. perchè la moto è una scelta prima di tutto di passione, almeno per me. E se dovessi decidere di tenere una sola moto, terrei la supersportiva e venderei la Adv, non ho nessun dubbio su questo, anche se la Adv è più comoda. Perchè, a livello di piacere di guida e di sensazioni c'è un abisso. E per me la moto deve restare una passione, non una scelta logica e razionale. Quindi dire 'scelgo la tal moto perchè così guido tranquillo ecc ecc' per me è un nonsenso. Non credo nessuno, qui dentro, intenda la moto come un mezzo di trasporto puro e semplice, o un elettrodomestico utile come la lavatrice. |
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Tra l'altro una moto con cui non ti trovi in sintonia è sempre più pericolosa di una con cui ti ci trovi, soprattutto perché decidi tu caso per caso l'andatura e non lo fa la tua foga di "fare bene". E guidare una SS o una sport naked facendo morbidi piegoni tra 45 e 90 all'ora non solo è possibile ma è anche molto divertente e certamente più sicuro che fare lo stesso con un catorcione. |
Zel
Straquoto. Otretutto chi ahimè per ragioni anagrafiche ha avuto modo di guidare le supersportive di tanti anni fa oggi fa assolutamente meno fatica. oggi sono infinitamente più comode, hanno ciclistiche enormemente superiori, una marea di elettronica, e non ultimo motori dall'erogazione estremamente fluida e regolare che permettono di scorazzare su un misto veloce tenendo un ottmo passo con un impegno limitato e volendo senza quasi usare il cambio. Ma sia chiaro, io mica critico chi fa scelte diverse o razionali, penso nel percorso di ciascuno pesino anche le esperienze, le moto possedute, le situazioni personali e via discorrendo. Diciamo che è antipatico quando ci si vede inquadrati in un certo modo da chi ha appunto criteri di scelte diversi, tutto qui. |
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chi ha inquadrato ha nella migliore delle ipotesi la vespa o il camper....e sa il traiettologo nelle valli del biellese..... quindi insomma I pesi sono pesi...ehhhh |
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